I Beaten to Death si formano nel 2010 come side project band dall’unione dei due chitarristi Martin Rygge e Tommy Hjelm (entrambi membri degli Insense), del batterista Christian “Bartender” Svendsen (membro di Tsjuder, The Cumshots, Gothminister), del bassista Mika Martinussen e del cantante Anders Bakke (membro di She Said Destroy).
Nel 2011 registrano, nella loro sala registrazioni, in un fine settimana e in contemporanea le parti di basso, chitarre e batteria che comporranno il loro primo lavoro. Qualche giorno dopo aggiungono alla musica le vocals e esce così in soli 6 giorni il loro primo album “Xes & Strokes”. Il disco di 18 minuti e 36 secondi di musica grindcore riceve numerose critiche positive e la band che era nata solo come progetto alternativo pensa di incidere un nuovo album. Nel frattempo nel 2012 esce un DVD live “At Rockefeller” che riprende un’esibizione live tenuta dai Beaten to Death al celebre locale di Oslo quando la band si è esibita come supporto dei Killswitch Engage.
Il rilasciò del loro secondo album “Dødsfest” per Mas-Kina Recordings avviene nel 2013. Anche questa volta il disco viene registrato in maniera live e non viene effettuata sulle registrazioni nessuna rielaborazione.
Nel 2015 esce, sempre per Mas-Kina Recordings il loro terzo album curiosamente intitolato “Unplugged” nel quale i Beaten to Death propongono un grindcore rivisitato e moderno.