I Boston iniziano la loro parabola artistica nella metà degli anni settanta, quando Tom Scholz, laureato in ingegneria al MIT e progettista presso la Polaroid, inizia la registrazione di alcuni demo con il contributo di Brad Delp alla voce, Barry Goudreau alla chitarra e Jim Masdea alla batteria.
I nastri contengono versioni embrionali di pezzi come “More Than a Feeling”, “Gonna Hitch a Ride”, “Peace of Mind”, “Long Time” e “Rock and Roll Band”, che faranno da lì a poco le fortune del gruppo.
L’interesse della Epic Records, una divisione della CBS, porta al licenziamento di Mesdea, non ritenuto all’altezza della situazione, e all’ingresso nella band del drummer Sib Hashian e del bassista Fran Sheehan, e con questo schieramento i Boston realizzano il loro primo album, che anche grazie ai tre hits “More Than a Feeling”, “Long Time” e “Peace of Mind” diverrà un successo planetario, dalle vendite multimilionarie e ancora oggi il disco d'esordio più venduto nel mercato statunitense.
Dopo una serie di apprezzate esibizioni live (di supporto a Black Sabbath, Blue Öyster Cult e Foghat, tra gli altri …) la band, risolte alcune beghe legali con il proprio management, ritorna in studio e due anni dopo l’esordio pubblica “Don't Look Back”, un albo che nonostante non convinca del tutto il perfezionista Scholz (che avrebbe voluto più tempo per curare meglio il prodotto), vende più di sette milioni di copie e porta i singoli "A Man I'll Never Be" e "Feelin' Satisfied" nelle zone alte delle classifiche.
Una serie di dissidi interni e di tensioni con la casa discografica rallentano l’attività del gruppo: Barry Goudreau realizza un progetto solista nel quale coinvolge anche Delp e Hashian, per poi lasciare i Boston nel 1981 e formare gli Orion the Hunter.
La rottura con la CBS è ormai conclamata, accusata da Scholz di aver sostenuto progetti indirizzati allo sfruttamento del nome dei Boston, mentre la potente major intenta, dal canto suo, una causa legale contro la band, notificandole la rottura del contratto, motivata dal mancato rispetto dei tempi di lavorazione del nuovo disco.
La corte si pronuncia in favore di Scholz e consente ai Boston la pubblicazione del tanto atteso terzo album, “Third Stage”, che vede la luce nel 1986 sotto l’egida della MCA Records.
I Boston sono cambiati, sono sempre meno un “gruppo”, ma grazie anche al singolo “Amanda” il disco ottiene un ottimo riscontro commerciale, e anche la critica sembra apprezzare il nuovo corso.
Con l’uscita di Brad Delp, tornato a collaborare con Godraeu nei RTZ, s’interrompe uno storico e fortunato sodalizio, Scholz non si perde d’animo e con la consueta meticolosità ritorna in studio per l’incisione di “Walk On”, che curiosamente viene realizzato con il contributo vocale di Fran Cosmo, proveniente proprio dagli Orion the Hunter.
Il disco ottiene ancora una volta discreti riscontri, ottenendo una buona esposizione radiofonica per il singolo ”Il Need Your Love”.
Con il ritorno nei ranghi di Delp i Boston si ritrovano con due lead-singers, realizzano il loro primo “Greatest Hits” (contenente tre inediti, “Higher Power”, ”Tell Me” e una versione live di “Star Spangled Banner”) e nel 1998 iniziano la lavorazione del loro quinto album, che sarà pubblicato ufficialmente solo nel 2002, con il titolo “Corporate America” su etichetta Artemis Records.
La formazione a questo punto è composta da Scholz (chitarre e tastiere), Delp (voce), Fran Cosmo (chitarre e voce), Gary Pihl (chitarra), Jeff Neal (percussioni), Anthony Cosmo (fratello di Fran, alla chitarra acustica) e Kimberly Dahme (voce), e così strutturati i Boston intraprendono un apprezzato tour.
Nel 2006, Anthony e Fran Cosmo lasciano i Boston e costituiscono una propria band, mentre nel 2007 Delp muore suicida per mezzo di esalazioni da monossido di carbonio.
Le commemorazioni per il compagno scomparso portano poi all’ennesima incarnazione dei Boston (Tom Scholz, Tommy DeCarlo, Kimberley Dahme, David Victor e Gary Pihl) che nel 2013 danno alle stampe su etichetta Frontiers Records il sesto sigillo della loro carriera, intitolato “Life, Love & Hope” e comprendente anche delle sessioni vocali appartenenti al compianto Brad Delp.