Ma Tarja è davvero così bella dal vivo? Sì! Bella, abbronzata (ora vive in Argentina, paese natale di suo marito) e adorabile. E raggiante di gioia per la nascita di Noemi Erika Alexia, la sua prima figlia. Negli otto anni passati dalla separazione con i Nightwish, con tutte le polemiche annesse, Tarja ha continuato a portare avanti in parallelo le due attività di singer rock/metal e lirica, diventando un personaggio talmente in vista in Finlandia da essere stata invitata a cena nientemeno che dalla First Lady del suo paese. In generale i riconoscimenti ed i successi in entrambi i campi non le sono mancati, nonostante in molti fra gli ascoltatori metal non abbiano digerito il totale allontanamento dagli stilemi musicali che l’avevano resa una icona nei Nightwish. E’ da poco uscito Colors in the Dark, quarto album album solista e, come sempre, il pubblico si dividerà fra coloro che considerano i suoi dischi solisti una mattonata sulle... ginocchia e quelli che la apprezzeranno.
Perché hai scelto di tenere nascosta la gravidanza fino all’ultimo, rivelandola solo su FB?
Perché volevo che restasse un fatto privato, già la mia vita in Finlandia è praticamente di dominio pubblico, non volevo che anche la gravidanza diventasse un qualcosa di cui parlare sui giornali. In realtà non è che mi sia nascosta, per i primi cinque mesi della gravidanza sono andata in tour con la mia band. Solo che, quando qualcuno mi chiedeva sospettoso come mai stessi ingrassando, rispondevo: “chi, io?!”. Ahahah! Poi sono entrata in studio per registrare l’album e mia figlia è nata un mese prima del tempo normale. Ho anche incontrato molti fans a Buenos Aires che non si sono resi conto che ero incinta! Dopo la gravidanza sono andata per un paio di mesi in Finlandia, dove poi ho iniziato di nuovo il tour, e, a quel punto, ho dovuto per forza farlo sapere, dato che mia figlia è venuta con me. Sono rimasti tutti scioccati! La gravidanza è stato un evento meraviglioso per me e mio marito, è qualcosa che ti cambia e allo stesso tempo ti arricchisce e credo dovrebbe essere normale considerarlo in maniera privata.
In fase solista sei partita da dischi molto soft e commerciali fino a giungere a sonorità più aggressive e vicine al mondo del metal…
Non mi sono mai posta il problema di scegliere un genere piuttosto che un altro, quanto piuttosto di progredire sempre. Sono entrata nei Nightwish quando ancora andavo al conservatorio e studiavo canto lirico; mi sono detta: “perché no? Io amo tutta la musica”. All’epoca cantare rock o metal era per me più facile, perché ancora non mi sentivo in grado di fare canto lirico. Ora lo sono ed ho la fortuna di poter portare avanti entrambi gli stili. Allo stato attuale sto portando avanti sia il mio lavoro nella musica classica, in cui sono molto impegnata, che quello nella musica rock. Penso di aver trovato la quadratura del cerchio nel non dedicarmi esclusivamente ad un solo genere. Sono molto fiera di ciascuno dei miei albums, perché ognuno di essi è stato un passo in più per progredire ed è parte della mia vita, mi ha portato dove sono adesso. Ho imparato da ogni persona e da ogni situazione che ho incontrato ed ho visto molti posti fantastici.
Cosa dobbiamo aspettarci dal nuovo Colors In The Dark?
Colors in the Dark, come dice il titolo stesso, contiene molti tipi di colori, i colori della vita. La mia è piena di colori accesi, sia connessi con la vita diurna che con la mia carriera. Ma nella copertina io vesto di nero, un altro colore forte, nel quale mi sento a mio agio perché è la sintesi di tutti questi colori, li contiene tutti al suo interno. Potrei dire che il colore della mia vita quindi è il nero. Ci sono parti molto chitarristiche ed aggressive come un pugno in faccia, ma non mancano quelle sinfoniche, che sono il mio amore. Puoi ritrovare tutti gli elementi che hanno caratterizzato i miei dischi ma mescolati in maniera più unitaria. Questo disco è l’espressione di quella quadratura del cerchio di cui ti parlavo e che ho trovato anche dal punto di vista personale.
Hai mai pensato di scrivere qualcosa che dipinga i forti contrasti cromatici fra il tuo paese natale, la Finlandia, e quello d’adozione, l’Argentina?
Io amo la fotografia ed ho molte immagini fotografiche forti nella mia testa. Per esempio Medusa, l’ultima canzone del disco, è stata ispirata dalla prima volta che ho visto le meduse, che non sono tipiche del freddo mare finlandese. Mi hanno stupita come una bambina. Un giorno mi piacerebbe scrivere qualcosa che parli delle similarità fra queste due culture in apparenza così diverse, come la malinconia, ad esempio. Il vantaggio dell’avere una carriera solista è che non devo seguire per forza uno stile ben definito, posso mettermi alla prova come voglio ed i miei ascoltatori crescono insieme a me.
In Finlandia lo studio della musica classica è fortemente incentivato…
La Finlandia è un paese musicale, nel senso che da sempre amiamo la musica, i canti e le danze tipici della nostra tradizione folkloristica. Ma da voi c’è una tradizione in ambio classico, da noi no, quindi viene posta molta attenzione allo studio della musica classica, che costituisce le radici della musica moderna. E’ molto comune in Finlandia che le famiglie incoraggino i figli ad imparare a suonare o cantare.
La tua cantante lirica (o cantante lirico) preferito?
Anna Netrebko, dal vivo ha un’interpretazione selvaggia che lascia tutti a bocca aperta, ed ha cantato opera lirica per vaste audience e non solo per le eleganti signore impellicciate.
I tuoi album passati sono stati pubblicati da Universal, Colors in the Dark sarà realizzato sotto la Ear Music Edel: come mai questo cambiamento?
Grazie a Dio li ho lasciati! Era ora! La Universal ha moltissime bands nel suo rooster e quelle che hanno un maggior riscontro commerciale diventano la loro priorità, le altre vengono praticamente dimenticate e promosse poco o niente. Io non ero fra le priorità. La Edel ha dimostrato di voler davvero lavorare con me, sia nei miei lavori classici che in quelli metal. Inoltre il boss è italiano, quindi una persona adorabile ed un vero appassionato di musica. Alla Universal hanno la tipica gestione americana, attenta solo al profitto e non al lato artistico.
E’ d'obbligo per noi chiederti delle impressioni non sulla tua fuoriuscita dai Nightwish, su cui è già stato detto fin troppo in tutti questi anni, ma su chi ti ha sostituito: cosa pensi dei due dischi dei tuoi ex compagni realizzati senza di te al microfono, della prestazione di Anette Olzon e del cambio di sonorità che il suo ingresso ha portato? E del fatto che ora sia fuori dalla band anche lei, dopo aver avuto, fra l’altro, una crisi on stage?
Non li ho nemmeno ascoltati. Mi sono buttata alle spalle tutto, è stato quel che è stato, mi hanno ferita abbastanza da aver deciso di chiudere definitivamente. Gli auguro ancora di essere felici ma tutto qui. Mi sarebbe piaciuto incontrare Anette, è una persona molto dolce; ha tre bambini e spero che possa ritrovare la serenità rifugiandosi nella sua famiglia. I Nightwish saranno sempre parte della mia storia, è anche grazie a loro che sono stata lanciata.
Parliamo delle tue prossime mosse artistiche…
In Agosto uscirà il disco e a fine Ottobre comincerà il tour rock, che si interromperà a fine anno, quando avrò diverse date di musica classica in Germania e Finlandia. Con l’anno nuovo ricomincerà il tour rock ed in tutto durerà per circa due anni, fino al 2015. Suonerò in Europa, America e Sud America. Mio marito e mia figlia saranno con me, non potrei mai pensare di stare lontana da lei. Avrà quasi tre anni, quando sarò finito! Li avrà passati per lo più viaggiando ed entrando in contatto con lingue, posti e culture diversi. Sono felice di questo, spero che contribuisca alla sua apertura mentale.
Magari un domani seguirà le orme della mamma…
Mi piacerebbe ma, soprattutto, spero che trovi qualcosa che le piaccia davvero e si dedichi a quello, qualunque cosa sia. Io ho avuto la fortuna di avere dei genitori che hanno capito cosa mi piaceva fare e mi hanno incoraggiata.
Quando non ti dedichi alla musica, cosa ti piace fare?
Adoro le immersioni subacquee, il modo acquatico. Le mie vacanze le passo sempre sott’acqua e Naomi un giorno verrà con me. Mi piace anche vedere film, un ottimo modo per rilassarmi dopo un concerto. Il mio hobby a tempo pieno è mia figlia!
Credo che nel sud Italia ci siano diversi posti in cui poter fare immersioni…
Lo so, adoro il vostro paese! Oltre ad essere bellissimo, la cucina è fantastica. Io mangio soprattutto vegetali e pesce. Ho iniziato a mangiare la carne quando mi sono traferita in Argentina. In Finlandia la carne usano dartela tipo bollita e non ha ne un aspetto invitante ne un sapore, perciò non l’ho mai mangiata. In argentina, invece, ho scoperto le bistecche!