Shadows Of Steel: never say goodbye...

Prima di parlare di "Crown Of Steel" vorrei tornare indietro negli anni.
Infatti, dopo una partenza sparata quale la doppietta "Shadows Of Steel" e "Twilight", in pieno boom di quello che diventò poi l'Italian Power Metal, molte formazioni hanno rallentato la propria corsa...

tra queste anche gli Shadows Of Steel, nell’occasione rappresentati dal loro frontman Wild Steel, cosa vi è successo?
Ciao Ragazzi, di quel periodo ho bellissimi ricordi, i nostri sogni si stavano realizzando ma purtroppo non avendo una formazione stabile non riuscii a dare continuità al progetto, in più il tastierista co-fondatore del gruppo Andrew Mc Pauls ci aveva lasciato per via degli impegni con i Labyrinth e quindi faticai molto per trovare nuovi compagni di viaggio, dopo 4 anni realizzammo “Second Floor” ma ormai il boom era passato ed oltretutto il disco in questione soffrì di una produzione non eccelsa, da qui il tempo iniziò dilatarsi e la produzione del nuovo album divenne un’odissea confinandolo nel dimenticatoio.
"Crown Of Steel" sembra essere il risultato di una formazione in forma e animata da buone intenzioni. Come è nato e con quali aspettative?
Come accennato precedentemente l’album ha avuto una lavorazione molto lunga, al tempo affidai la stesura di quasi tutto il materiale a Frank Andiver che fece veramente un ottimo lavoro proponendo brani originali che si discostavano da quanto scritto in precedenza, ma il lavoro di arrangiamento fu rimandato più volte, non c’erano gli stimoli per completare il disco, soprattutto a livello di gruppo, mi dedicai quindi ad altri progetti, vedi Athlantis con il bassista Steve Vawamas, Soulblaze o il mio primo solista come Wild Steel.
Le canzoni sono quindi recenti? Ce ne sono alcune che risalgono agli "anni del silenzio"?
Esattamente, il contenuto di questo album ha già un buon decennio sulle spalle, il disco fu comunque completato nel 2007 ma si dovette aspettare il 2010 con il riavvicinamento di Andrew Mc Pauls per trovare la motivazione per la sua pubblicazione, ci riunimmo per un paio di concerti e decidemmo di aggiungere alcune sue parti di tastiera per migliorare ulteriormente il lavoro.
Si tratta per caso di un nuovo concept album?
In questo caso no, è un disco che tratta sempre tematiche personali, come è mio solito scrivere nei testi, ma a differenza dai precedenti album le canzoni non sono collegate tra loro, non c’è una storia che conduce durante l’ascolto, ci sono alcuni flash e riferimenti che riconducono alle passate produzioni, ma in pratica questo disco è un sorta di pausa in attesa della nuova produzione.
Hai voglia di scorrere e commentarne la tracklist?
Certamente!
Si parte con “Crown of Steel”, un brano molto energico scritto dal nostro chitarrista Ice, la linea vocale è stata scritta di getto ed è senza dubbio il più riuscito, nel testo si parla di Wild o meglio di questo mio lato, descrivendo in chiave metaforica di come questo personaggio cerchi di aiutare l’altra metà a sopravvivere al proprio disagio e a coronare i sogni più segreti.
Con “On the Waves of Time” ci muoviamo sempre su tematiche Fantasy, il brano è spedito e si narra di una Dea alata tramite la quale si può viaggiare e vedere nuovi mondi attraverso i suoi occhi fino alla fine dei giorni.
La terza song è “Never Say Goodbye”, anche questo è un brano molto veloce e melodico, qui affronto un tema a me molto caro, l’amicizia, che per me ha un significato profondo, che spesso si va a confondere con l’amore.
“Nightmare” è il primo brano veramente innovativo per il nostro repertorio, l’autore Frank Andiver ha dato il meglio di se, in questa canzone descrivo come la propria vita si possa trasformare in un vero e proprio incubo a causa delle nostre turbe psichiche.
Il quinto pezzo si intitola “The Light in Your Eyes”, anche questo è molto particolare, il sound è elettronico e acido, il testo è molto “easy” ma curioso: l’effetto che ha lo sguardo di una donna su di noi.
“Outsider” è in assoluto il brano più vecchio, fu il primo delle nuove composizioni, mid-tempo anche questo con un ritornello molto melodico, si parla di viaggi nel tempo, in realtà di come una persona possa isolarsi e perdere le persone care nel tentativo di scoprire nuovi orizzonti.
La ballad “Recall” è d’atmosfera, viaggio intimistico nelle profondità dell’animo, nel tentativo di imparare dai propri errori.
Chiude il disco “Cast Away”, il nostro nuovo manifesto Power, un brano melodico che apre la strada a quella che sarà una nuova era per gli Shadows of Steel, si parla di un viaggio verso la destinazione ultima, guidati da luci e voci che ci chiamano…
Negli anni i musicisti che fanno parte della band - chi più chi meno - hanno avuto anche altre esperienze e non siete certo degli sconosciuti, ma un "ripassino" per i più distratti non farebbe male, no?
La band è stata concepita da me, subito coinvolsi il già citato Andrew Mc Pauls alle tastiere che mi aiutò a stendere tutto il materiale che andò a comporre il nostro disco di esordio, con l’aiuto di Steve Vawamas (Athlantis e Mastercastle) al basso e Gianca registrammo il primo demo, al nostro debutto parteciparano anche Frank Andiver alla batteria, Olaf Thorsen alla chitarra e Chris Breeze al basso, tutti e tre al tempo nei Labyrinth, oltre a Andrè la Fisic, che contribuì attivamente all’arrangiamento dei brani, e Vic Mazzoni dei Projecto, compositore del brano “Shadows of Steel”. Insomma, a quell’epoca fu un disco-evento!
Ma riuscite a far convivere tutti i vari impegni con l'attività degli Shadows Of Steel?
Assolutamente no, gli Shadows of Steel sono un progetto che ha grosse pretese e quindi difficilmente riusciamo a far collimare i vari impegni di tutti, vista la necessità di presentarlo degnamente.
Viste tutte le vostre "frequentazioni", non si è presentata la possibilità di avere qualche special guest su "Crown Of Steel"?
Gli special guest su questo disco sono appunto Andrew mc Pauls e Roberto Tiranti ai cori, direi che per questo disco possa essere più che sufficiente! ;-)
Tornando a voi, come mai continuate a usare dei nickname, non sono, ehm... fuori moda?
Mi piace essere fedele alle origini, non amo cambiare le carte in tavola semplicemente perché una cosa è fuori moda, come fanno magari altri gruppi che cambiano il genere proposto in base a quello che tira maggiormente, sono favorevole alle evoluzioni ma senza rinnegare il passato, perlomeno questo è il mio pensiero ad oggi, per il futuro tutto è possibile, di sicuro rimane che io sono un Metallaro!
Ma c'è ancora anche la tua maschera? Nelle foto promozionali dell'album sembra essere sparita e sostituita da un paio di occhiali da sole...
Argomento spinoso quello della maschera, come alcuni sapranno nasce dalla volontà di voler tributare i Crimson Glory, in particolare Midnight, è passato diverso tempo dal nostro debutto e di sicuro la maschera è stata da subito il nostro simbolo, anche le foto per “Crown of Steel” risalgono a diversi anni fa, a quel tempo nella grande incertezza che ha accompagnato la lavorazione del disco ci fu anche quella riguardante questo nostro marchio di riconoscimento, ho deciso comunque di mantenere le foto per come erano state scattate perché in qualche modo testimoniano il percorso che ha portato alla realizzazione di questo nostro ultimo disco… Per il prossimo chi lo sa? XD
Sicuramente i Crimson Glory sono stati una grande influenza per il gruppo (ricordo di aver incontrato un paio di voi ad un loro concerto a Brescia), ma agli inizi ce ne sono state anche altre, vero? E quali sono invece quelle più "recenti"?
Grande concerto in quel di Brescia! Ne parlavo pochi giorni fa con amici con cui siamo andati a vedere i Kamelot a Trieste, infatti, c’erano anche loro insieme ai Crimson Glory, non mi ricordo l’anno, una vita fa credo… Riguardo le altre influenze appunto i Kamelot mi avevano colpito molto all’epoca del loro debutto, nel ’96 mi pare, Venderbilt aveva una timbrica molto simile a quella di Midnight, forse un marchio di fabbrica dei cantanti provenienti da quelle zone (Tampa/Sarasota).
La scena musicale è cambiata non poco nel corso degli anni: i dischi si vendono sempre meno e le possibilità - legali e non - di Internet hanno ormai sconvolto il modo in cui le band si propongono al grande pubblico.
Il download illegale ha di fatto distrutto il mercato, da una parte sono contento, non ho mai trovato giusto che una persona dovesse arrivare a spendere 40.000 lire per un cd! Ora non c’è più spazio per il falso metallo, solo i gruppi veri continuano a sopravvivere, supportati da veri fans. Lo sforzo di molti gruppi nel proporre edizioni di qualità dei propri lavori è spesso premiato, il mercato collezionistico e degli appassionati è sempre attivo. Il miglior modo per proporsi al pubblico è quello di fare le cose con naturalezza, senza artifizi, e il modo giusto per dimostrarlo è quello di suonare live quando esistono i giusti presupposti.
... qualche altro vantaggio ci sarà pure, no?
Sicuramente il lato positivo è che il pubblico a più facilità a reperire il materiale che preferisce ed ha la possibilità di ascoltarlo prima di acquistarlo.
L'album è uscito da poco e solo qualche giorno fa avete tenuto il release party dell'album, come è andata la serata?
Abbiamo avuto un buon riscontro, in tanti sono intervenuti per ascoltarci, alcuni hanno fatto molta strada per vederci, è stata una bella occasione anche per incontrare alcuni vecchi fans che non vedevamo da molto. Abbiamo testato alcuni brani del nuovo disco insieme a molti dei nostri “classici” ed anche le nuove canzoni sono state accolte molto calorosamente.
Ci sono altre date live in arrivo?
Non molte, solo alcune in fase di definizione, purtroppo gli spazi qui in zona sono risicati, per quanto riguarda altri locali fuori dalla Liguria stiamo incontrando reticenza, comprensibile vista la nostra assenza dalle scene per così tanto tempo, speriamo che con l’uscita di “Crown of Steel” e le buone recensioni che stiamo ricevendo possa cambiare qualcosa.
Puoi darci alcune anticipazioni sulle vostre mosse future?
Ci sono molti progetti in ballo, per il momento posso dirti che stiamo già lavorando al prossimo album e stiamo preparando un video, connessi ad esso ci sono altre iniziative promozionale che verranno rese note al più presto, abbiamo rimesso in moto questa macchina e siamo intenzionati ad andare avanti.
Ti ringrazio per la vostra disponibilità e mi sembra giusto lasciarti la conclusione...
Ringrazio Te e tutta la Redazione per lo spazio e il tempo concesso, un saluto a tutti i nostri amici e fans che da tanto aspettano un nostro ritorno.

Stay Wild.
Intervista a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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