Abbiamo il piacere di accogliere sulle nostre pagine virtuali gli Ancient Bards, epic/power band nostrana, al momento in promozione del terzo capitolo della loro "Black Crystal Sword Saga", intitolato "A New Dawn Ending" (leggi qui la recensione). Per l'occasione, abbiamo fatto due chiacchiere con la bravissima Sara Squadrani, voce dei bardi. Abbiamo parlato un pò di tutto, dal concept dietro agli albums alle sue esperienze musicali, dalla sua collaborazione con Arjen a... Gam Gam! A voi le parole della bella Sara!
Ciao Sara, benvenuta su MetalHammer! Partiamo subito parlando di “A New Dawn Ending”, terzo capitolo della vostra saga, che è a mio parere forse l’album più bilanciato e maturo. Riesci a riassumere in poche parole il concept, e a che punto siamo con la storia???
Ciao a te! Ahhhh quando mi chiedono di spiegare il concept in poche parole vado in crisi, è difficilissimo, ma ci proverò! Il fulcro della storia è ovviamente la spada di cristallo nero, una spada magica potentissima che, con la sua magia, rende quasi invincibile chiunque la usi, ma devia anche la personalità del suo possessore. Nei quattro regni si viene a sapere che la spada è stata rubata e i sovrani si mettono in viaggio per scoprire come la spada, che era tenuta al sicuro, potesse essere stata rubata. Nel primo album “
The Alliance Of The Kings” è descritta l’adunata, la riunione dell’Alleanza dei Re, in “
Soulless Child” si scopre chi ha rubato la spada e perché, mentre in “A New Dawn Ending” si narra il combattimento epico tra l’eroe buono, re Daltor, e l’eroe “cattivo” Sendor. E’ il confronto finale che dovrebbe decidere un vincitore e segnare un ritorno alla pace, ma sarà così? Ve lo lascio scoprire!
Di certo avere Fabio Lione è quasi un “passaggio di testimone” tra i “padri fondatori” Rhapsody e i “nuovi cavalieri” dell’epic power italiano. Come è nata la collaborazione?
Daniele [
Mazza, tastierista e principale compositore, ndr] è sempre stato un fan dei Rhapsody e quando ha pensato di scrivere una parte per un ospite non ha potuto pensare ad altri se non Lione! Dal nostro punto di vista non è un passaggio di testimone (anche perché loro non hanno certo finito la loro corsa!), è più la soddisfazione di aver coinvolto nel nostro lavoro uno di coloro che lo hanno ispirato ai suoi albori. Abbiamo contattato Fabio e si è subito mostrato disponibile ed entusiasta, per noi è un onore che sia presente nel nostro disco!
Un paio di cambi di line-up hanno riscritto la formazione… cosa è successo?
Eh sì, prima Alessandro poi Fabio hanno deciso di uscire dal progetto. Non è successo niente in particolare, è più una questione di priorità, come ben sai la vita del musicista non è affatto una passeggiata, richiede molti sacrifici e alla fine della festa ti trovi a fare di fatto due lavori full time. Fabio aveva un altro progetto che stava prendendo vela e ha pensato di dedicarsi a quello con più calma probabilmente e noi gli auguriamo che possa prendere il volo!
Come “funzionano” gli Ancient Bards? Come nasce un album complesso e multi-sfaccettato come “A New Dawn Ending”? Spiega ai nostri lettori il processo che porta da un’idea a due ore di musica…
Sta tutto dentro a quel testone di Daniele! Si mette al piano pensando a cosa succede nella storia, si lascia trasportare e scrive scrive scrive… quando ci sottopone il lavoro è praticamente tutto finito e composto, traccia per traccia, gli altri ragazzi mettono a punto le loro parti, aggiustano i riff, Claudio scrive i suoi assoli e io le parole!
Non può mancare la domanda sulla tua partecipazione all'ultimo album di Aeryon! Come sei entrata in contatto con Arjen Lucassen?
Ah, è stato fantastico! Arjen per il nuovo album cercava cantanti con cui non aveva ancora lavorato e un suo fan gli aveva fornito una lista di band da controllare su youtube, tra cui c'erano gli Ancient Bards. Quando ha visto il nostro video, mi ha contattata sulla mia pagina facebook e mi ha chiesto di fargli sentire qualcosa. Io avendo la scheda audio fuori uso ho potuto solo registrare qualcosa al volo col cellulare, non ti dico che qualità sopraffina ahhaha! Però a lui è piaciuto e mi ha chiesto di unirmi al cast. Andare in Olanda è stata un'esperienza bellissima e lavorare a contatto con Arjen è stato assolutamente fantastico. Ovviamente ha una super esperienza, ha lavorato con un sacco di artisti fighissimi e ho cercato di assorbire da lui quanto più mi fosse possibile. Anche a livello umano è davvero sensazionale, dopo tutto lo studio dove abbiamo registrato è in casa sua, quindi mi ha accolto in casa sua, una cosa che non è così scontata.
Che bello... Lui vive là con la sua famiglia?
Sì, con la compagna e la sua cagnetta Oshi... Io e Oshi siamo subito diventate amiche hahaha, si vede anche nel video di presentazione! Ho dormito in un posto lì vicino, una fattoria a 500 metri da casa loro;
fighissima, molto olandese. Loro stanno in un piccolo villaggio, gli piace la vita ritirata.
Bello! So che, a parte il metal, sei una cantante eclettica e versatile, che si esibisce spesso e volentieri in altri generi musicali. Ci parli della tua formazione vocale, e delle tue esperienze musicali prima (e durante) gli Ancient Bards?
Non ho avuto una vera e propria formazione vocale, ho provato a prendere lezioni qualche volta, ma dopo la prima ero già stufa! Sono stata sempre una “performer”, da bambina non sapevo cosa fosse la vergogna e mi sembrava che non ci fosse proprio alcun motivo per cui, quando ero sul palco, non dovessero tutti guardare me! La prima volta che ho cantato davanti a un pubblico, al saggio di pianoforte, avevo 4 anni e da allora non ho mai più saputo farne a meno. Ho militato in un sacco di cori, da quello della chiesa ai
Gam Gam (che forse qualcuno ricorda), la prima band in cui ho cantato si chiamava Stay Jam e facevamo cover rock - hard rock, avevo un trio acustico con Claudio in cui facevamo un po’ di tutto dal pop al rock, un trio jazz con piano e contrabbasso e tanto altro! Tra l’altro ho sempre avuto la fortuna di suonare con musicisti super fantastici, che hanno sempre reso tutto divertente e bellissimo!
La Limb è forse la label per eccellenza in ambito symphonic-epic. Come sono i rapporti, e che tipo di promozione stanno svolgendo per voi? Detto in confidenza tra me e te (e migliaia di lettori, eheheh), siete soddisfatti di quanto stanno facendo?
Per questo nuovo album ancora è difficile tirare le somme, di solito si aspetta la fine del primo semestre per fare il conti. Poi onestamente io non sono molto informata su queste cose, mi limito a fare la mia parte, non sarei in grado di giudicare se quanto sta facendo per noi sia abbastanza o no! Io spero proprio che si stia dando un gran da fare hahaha!
Non ho ancora avuto il piacere di vedervi su un palco, ma immagino che siano molti i campionamenti che dovete utilizzare per trasportare quella massa sonora da cd allo stage… Come affrontate il live?
Sì chiaramente Daniele, avendo solo due mani, deve necessariamente usare le basi, ci teniamo che dal vivo si abbiano la stessa potenza sonora e lo stesso impatto che sul CD, quindi tutto ciò che non si può umanamente suonare live viene compensato dalla base. Di solito il risultato è buono, poi magari ce lo saprai confermare tu alla prima volta che riesci a venire a sentirci! Anche i cori sono in base, in attesa di avere un giorno un “antico coro” che ci segua anche dal vivo, sarebbe magnifico!
Ok, siamo alla fine. Grazie per le tue parole, a te l’ultima riga per i lettori di Metal Hammer!
È sempre un piacere scambiare due chiacchiere con voi, ringrazio te Sbranf e tutti i lettori di Metal Hammer, sperando di vederci presto live! Un bacio!