Amadeus Awad: The Book Of Gates (Amadeus Awad, guitars)

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Benvenuto sulle nostre pagine, grazie per la disponibilità! Come va?
Benissimo! Grazie per avermi ospitato, è un onore essere intervistato da voi.
Vuoi presentarti ai nostri lettori e dire chi sono gli Amadeus Awad?
Io ed Elia, il vocalist, siamo entrambi libanesi, anche se personalmente non credo nelle nazionalità, abbraccio più un'idea universale di identificazione. Sono un musicista progressive rock/metal, il cui strumento principale è la chitarra.
Tu sei di Beirut e negli ultimi anni la scena mediorientale e dei paesi arabi in genere ha cominciato a crescere. Puoi dirci com'è vivere da musicista professionista in Libano?
La scena metal sta crescendo e tutto sta progredendo nonostante i problemi nella regione. In Libano è impossibile vivere da musicista professionista, ma noi ce la mettiamo tutta. È una battaglia giornaliera, ma il supporto dei nostri fans ci spinge ad andare avanti. Passo circa 15 ore al giorno in studio ed è difficile mantenere uno stile di vita così, ma questo è quello che voglio fare.
Qual è la situazione attuale della musica e del metal nel tuo paese e nei confinanti visti i tragici eventi degli ultimi anni?
A dispetto di quello che sta avvenendo in Siria le band sono ancora produttive e alcuni dischi e concerti vengono realizzati, c'è da esserne orgogliosi. Per il Libano al momento la situazione è abbastanza tranquilla, però poche band registrano e compongono, la maggior parte sono cover-band.

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Ascoltando le release di Amadeus Awad ci si accorge di trovarsi di fronte ad un virtuoso, quali sono le tue influenze? Ci sono solamente musicisti contemporanei od anche compositori classici?
Sono piuttosto un compositore che suona la chitarra. Credo che i miei punti di forza siano il fraseggio e la scelta delle note, non guardo molto a mostrare la velocità o ad esasperare la tecnica. Le mie influenze sono Richie Blackmore, David Gilmore, Michael Schenker and Steve Lukather, oltre a compositori classici come Wolfgang Amadeus Mozart and Johan Sebastian Bach.
Puoi parlarci di "The Book Of Gates"? Del concetto o della storia dietro l'album?
È un concept che narra la ricerca della vita nell'aldilà di un re, il tradimento della sua regina e di sacerdoti che adoperano degli antichi manoscritti per controllare la mente della gente. Basandosi su una visione, avuta in sogno, la regina sostiene di aver scoperto l'elisir di mortalità divina: un suicidio con il veleno di serpente durante una notte di luna piena garantirà una vita nell'aldilà. Accecato dall'amore, il re beve queste menzogne e muore; egli poi ritorna con una semplice domanda: è tornato perché la regina ha detto la verità o perché Ra, il dio egizio, l'ha rimandato indietro per compiere vendetta?
Come si è svolto il songwriting dell'album?
Il processo in sé è semplice, ma è l'ispirazione dietro molto elaborata. Io presento le mie idee ad Elia, sia musica che testo, raccontando il background psicologico dell'opera. Assieme poi cominciamo a sviluppare le canzoni in armonia e la musica esce sorprendentemente coerente.

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Da dove prendi ispirazione per lo stile delle tue canzoni?
Ayreon, Anathema, Opeth e Pink Floyd come gruppi principali, anche se ascolto di tutto. Per le melodie folkloristiche mi ispiro alla musica tradizionale mediorientale, non a quella prodotta attualmente.
Nel tuo album hai degli ospiti grandiosi! Come sei riuscito a contattarli?
È la magia di internet! Attraverso email e soltanto qualche volta con il telefono. Ogni ospite ha registrato nel rispettivo studio e ci ha poi mandato la propria parte. Elia ha interpretato tutti i ruoli e li ha spediti come esempio, è stato divertente sentirlo cantare la parte di Amanda Somerville.
Ad ogni cantante presente corrisponde un preciso ruolo nella storia del concept. Come hai capito qual era la voce adatta a quel determinato personaggio?
Ad ogni background psicologico e tratto caratteristico avevo presente che tipo di voce mi serviva. Li ho spiegati ad Elia ed assieme abbiamo scelto il cantante. È stato come il casting di un film.
Pensi che potremo avere nel vicino futuro un'opera di Amadeus Awad simile ad Avantasia?
Potete scommetterci!
Vuoi fare un saluto ai nostri lettori e fans di Metal Hammer?
Grazie per il vostro supporto, vi amiamo! Se volete supportarci comprando l'album ve ne saremo grati! Grazie mille!

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Intervista a cura di Stefano Giorgianni

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