NitroDive è il nuovo fenomeno musicale che da Gothenburg sta dilagando in tutta Europa con la sua incontenibile energia conquistando il favore di critica e pubblico grazie a sonorità hard rock che strizzano l'occhio a più blasonate formazioni punk rock quali Green Day ed Offspring, trovando però, all'interno di questi confini, il proprio spazio per poter far mostra di una personalità dai tratti ben definiti. Argento vivo scorre nelle vene del trio che dopo l'esordio del primo 'Survivior Of The Fittest' torna a far parlare di sè con il nuovo 'Re-Evolution'. Un titolo questo che sembra andare di moda in Svezia ed a Gothenburg in particolare, visto che anche in ambito metal lo hanno sfoggiato, seppur con grafia diversa, i connazionali HammerFall con l'uscita del loro ultimo lavoro in studio. Segno forse che il Paese senta la necessità di una sana rivoluzione pelle e borchie? Può essere. Quello che è certo è che i NitroDive questo nuovo album se lo sentono cucito addosso come una seconda pelle e, non risparmiando nulla di quanto la loro indole rock poteva offrire di originale, hanno messo nel tempo di dieci traccie la loro personale visione musicale. Albert Norberg, cantante e chitarrista, sembra quasi timido quando non è sul palco. La voce pacata, i modi tranquilli lo fanno apparire completamente diverso dall' istrionico frontman che dimostra di essere in ogni live. E' però solo questione di qualche attimo, giusto il tempo di rompere il ghiaccio, perchè appena si parla dei NitroDive lascia libere le emozioni e la sua vera natura da rocker.
Pubblicare il secondo album è stato un traguardo importante"
racconta "Dopo l'uscita di 'Survivior Of The Fittest' ed il buon riscontro ottenuto, avevamo voglia di rimetterci subito alla prova per vedere dove saremmo potuti arrivare. Le idee non mancavano ed i risultati non hanno tardato ad arrivare.
Risultati che si sono concretizzati con l'uscita del nuovo 'Re-Evolution' che in poco tempo è riuscito a conquistare nuovamente un buon riscontro da parte della critica che non ha lesinato pareri positivi.
Sono sincero, nessuno di noi si aspettava questo risultato! O meglio, sapevamo di aver lavorato al massimo delle nostre possibilità, dando tutto ciò che potevamo ed anche di più. I giorni in studio ci hanno visti estremamente concentrati su quanto stavamo facendo e nulla ci ha distratti o allontanati dall'obbiettivo di far uscire allo scoperto la vera natura dei NitroDive. Per questo la composizione dei brani è stata curata in ogni dettaglio.
Albert ed i suoi compagni hanno svolto un lavoro meticoloso che seguiva un percorso ben delineato...
Inizialmente ci trovavamo insieme in studio dove si discuteva delle prime idee. Successivamente registravamo quanto nasceva da quell'incontro e ci concedevamo qualche giorno per riflettere e capire come potevamo sviluppare le parti dei nostri strumenti, infine ci ritrovavamo in studio per dare sostanza al brano definitivo. Sembra molto macchinoso a raccontarlo così, in realtà è stato un processo assolutamente naturale.
Gli stessi testi sono nati da un'ispirazione che ai NitroDive non è mai mancata.
Tutte le canzoni affrontano temi in cui crediamo e usiamo la musica per farli conoscere a più persone possibili. Anche nel primo album è stato così e ci siamo sentiti di continuare su questa strada anche per 'Re-Evolution', che altro non è che la nostra limpida dichiarazione d'intenti!.
Poi Albert si concede una riflessione sui due album dei NitroDive:
Questo secondo è decisamente più diretto ed esplosivo rispetto al primo, non ci siamo posti limiti, abbiamo voluto spingere sull'acceleratore.
Per raggiungere questo risultato hanno scelto di lavorare insieme a Thomas 'Plec' Johanson che ha vestito i panni di produttore...
Il suo contributo è stato prezioso. E' sempre stato propositivo, non ci ha mai messi sotto pressione e ci ha consigliato le soluzioni migliori per rendere il disco ciò che oggi è 'Re-evolution'. E' un professionista che stimiamo davvero molto e con il quale siamo stati felici di poter lavorare.
Dall'inizio della sua carriera però la band ha incontrato molti altri professionisti che hanno regalato molto sia dal punto di vista personale che professionale a questa giovane formazione.
La vita on the road ci ha portati a condividere il palco con grandissimi gruppi che ci hanno regalato ricordi preziosi. Il concerto con gli Arch Enemy, per esempio è stato il live che ci ha permesso di suonare davanti ad un pubblico numerosissimo, forse il più grande. Il tour con le Crucified Barbara invece è stata la prima esperienza che ci ha portato in giro per l'Europa per un lungo periodo facendoci suonare in tanti posti diversi ed infine gli Hardcore Superstar ci hanno insegnato molto sulla vita in tour. Nel backstage abbiamo potuto vedere come si preparano per gli spettacoli, la serietà con la quale curavano personalmente ogni dettaglio per far sì che tutto fosse pronto per lo show. Tutti loro ci hanno dato preziosi consigli e se oggi ci sentiamo un po' più professionisti rispetto all'inizio è anche grazie a quanto abbiamo vissuto insieme.
Testo di Elisa Penati