Grandi novità in casa Rage, con una nuova line-up appena annunciata, un tour e un nuovo album all'orizzonte. Di questo, dei Refuge, di Lingua Mortis e di moltissimo altro abbiamo parlato con Peavy Wagner, l’anima del metal teutonico! Eccovi la nostra chiacchierata!
Ciao Peavy, e benvenuto su Metal Hammer Italia!
Ciao a tutti, spero stiate bene come me!
Dunque, puoi raccontare ai nostri lettori brevemente cosa sta succedendo a casa Rage in questo momento?
Stiamo per presentare la nuova line-up al pubblico. Come avrete visto, il 18 di giugno tutto è diventato ufficiale. Oltre ai nuovi membri annunceremo le date del prossimo tour di dicembre, che sarà anche una celebrazione dell’album “Black in Mind” , che ha visto la luce esattamente venti anni fa! Ci concentreremo su quest’album nella setlist, insieme ad alcuni dei grandi classici dei Rage. Inoltre, abbiamo già scritto il prossimo album, la cui uscita è prevista per il prossimo anno. Entreremo in studio alla fine di settembre. Come vedi, siamo tutti impegnati a preparare il futuro dei Rage. Le nuove songs sono davvero belle, le potrei descrivere come una versione moderna di Black in Mind…
Wow, adesso le mie aspettative sono davvero alte! Cosa puoi dirci del progetto Refuge? Quando e come è nato?
È successo a causa di una serie di coincidenze. L’anno scorso ho deciso di far pace con Chris Efthimiadis. È uno dei miei più cari amici sin dall'infanzia e ci eravamo allontanati dopo lo split avvenuto nel 1999. Ma portavo questo peso nel cuore da 15 anni e ho pensato, è tempo di lasciar andare la merda vecchia. Così l’ho chiamato, perché sapevo da altri amici che anche lui voleva rientrare in contatto. Abbiamo parlato, bevuto alcune birre e abbiamo ritrovato la nostra amicizia. Questo è stato il primo passo. Con Manni (Schmidt, ndr) avevo già avuto qualche contatto, e quando un amico comune ci ha suggerito di suonare alcuni pezzi insieme (ad una festa qui vicino casa mia), abbiamo detto sì! Ci siamo visti per provare le nostre vecchie canzoni e la magia era ancora lì, è stato bello! Si è sparsa la voce che avevamo ricominciato a suonare insieme, così dopo un po’ abbiamo cominciato a ricevere offerte dai promoters di concerti in giro per il mondo. Lì abbiamo deciso di ricominciare. Ma siccome i Rage esistevano già con una line-up differente, abbiamo scelto un altro nome per la nostra piccola band. Abbiamo optato per Refuge, come il titolo di una delle nostre vecchie canzoni, che avevamo registrato con i Rage di allora. Da quel momento tutto ha cominciato a svilupparsi con sempre più date, e sembra che resteremo insieme come band oltre ai Rage. Stiamo anche pensando di registrare alcune canzoni…
Secondo wow! Ma come faranno le varie incarnazioni (Rage, Refuge, Lingua Mortis Orchestra, ecc.) a coesistere?
Questo non è un problema. Poiché io sono coinvolto in ognuna di questa bands, farò una band dopo l’altra. Quest’anno fino a dicembre, per esempio, è il periodo dei Refuge, suoneremo in vari festival in giro per l’Europa. L’anno prossimo si torna sui Rage, con un nuovo album, tour ed apparizioni a festival. Lingua Mortis tornerà ad essere parte del mondo sonoro Rage e faremo il prossimo album nel 2017…
Senza tregua! Per adesso, infatti, sei impegnato in studio… Con chi, su cosa?
Sto lavorando con
Marcos Rodriguez, il nuovo chitarrista dei Rage, che è anche produttore/ingegnere del suono, e stiamo rimasterizzando i vecchi album dei Rage dell’era “Refuge”. Abbiamo appena riottenuto i diritti su quei dischi e ripubblicheremo tutto alla fine dell’anno, insieme con molto interessante materiale bonus…
Mamma mia quanta roba! Dunque, ricapitoliamo, cosa si devono aspettare i tuoi fans per i mesi a venire…
Come ti ho detto prima: concerti dei Refuge ai festival estivi, re-release dei vecchi album dei Rage, registrazione del nuovo album Rage e tour “Black in Mind & Best of…” a dicembre. In pratica sarà un tour molto breve ed esclusivo con uno o due shows in otto o nove nazioni in giro per l’Europa.
Ok, e ora una domanda che molti lettori mi chiedono di chiederti: cosa ha portato alla rottura con la vecchia line-up dei Rage?
Semplicemente non potevo più lavorare con loro. C’erano troppi problemi di Ego e merda da Rockstar in giro. Mi sentivo come uno straniero a casa mia. Ero così infelice e ho realizzato che dovevo riportare tutto a casa. Ho anche capito che anche i fans non erano troppo contenti con la direzione intrapresa dai Rage negli ultimi anni. Non ero mai stato molto sui social networks, ma quando ho aperto il mio profilo Facebook sono entrato in contatto con un sacco di persone in giuro per il mondo che adoravano la mia musica, ma molti di loro erano un po’ delusi degli sviluppi musicali degli ultimi album, in più c’era molta eccitazione per la nuova collaborazione con Manni e Chris; lì ho capito che ero sul binario sbagliato. Sono molto grato per tutti i messaggi ricevuti, come vedete ho recepito forte e chiaro! Aspettate il nuovo album, avrete tutto quello che amate dei Rage!
Ottime notizie, insomma! Grazie mille Peavy, in bocca al lupo per tutto!
Grazie a tutti i fans italiani per il supporto e la pazienza. Stiamo tornando, più forti che mai, per portarvi ciò che desiderate. Rage on!