Coil Commemorate Enslave: tra nichilismo e grottesco.

Con il nuovo album, "Maxima Moralia Sovraumanità", i Coil Commemorate Enslave si ritagliano un posto di prestigio nella elitè del black metal italico.
Nella loro musica nichilismo sonoro e nichilismo lirico si mescolano con un gusto melodico più unico che raro per un risultato finale di altissimo valore artistico.
Metal Hammer ha avuto il piacere di scambiare due parole con il leader Consalvo che ci ha spiegato la sua visione del mondo e della musica...

Ciao, vuoi introdurre i Coil Commemorate Enslave ai nostri lettori tracciandone la storia ed il concept?
Nato nel 2008 come il gioco di due adolescenti disadattati a cui piacevano Spite Extreme Wing e Dissection, dopo un disastroso demotape e 5 anni di silenzio, C.C.E diventa un project realmente palpabile con l'uscita de "L'infinità Vanità del Tutto" nell'Ottobre 2014, dove difatti viene anche chiamato un vero cantante per eseguire le parti vocali. Nei 5 anni di silenzio la sala prove diventa valvola di sfogo di una realtà alienata e mal sopportata dove il linguaggio granitico delle parole viene sostituito dalle note, risale a quel periodo anche "Maxima Moralia" registrato e uscito da pochi giorni. L'interesse per il cantato in lingua madre unito all'amore per il Black metal d'èlite dalle forti tinte filosofiche portò inevitabilmente a individuare nella Prosa Italiana l'ingrediente principale del concept. L'infinita vanità del tutto dedicato interamente all'opera di Giacomo Leopardi ne è la dimostrazione nonché punto d'inizio di un personale nichilistico percorso. Al momento si può parlare di cantautorato dato che sono rimasto da solo a occuparmi di tutto dopo la dipartita del membro fondatore Brutominore. Mi avvalgo comunque della collaborazione del cantante Tevildo e di chi mi va a genio in quel preciso momento in base alle esigenze artistiche.
Prima di iniziare a parlare del nuovo album ho una curiosità: da dove deriva il vostro monicker?
Potrei tirarti filippiche pazzesche facendo riferimento a non ben precisati significati e simboli inventati al momento come il 90% delle band fa quando deve parlare del proprio monicker. Ma l'amara e cinica realtà è che erano semplicemente 3 parole che stavano bene insieme.
"Maxima Moralia Sovraumanità" è stato pubblicato da poco, ne siete soddisfatti o avreste cambiato qualcosa?
Sono più o meno soddisfatto. In primo luogo il fatto di aver inciso soltanto 30 minuti di musica mi ha lasciato l'amaro in bocca, con altri 2 o 3 pezzi sarebbe stato tutto più completo. Alla fine del cd l'apparato uditivo cerca fisiologicamente altri 20 minuti di musica che però non trova. Scelta tuttavia obbligata, dato che essendo brani risalenti anche loro a 6 anni fa, non hanno trovato continuità con quelle che invece sono ora le mie coordinate compositive. Si rischiava di avere un disco con 4 pezzi stilisticamente coerenti fra di loro e altri 3 scollegati dal contesto. Da qui la scelta dell'ep. In secondo luogo la traccia strumentale "Her Dancig Eyes" era originariamente stata pensata per essere accompagnata da una voce pulita, ma il cantante individuato a inizio estate 2015 per motivi personali non ha più potuto partecipare alla cosa; si è deciso dunque di lasciarla strumentale con non poca frustrazione.
Perchè la scelta di "Gummo"?
E' stato un fulmine a ciel sereno, un'intuizione. Una volta definite le tematiche dei testi figlie del nichilismo del filosofo rumeno Emil Cioran mi è sovvenuto alla mente il grottesco e disperato mondo di Gummo dove si susseguono in un vorticoso turbinio ragazze ritardate con bambolotti in mano che recitano preghiere, adolescenti ossessionate dalla circonferenza dei propri capezzoli, prostituzione e gatti morti in una periferia abbandonata da Dio e dagli Uomini. Un po' quello che trovi nella mia testa. Unione totalmente scollegata tuttavia, se non per quello che potremmo definire il “Tema del parossimo” e del “Grottesco” in Cioran che chiaramente ben si sposa con la pellicola di Korine (...tra le numerose forme del grottesco la più bizzarra, la più complessa è quella che affonda le sue radici nella disperazione ...). Il titolo dell'ep è difatti egli stesso un parossimo, un gioco dai multipli significati, si può intendere come una “disquisizione sopra l'umanità” o anche una “ disquisizione morale sulla sovraumanità”.

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Da Giacomo Leopardi al regista Harmony Korine: come si sono evoluti i C.C.E.?
Se intendiamo l'esistenza in termini di performance, di eroismo, di vita e di luce la risposta non può che essere negativa. Ci siamo disevoluti, tendiamo all'inorganico, alla follia. Se invece spostiamo il focus sui temi cari al nostro concept ovvero quelli del pessimismo, siamo indubbiamente giunti a nuove mete, dal pessimismo cosmico però non siamo arrivati al pessimismo eroico come fece Leopardi, fortunatamente ancorato a una istintualità figlia dell'istinto di sopravvivenza, ( ...Porfirio mio, e confortiamoci insieme: non ricusiamo di portare quella parte che il destino ci ha stabilita, dei mali della nostra specie. Si bene attendiamo a tenerci compagnia l'un l'altro; e andiamoci incoraggiando, e dando mano e soccorso scambievolmente; per compiere nel miglior modo questa fatica della vita...cit. Leopardi operette morali ), ma brancoliamo nel buio dell'impalpabilità dell'essere! Vivo una solitudine cosmica annichilente. Citando nuovamente Cioran: “La vera solitudine ci fa sentire completamente isolati tra cielo e terra. In questo assoluto isolamento, un'intuizione di agghiacciante lucidità ci rivela tutto il dramma della finitudine dell'uomo davanti all'infinito e al nulla del mondo”.
Da un punto di vista prettamente musicale come inquadreresti il suono dei C.C.E.?
Un originale ibrido di culture musicali differenti. Fino a ieri le canzoni erano il risultato dell'amalgama di composizioni mie e di BrutoMinore, io influenzato da una cultura più classicamente metal lui invece dal cantautorato e dalla chitarra classica. Sicuramente la parola d'ordine è “melodia” e ordinarietà standard della forma “canzone”. Nonostante da adesso in poi la produzione compositiva è tutta sulle mie spalle, non penso che riuscirò mai a discostarmi da queste due premesse. Non tollero nella mia musica contro tempi e riff dissonanti. Emotività e melanconia sono le parole che definiscono il suono dei C.C.E.
Immagine - Musica - Attitudine. Tre parole con valori diversi. Come si amalgamano nei C.C.E.?
Si amalgamano con cura, con l'obiettivo di creare un'entità artistica completa e professionale. Preferisco andare a zappare la terra piuttosto che dare in stampa un cd con copertine amatoriali e senza l'apporto artistico/visivo di un artista dell'immagine che contribuisca a creare l'alone oscuro che la mia musica merita. Siamo appunto contenti di aver stretto un sodalizio artistico con Francesco Gemelli che si occupa dell'artwork anche su questo disco. Ma anche dal punto di vista umano e attitudinale, siamo
quello che puoi ascoltare. Il black metal nella mia personale visione nasce come esigenza intima, conseguenza dell'abbandono, dell' inadeguatezza, dell'odio. Non hanno diritto di cittadinanza le anime belle e felici in questo mondo, sono dei fake.
Cosa ne pensi del genere umano e del suo rapporto con il pianeta Terra?
Figlia di una lettura amatoriale e distratta prima di Leopardi e poi del nostro lavoro, si è andata diffusa erroneamente l'idea che io sia “Anti-human”...ho letto nelle recensioni discorsi che vorrebbero affibiarmi
concezioni bifolche e semplicistiche del tipo “l'uomo fa schifo perché distrugge la natura”, “il genere umano deve estinguersi” o robe del genere. Niente di tutto ciò. Io parlo dell'esistenza dell'uomo e baso le mie concezioni sulle informazioni che da uomo posso raccogliere, come potrei dunque essere contro il genere umano e quindi contro la coscienza che mi differenzia da un tricheco? Come posso disquisire e dare un giudizio di valore sul genere umano se io non sono e non posso essere altro nella storia che genere umano? Per quanto riguarda il rapporto con la natura, nella visione di cui parlo in "Maxima Moralia" non c'è differenza alcuna fra chi disbosca le foreste e chi vive nel mulino a vento con l'asinello essendo dunque una disquisizione sull'impalpabilità dell' essere. Detto ciò comunque se devo scegliere fra il fragoroso suono di un ruscello e le case di cemento con l'aria condizionata preferisco le seconde.

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Come avete intenzione di promuovere il nuovo album?
Cercando di procurarci il più alto livello di visibilità sul web, non suoniamo live e dunque non ci sono molte chance di creare rumore attorno a se stessi se non attraverso il freddo mondo del web.
Dobbiamo aspettarci a breve un album di lunga durata?
A breve no, diciamo che cercherò di mantenere la cadenza annuale come fatto fin'ora. Anche se il processo produttivo di un album al momento è molto più macchinoso, non avendo la possibilità di provare i brani con altri musicisti in carne ed ossa.
le ultime parole famose...
..Nel bel mezzo di studi più che seri, scoprii che un giorno sarei morto: la mia modestia ne fu scossa. Convinto che non mi restasse più niente da imparare, abbandonai gli studi per mettere il mondo al corrente di una così notevole scoperta....

Grazie per l'intervista!
Intervista a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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