È un James Monteith di poche parole quello che ci parla del nuovo album dei suoi TesseracT dall'enigmatico titolo “Sonder”. A buon intenditor…
Come descrivereste la vostra musica?
Uno spettro di suoni che si uniscono per generare paesaggi sonori stratificati che evocano un insieme di emozioni.
Ha ancora senso parlare di "progressive" oggigiorno?
Penso di sì. Qualsiasi musica sperimentale che va oltre i confini del già sentito è progressive secondo me. La musica che aiuta la musica a “progredire” può avere quell’etichetta.
Credo che nel nuovo "Sonder" ci sia un po' tutta la storia dei TesseracT condensata in un singolo album: sei d'accordo?
Abbiamo sicuramente rispolverato l’esordio in quanto a pesantezza, ma anche il sound più recente e atmosferico, per cui sì, sono d’accordo con quello che dici. Mi piace pensare che questo album sia il punto di partenza per capire come suonerà il prossimo.
L'impressione è che il passaggio da Century Media a Kscope abbia portato a una sorta di "alleggerimento" della vostra proposta: cosa ne pensi a riguardo?
Non ne sono così sicuro. Penso che il primo album fosse più metal nelle linee vocali e decisamente più heavy, ma penso che nel nostro caso la pesantezza sia più uno strumento dinamico. Talvolta è più simile a un effetto utile a creare dei crescendo.
Ho letto che questa volta Acle (Kahney, chitarrista dei TesseracT) ha chiesto l'aiuto di tutta la band in fase di scrittura: puoi dirci come si sono svolti i lavori per questo "Sonder" e in che modo si sono differenziati dal recente passato?
“Sonder” è sicuramente il nostro album più “collaborativo” a oggi.
Acle è stato - ed è ancora - il compositore principale, ma rispetto ai dischi precedenti questa volta c’erano in gioco molte più idee provenienti dagli altri membri della band. Lavoriamo tutti a casa e salviamo i demo in un archivio condiviso. Un’idea può essere iniziata da un membro, poi un altro la rielabora e si va avanti così. Tutte le idee sono poi finalizzate da
Acle nel suo studio. Anche il nostro tecnico
Aidan O’Brien ha contribuito alla composizione di quest’album oltre ad aver fatto un gran lavoro sul sound design.
Penso che i testi di "Sonder" siano i migliori che abbiate mai concepito: da cosa sono stati ispirati?
Dan scrive i testi e, anche se le canzoni affrontano temi diversi, sono tutte legate allo stesso concept - la comprensione del fatto che ogni persona attorno a te ha una vita che è interessante, dettagliata e complessa tanto quanto la tua. Ha a che fare con il non essere egocentrici.
"Sonder" dura "solo" 37 minuti: si tratta di una scelta voluta o è semplicemente accaduto?
È semplicemente successo. C’erano più idee sulle quali stavamo lavorando ma tutto è confluito in queste 8 tracce.
Recentemente si è fatto un gran parlare di Spotify e di alcuni "furbetti" che pretendevano di scaricare musica gratuitamente e illegalmente: qual è la tua posizione rispetto ai vari servizi di streaming oggi tanto in voga?
Io penso che lo streaming sia la soluzione alla pirateria. Da quanto Spotify, Apple Music, etc. sono cresciuti di popolarità, i torrent sono andati sparendo poco alla volta. È economico per il consumatore e gli artisti hanno un minimo ritorno. Non sono cifre da capogiro, ma è meglio della pirateria. La gente vuole consumare il più possibile, e questi servizi consentono proprio ciò. Spotify è un’ottima piattaforma promozionale per gli artisti. Entrando nelle loro playlist la possibilità di trovare nuovi fan è enorme.
Quali sono i tuoi ascolti più frequenti ultimamente?
Al momento sto amando i The Contortionist, i Dali Thundering Concept e gli iamthemorning.
Grazie per il tuo tempo, a te lo spazio per un messaggio ai nostri lettori!
Se non conoscete i
TesseracT provate a darci una chance, se invece siete già nostri fan, grazie di cuore per il supporto!
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