Into The Storm .. with STORMBURNER

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"Shadow Rising" è uscito proprio sul finire del 2019, quando ormai avevo congelato la mia TOP TEN, ma si tratta di gran disco di Power Metal che non avrebbe avuto difficoltà a trovarvi posto.. parliamo ora di questo disco e degli Stormburner con il loro cantante Mike Stark ...

Mike : Ciao Sergio, è bello essere qui e avere la possibilità di poter parlare con voi, l'onore è mio.
Vorrei iniziare del vostro album che è uscito da poco. Penso che abbiate realizzato un ottimo album e che "Shadow Rising" sia probabilmente uno dei migliori dischi che ho sentito sul finire del 2019. Quanto siete soddisfatti del prodotto finale?
Grazie per tutti questi complimenti, Sergio. Siamo molto soddisfatti dei risultati finali dei nostro lavoro, la produzione è esattamente come l'abbiamo voluta grazie al nostro produttore Ronny Hemlin che gestisce lo Studio Claustrophobic a Gävle, in Svezia. In realtà, lui ha avuto un ruolo importante in questo disco, perché ha fatto sì che tutti si esibissero al massimo delle loro capacità, ma riuscendo a farlo in modo molto rilassato.
Quando vi siete resi conto di quanto sia micidiale il nuovo album? Da quando stavate registrando o da quando si sono iniziate a vedere la reazione dei fan e della stampa?
Le reazioni che abbiamo ricevuto dai media e di una base di fan in rapida crescita hanno superato ogni nostra aspettativa. Voglio dire, poter entrare in tutte queste liste di Best Album 2019 è stato pazzesco, specialmente per un'uscita di dicembre. Per tornare alla tua domanda iniziale, noi della band pensavamo che tutto suonasse come doveva essere ben prima dell'uscita ed eravamo orgogliosi del disco. Tuttavia, abbiamo continuato a dirci che quando si è nel bel mezzo della registrazione e per un bel po' di tempo dopo è molto difficile essere obiettivi e sapere se si è fatto un lavoro buono o cattivo. Ho avuto situazioni precedenti con altre band in cui ero sicuro che avevamo fatto un grande disco, ma a posteriori, guardando indietro non era proprio così. Quindi la regola è lasciare che siano i media e i fan a giudicare, non noi stessi.
Potresti ora presentarci gli Stormburner e introdurci ad una breve storia della band e dei singoli membri?
Sì, certo. Salve, io sono Mike e il cantante solista, hahaha. Più seriamente: c’è Tommi Korkeämäki alla chitarra ritmica, con cui ho co-fondato la band nel 2016, poi abbiamo Mats Hedström alla chitarra solista, Tommy Jee al basso e Stefan Essmyren alla batteria. Quando Tommi ed io abbiamo formato la band nel 2016, non ci conoscevamo già da prima, quindi non è una band composta da "vecchi amici", per così dire. L'obiettivo comune è la passione per l'Heavy Metal!
Chi sono i principali compositori della band? Seguite una procedura particolare durante il songwriting? E quali sono, secondo te, i punti salienti dell'album, il "burn" più efficace per le canzoni degli "storm"?
Il compositore principale è Tommi, e il nostro modo di creare le canzoni è aspettare che a Tommi venga in mente una melodia. Di solito è la melodia per un coro. Poi di solito ne fa una semplice registrazione e la invia a tutti i membri prima di lavorarci su tutti assieme. Questo sarà ovviamente lontano dal prodotto finale, perché Mats scriverà anche dei riff o alcune cose verranno cambiate ecc. ecc. Io stesso scrivo tutti i testi e le melodie vocali, tranne che per molti dei cori scritti sempre da Tommi. Tommy Jee, scrive le sue linee di basso e Stefan aggiunge il suo stile di batteria.
Per riassumere, le canzoni nascono dalle melodie dei chorus di Tommi e poi sono costruite intorno al coro stesso. Questo è il modo più efficace per noi e continueremo a seguire questa ricetta. I punti salienti dell'album sono ovviamente diversi per ciascuno dei membri della band, ma il mio preferito è "Into the Storm", che è la traccia numero otto della facciata B. In realtà, per essere onesto, mi piace di più la B-Side, ma sono contento di come sono venute fuori tutte le canzoni. Abbiamo affrontato molte difficoltà nel definire l'ordine delle canzoni dell'album, così come per scegliere il singolo e, se si guarda ai vari feedback, la canzone più popolare è l'opener "We Burn", e questa è una sorpresa per me, quindi in retrospettiva avremmo dovuto fare di questo brano un "singolo".

Come hai già anticipato, "Shadow Rising" ha una produzione brillante grazie alla collaborazione con Ronny Hemlin, come sono andate le sessioni di registrazione?
È andato tutto molto bene, Ronny è un vecchio amico; abbiamo suonato insieme negli Steel Attack molto tempo fa quando io suonavo la batteria, ma siamo rimasti in contatto nel corso degli anni. È stata una decisione facile per la band lavorare con Ronny e, con il progredire delle registrazioni, tutti erano super felici nel modo in cui funzionavano tutte le cose. Ronny è molto professionale e ha una comprensione fondamentale di ogni singolo strumento.
Quanto tempo avete avuto bisogno di provare per sentirvi a vostro agio con le canzoni prima di registrarle?
Questo è variato da una canzone all'altra, ma non di molto, affinché tutti fossero soddisfatti delle proprie parti e sapessero cosa fare e che tutte le melodie vocali andassero al loro posto.
Cosa mi dici invece dell’artwork del disco, è stato difficile o costoso mettersi in contatto con Ken Kelly? Quanto credi sia importante avere una copertina accattivante?
In realtà, lavorare con Ken è stato un processo molto semplice e agevole. In pratica gli ho mandato un messaggio che esprimeva quello che volevo e ho condiviso con lui il video di "Men At Arms" che è stato pubblicato molto prima dell'album. Ken mi ha richiamato e mi ha detto che gli piaceva molto la canzone e che avremmo dovuto parlare al telefono. L'ho chiamato e abbiamo fatto una bella chiacchierata e deciso di poter lavorare assieme. La copertina è molto importante per me, e lo era già da ragazzino, quando compravo dischi basandomi solo sulla copertina. In questa era digitale credo che le cose siano cambiate, ma ci sono ancora molti di noi che vogliono un vinile o un CD con un bell’artwork. La copertina, se realizzata nel modo giusto, rappresenta sin da subito la natura di un album, e credo che noi ci si sia riusciti bene per il nostro debutto.
Oggi i concept album, soprattutto di Fantasy, le storie di fantasia, sono in voga per molti gruppi di Epic/Power Metal. Anche voi avete optato per questa scelta? Cosa ci dici sui vostri testi?
“Shadow Rising” non è un concept album, tutte le canzoni sono separate in termini di storia e di liriche. Tuttavia, detto questo, la maggior parte delle canzoni parla, in un modo o nell'altro, di vichinghi, comunque senza essere un concept album.

Sembra che in Svezia tutti suonino in una Heavy / Rock band, c'è qualcosa nell'aria (o nella birra... eheheh)?
Haha: non è vero, ma so che abbiamo un "tasso pro capite di musicisti" molto alto. Molti si sono chiesti perché e per quale motivo. Davvero non lo so, ma prima dell’arrivo di internet molte persone avevano bisogno di qualcosa da fare soprattutto nel freddo e nel buio dell'inverno, e alcuni credono che questo sia il motivo per cui abbiamo così tanti musicisti e band.
Bene... questa è un'altra domanda molto impegnativa, guardando il tuo debutto sei più soddisfatto:
a. La buona musica inclusa
b. La copertina dell'album
c. La quantità di denaro che guadagnerete
d. Il piacere che dà ai fan
e. Quanto è bella la band sulle foto promozionali
A prima vista questa sembrava difficile, ma invece è piuttosto facile.
Io ti dico "d: The Pleasure it gave to the fans". Non c'è ricompensa più grande come musicista di quando i tuoi ammiratori ti dicono che apprezzano la tua musica. Significa tutto per noi.
Ok, le domande precedenti erano scherzose... ma è certo che la scena metal di oggi sia molto positiva per la musica Power & Heavy Metal, ma non temete che la situazione sia un trend che possa finire all'improvviso?
Sì, hai ragione. Ma non credo che finirà. Guarda i Sabaton, per esempio, stanno per diventare la più grande band Heavy Metal del mondo e ci sono molte altre grandi band in ascesa. Il Metal è per sempre e non morirà mai!
Qualcuno potrebbe dire che gli Stormburner non aggiungono nulla all'eredità degli anni Ottanta... Quali sono secondo te le differenze tra gli Stormburner e le band del passato?
Gli anni Ottanta sono stati un grande momento per l'Heavy Metal e molte delle mie band preferite hanno iniziato allora. Noi come band, quando scriviamo canzoni, non ci limitiamo a suonare come una band degli anni Ottanta. Scriviamo le canzoni che ci piacciono e continueremo a farlo nel nostro stile, che ovviamente è influenzato dalle nostre influenze, ma non direi che la nostra musica suona come quella di un gruppo degli anni Ottanta. Amiamo l'Heavy Metal e continueremo a suonare la musica a modo nostro e se suona anni '80, non ci preoccupa.
Solo un'altra domanda: perché qualcuno dovrebbe scegliere "Shadow Rising" tra le altre recenti uscite in campo Heavy Metal? Quali sono i punti di forza del vostro album di debutto?
Ho sempre difficoltà a giudicare la mia musica, ma ci proverò. Credo che il nostro album sia molto coerente con un certo genere di Heavy Metal che ti assale ma che ha cori memorabili. Ho visto molti appassionati elencare praticamente ogni canzone dell'album come la loro canzone preferita e credo che questo parli da solo.
Grazie mille per aver partecipato a questa intervista, queste ultime righe sono interamente per voi...
Grazie Sergio per aver trovato il tempo di parlare con noi, spero che un grande paese come l'Italia permetta agli Stormburner di venire a farvi una visita per un raid vichingo nel corso del 2020 e ci dia l'opportunità di incontrare i nostri supporter italiani. Hail Italy and Burn the Storm!
Intervista a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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