GF93 (Carlo Bellotti)

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Gruppo:GF93

Carlo Bellotti tira fuori le sue emozioni e i suoi sentimenti in quest’intervista che trasuda da una parte disincanto e dall’altra una certa rabbia, o sarebbe meglio dire disagio. Il nuovo OSR sarà sicuramente un trampolino di lancio ulteriore per i GF93, i quali sanno già cosa vuol dire avere un “target” europeo. In questo sono una delle poche bands italiane rispettate e amate anche oltre i patri confini.


Il nuovo OSR segna una svolta nel vostro sound, molti preferiscono parlare di rottura col passato e voglia di seguire un trend modaiolo (quello emo), io invece parlerei di evoluzione pur mantenendo continuità con il passato. Qual è il tuo giudizio invece?
“ Vorrei rispondere alla tua domanda spigando un concetto che sembra essere sconosciuto a tanta gente. Non esiste nessun legame tra noi ed un qualsiasi genere di musica…I GF93 non sono mai stati parte di una scena. Noi non facciamo capo a movimenti musicali o ideologici e non siamo interessati a quello che dice la gente che non ci conosce e che non cerca a capire cosa la musica rappresenti per noi. Nessuna svolta, perché non esiste un precedente ben definito, nessuna moda, perché non esisteva nessun legame con una scena, niente di niente."

Nel tuo caso, con “svolta”, credo si intenda un miglioramento che tu hai apprezzato grazie anche alla continuità stilistica che abbiamo mantenuto. Tu hai potuto capire perché hai ascoltato tutti i nostri lavori e perché hai cercato di fare un viaggio all’interno della nostra esistenza di band.
Come può qualcuno giudicare senza conoscere cosa i GF93 hanno fatto dal 1997?

Per giudicare bisogna conoscere a fondo, capire, confrontarsi ed aprirsi…I sentimenti negativi e la tristezza vivono in chi è sterile…Chi cerca in tutti i modi un appiglio per sentirsi forte o importante ha sbagliato tutto. La musica esiste grazie ad una comunità di intenti e di aiuto reciproco, i commenti “sterili” distruggono la musica tanto quanto la competizione, questo “loro” non lo sanno perché non fanno parte di questo mondo.
Questo modo di essere proietta le persone che accusano in una dimensione depressiva, di basso profilo, fino a toccare il fondo con l’inutilità esistenziale.
Purtroppo non siamo più disposti ad accettare questo tipo di critiche (da te identificate) attraverso le quali certa “stampa” autodelinea i propri limiti. Conoscere l’esistenza di una band come la nostra purtroppo richiede la conoscenza delle interazioni all’interno della comunità musicale, improvvisarsi porta solo all’autoesclusione.”

In questa svolta quanto ha contato la collaborazione con Kurt Ballou? Come siete venuti in contatto con lui?
“ Abbiamo vissuto ogni disco come un episodio isolato ed ogni lavoro in studio ci ha portato alla fusione totale con chi ha collaborato al progetto.
L’influenza delle persone che hanno lavorato con noi è innegabile, e ne andiamo fieri.
Per questo album abbiamo collaborato con Kurt Ballou, e Martin Barbour dato che nel caso di Alessandro Paolucci non credo si possa più parlare di collaborazione dato che lui è parte integrante dei GF93. Dal giorno in cui Kurt ci scrisse che voleva accettare di collaborare con noi, qualcosa è realmente cambiato nelle nostre “anime”. La fiducia in noi stessi è aumentata tanto ed abbiamo cominciato a “vedere” il nostro futuro con occhi diversi…Mi spiego meglio, ogni evento della vita ti dirige verso una scelta piuttosto che verso un’altra. Aver lavorato con Kurt ci ha fatto capire chi siamo realmente e la nostra attitudine si è evoluta. Kurt ha influenzato il nostro suono, ma soprattutto ci ha influenzato come persone, adesso sappiamo che possiamo credere fino in fondo che la nostra musica ha veramente qualcosa da dire e la convinzione con cui abbiamo registrato OSR è totale…Credo che ogni band parta da un punto e cresca grazie anche ai consigli che persone importanti danno. Per i GF93 è stato così, dobbiamo la nostra crescita ai produttori che ci hanno incoraggiato a far bene e che hanno creduto in noi. Paolo Favati, Dave Chang, Martin Barbour, Alessandro Paolucci e Kurt Ballou hanno influenzato il nostro suono nelle relative tappe “evolutive” che hanno ricoperto. Il nostro suono è cambiato perché le persone che hanno lavorato ai 4 dischi hanno dato il loro contributo. Noi consideriamo queste persone come dei vincenti.”

Ai tempi di “Convulse All-Star” s’è fatto un gran parlare della diatriba con “Kerrang!”. A distanza di tempo qual è il tuo parere in proposito?
“ Poco tempo fa siamo stati a Londra dove abbiamo fatto un concerto con gli Eden Maine per la Visibile Noise al quale era presente anche Kerrang! Il loro atteggiamento era totalmente diverso: cordiale ed accomodante…Questo ci è bastato…Kerrang! ha capito che nessuno può convincerci a mollare, noi siamo sempre lì con o senza il loro aiuto. Quattro anni di intenso lavoro in Inghilterra non possono essere demoliti neanche da un giornale così importante, la gente ci vuole lì e presto torneremo nel Regno Unito per un tour. La differenza sta tra fatti e parole.”

Quando passasti dai Necromass ai GF93 dicesti di averlo fatto perché ti attiravano i suoni moderni e quanto di buono veniva fuori dalla scena alternative/nu metal, lo trovavi eccitante. Lo trovi ancora tale? Cosa ti piace di quanto si può ascoltare in giro, e cosa no?
“ Quando decisi di formare i GF93 avevo un sacco di problemi con i miei ex compagni nei Necromass e mi ero anche rotto della scena Black Metal che ormai era piena di posers.
Per me i Necromass sono stati una grande esperienza che ancora ammiro, ma quel progetto ormai mi stava stretto, volevo cambiare vita e creare una vera band pur essendo cosciente del fatto che mi sarei dovuto scontrare con la grande “fatica” di dover ricominciare tutto da capo. Continuare con quel progetto avrebbe fatto si che tutto il grande riconoscimento che avevamo avuto scadesse nel “comune”. Ho dato l’opportunità ai Necromass di continuare a brillare proprio grazie a questo enorme sacrificio che ho fatto. Un gruppo di culto va avanti fino a che è il caso, quando tutto è stato fatto deve cessare di esistere proprio per elevarsi definitivamente. La scena “alternativa” indipendente mi piace come mi piace la vera scena Hardcore….Adesso ho una mente più aperta e posso ascoltare tutta la musica oscura fatta da persone con spessore superiore. Purtroppo come ogni fenomeno il new metal è diventato un business impestato da gente che scimmiotta i suoi idoli, così è per l’Hardcore, per il Black Metal etc… Tutto viene infettato da posers, per questo noi non siamo parte di nessuna scena, e chi dice che lo siamo si sbaglia. Ultimamente ho ascoltato delle ottime bands: Eden Maine, ILID, Tipheret, None Of Us, Gravity and Henry…”

Che responsi sta avendo il disco dalla critica?
“ I responsi che stiamo avendo sono molto contrastanti tra di loro, nessuno ci capisce nulla, ci sono problemi di collocazione con noi, e tutto è invano da parte della stampa. La maggior parte della critica mi sembra spiazzata da OSR, ci sono recensioni bellissime come altre completamente senza senso…Credo che sia un grande problema posizionarci. Significativa è stata la frase di thePRP.com che ha scritto: “Eclectic Italians return for some more trouble.” Queste parole riassumono perfettamente il senso di OSR.”

I testi di “OSR” di cosa parlano in particolare? E’ ancora presente il tuo interesse per l’esoterismo?
“ I testi di OSR sono molto evoluti rispetto ai vecchi scritti. Gli argomenti trattati sono gli stessi (esoterismo compreso) ma i concetti sono stati espressi ed analizzati in un modo molto più completo e profondo. I testi di OSR sono più sognanti ed astratti, ho cercato di avvicinarmi alla poesia. Alcune delle immagini “suggerite” sono al limite del visionario…Sono davvero soddisfatto del lavoro che ho fatto e le parole che ho scritto mi hanno aiutato anche nell’interpretazione delle parti vocali stesse.”

Perché avete aggiunto al disco “Eight Years” e il suo remix?
“ Abbiamo ottenuto dei grossi risultati grazie a quella canzone e per noi è stata la prima vera collaborazione con un’altra band (Misery Loves Company), ma siamo convinti che la nostra vecchia label non sia stata capace di sfruttare a pieno questa song. Quando decidemmo di includerla anche in OSR lo facemmo pur sapendo che questa decisione avrebbe creato qualche problema, ma la rivendicazione di “Eight Years” era troppo importante per noi.
La versione remix è stata fatta da un nostro caro amico che apprezziamo tanto anche come musicista (lui suonava negli Hangin on a Thread con i quali aveva fatto delle cose eccellenti) e si chiama Lance.”

Se guardiamo ai quattro dischi dei GF93, non troviamo due dischi uguali, e OSR ribadisce, anche nel titolo, la vostra costante ricerca di uno stile personale. Ci parleresti di questa ricerca? Da dove parte e verso cosa è diretta?
“ Come ho cercato di spiegarti già in precedenza ci siamo lasciati influenzare dalle persone che rispettiamo, ma non abbiamo mai perso di vista la ricerca personale che per noi si traduce in attitudine.
Prima di cominciare a scrivere OSR ci siamo posti delle domande che cercavano risposte proprio nelle motivazioni che ci spingono ancora oggi a fare musica. Ci siamo interrogati a fondo ed abbiamo capito che per noi la musica è uno stile di vita e che va vissuta dal profondo dell’anima. Attraverso la nostra musica esorcizziamo giorno dopo giorno le nostre paure per questo cerchiamo in noi quello che deve nutrire la nostra musica."

La critica vi ha sempre accostati ad altre bands per definirvi, prima i Korn e ora già qualcuno cita i nomi grossi dell’emo-core. Non vi da fastidio tutto ciò? Possibile che nessuno vi riconosca reale talento e capacità compositiva propria?
“ Se devo essere sincero non siamo interessati agli accostamenti che la critica ha fatto con noi. Ognuno ci accosta ad una band diversa, quindi il dubbio sorge spontaneo: credo che in pochi abbiano capito davvero i nostri gruppi di riferimento. Noi siamo stati influenzati dai Christian Death, Neurosis, The Cure, Converge, Morning Again…Tutti gli altri accostamenti dimostrano solo la “necessità” della mente umana di etichettare per capire...Comunque dei Korn ci piace solo il primo disco, e riguardo all’emo-core, mah, non so che dire…Gli unici gruppi che ci piacciono sono i Rival Schools ed i Far (che in pochi conoscono). La nuova ondata emo-core è davvero terribile, ridicola direi…”

Ascolti ancora black metal? Quanto ci sei addentro e cosa ascolti adesso?
“ Si, ascolto ancora Black e presto registrerò un disco Black Metal con dei grandissimi musicisti. Mi piacciono i Marduk, Immortal, Darkthrone, Mortuary Drape, Cadaveria, Absu, Blasphemy…”

Se ti dico scena italiana che mi dici?
“ Alcune bands italiane ultimamente mi hanno davvero impressionato, a parte gli ILID, Tipheret e None of US che ti avevo già citato ci sono anche altri gruppi italiani che secondo me valgono davvero tanto. Gli Zeroin ad esempio sono un altro grande gruppo. Potrei stare ad ore a parlare della scena italiana dato che gruppi che conosciamo (tipo Lacuna Coil) stanno andando davvero bene anche all’estero ed altri gruppi più “giovani” (Anyface, SKW, My People’s Suicide, Klown, Art Disorder etc…) stanno cercando di venire fuori con apprezzabile attitudine. Miglioreremo, lentamente, ma ce la faremo ad uscire da questo buio che avvolge l’Italia.”

Come sta andando il tour? Ci saranno altre date?
“ Come in ogni tour ci sono date che vanno bene ed altre meno, ma siamo contenti di come i ragazzi stanno reagendo al nostro live, credo che dal vivo i GF93 siano leggermente troppo brutali per chi ci vede per la prima volta, ma chi ci conosce capisce che siamo una band che dà il massimo anche on stage. Si stanno muovendo delle cose grosse e credo che se andranno in porto saremo costretti a sospendere l’attività live…Abbiamo tante offerte per suonare adesso, ma forse dovremo dedicarci da subito alla scrittura del nuovo disco…Qualcosa sta succedendo.”

Chiudi pure come meglio t’aggrada e approfittane per dire tutto quello che avresti voluto ma non ti ho chiesto nelle domande precedenti!

“ Grazie per il tuo supporto. Colgo l’occasione per far notare a tutti che ogni canile in ogni città ha bisogno di aiuto, cibo, soldi, coperte…Vorrei invitare tutti a fare un salto al canile vicino casa per dare una mano o per fare donazioni, e se possibile per adottare un cane. Non ho altro da aggiungere.”

Intervista a cura di Luigi 'Gino' Schettino

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