Tales from an Interview..

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Chi ha seguito Metal.it agli inizi, quando si chiamava ancora Holy Metal (poco più di un anno fa... ) si ricorderà della recensione di "Tales of The North" (una delle prime per l'allora neonata webzine, e la prima in assoluto per il sottoscritto) e con quanto entusiasmo accolsi quell'album, realizzato dagli italiani White Skull. Ora siamo prossimi al suo successore, e nonostante ancora presi con gli ultimi dettagli relativi proprio all'imminente "Public Glory, Secret Agony", i White Skull si confermano come una band vicina ai fans e veramente disponibile. Quindi, anche se con qualche difficoltà (ehehe....), il chitarrista Tony "Mad" Fonto è riuscito a ritagliarsi un po' di tempo per fare con il sottoscritto una panoramica sul recente passato della band, direi denso di soddisfazioni, regalandoci anche qualche accenno al nuovo album, argomento che comunque Metal.it avrà cura di approfondire a tempo debito e con maggior novizia di dettagli.

E: Ormai "Tales.. " è in circolazione da parecchio tempo, quindi è già possibile trarre delle conclusioni: quali sono stati i responsi, di vendite e di critiche, che avete avuto da quest'album?
T: Molto buoni direi. "Tales..." ha venduto circa 20.000 copie e le critiche giornalistiche sono state sempre positive, sia nei confronti del disco che per i live show.

E: L'inizio del 2000 vi ha visto in tour con i Grave Digger, come sono andate le date nella prima parte di questo tour? Qual è stata l'accoglienza del pubblico in Germania?
T: E' stato bellissimo, un'esperienza fantastica, sopratutto con loro che si sono comportati molto amichevolmente. L'accoglienza del pubblico tedesco è stata molto buona, non ci aspettavamo tanta accoglienza per una Band di supporto, sopratutto Italiana.

E: La storia più recente è rappresentata dalle date che avete tenuto, sempre di supporto ai Grave Digger, in Italia. Che cosa avete provato a calcare le assi del palco di fronte al "vostro" pubblico? Siete usciti soddisfatti da questa esperienza?
T: Sì, abbiamo fatto quattro date in Italia. L'emozione di suonare davanti al nostro pubblico è sempre molto forte, di solito dicono che non sei mai profeta in patria, ma vista la risposta del pubblico, sopratutto Milano e Torino, posso ritenermi pienamente soddisfatto ed affermare che anche in Italia abbiamo il nostro buon seguito.

E: Qualche tempo fa avete avuto la possibilità di vivere un'atipica, ma penso stimolante esperienza. Mi riferisco al viaggio in Israele con relativo concerto. Come si è sviluppata quest'avventura e sopratutto cosa né ricordi con maggior piacere?
T: Il tutto è nato da una richiesta di Metal Hammer Israele di volerci là a suonare in quanto il nostro lavoro aveva suscitato un enorme interesse arrivando fino al secondo posto in classifica. Abbiamo colto l'occasione al volo e ci siamo andati e con noi è venuto anche Chris dei Grave Digger in qualità di nostro manager, che però è salito volentieri con noi sul palco per cantare le sue parti di "Tales from the North" ed "Here we are", infine abbiamo eseguito la cover di "Heavy Metal Breakdown", dove lui e Federica hanno duettato. Del tutto mi è rimasto impresso un'accoglienza magnifica, ottima ospitalità, ottimo trattamento e professionalità e sopratutto un pubblico caldissimo.

E: Un salto più indietro nel passato, un paio di domante riguardanti il CDS "Asgard" che ha anticipato "Tales...". La prima riguarda l'inclusione di un ottimo brano come "Hagen The Cruel" solo sul CDS. Vista la scarsa diffusione di questo formato non pensate di riproporre questo brano in futuro? La seconda riguarda la cover di "Tears by the Firelight" dei sottovalutati Stormwitch, band che il sottoscritto "venera", come mai questa scelta?
T: Per "Hagen the Cruel", non so se in futuro potrà far parte di qualche altro singolo, ma si sa i singoli sono sempre a tiratura limitata, forse resterà una chicca per collezionisti, invece "Tears by the Firelight" ci fu proposta come cover da Maurizio dell'Underground Symphony, ci piaceva e così fu inserita. Per lui era invece una scelta commerciale mettere una cover degli Stormwitch.

E: Sempre a proposito di cover, non pensi che la vostra versione di "I Wanna Be Somebody" meriti di essere pubblicata? E magari in versione Live?
T: Non so, ne esiste già una versione live in video che penso pubblicheremo su un video non ufficiale (solo per i membri del Fan Club e di chi altro ne farà richiesta) che uscirà quest'inverno. (allora io ne avrò una copia eheh n.d.Ermo). Su CD penso non vedrà mai la luce, siamo forse ancora distanti da un live.

E: Avete già iniziato a lavorare al prossimo studio album, il quarto nella carriera dei White Skull. Puoi darci qualche anticipazione?
T: E' finito, registrazione, copertina, foto, tutto insomma, attende solo la pubblicazione (questo è il motivo del ritardo alle risposte, mi scuso con tutti n.d.a.). Il titolo sarà "Public Glory, Secret Agony" e ci riporta indietro più o meno di circa 2000 anni quando Giulio Cesare era al comando dell'Impero Romano. Abbiamo parlato di lui, del suo impero, dei Romani, di Cleopatra e dei misteri dell'Egitto. Uscirà il 21 Agosto per la Breaker Records, la casa discografica di UDO.

E: Siete soddisfatti dell'operato della Nuclear Blast?, hanno rispettato le vostre aspettative?
T: Soddisfatti del tutto No. Ci ha trattato bene, ma ha curato poco la promozione, quindi ha abbassato il numero delle vendite, non riesco a capire se pensavano di vendere senza promozione, è una follia. Questo ha pregiudicato molte cose, tra le quali l'uscita da questa etichetta. Uscita per modo di dire in quanto per il nuovo lavoro saremo distribuiti da loro. Ora le nostre aspettative sono nei confronti della Breaker Records, etichetta più piccola che dovrebbe curare meglio i nostri ed i loro interessi. Sarò sincero dalla NB mi aspettavo di più.

E: Dopo anni di sudditanza nei confronti della scena metal internazionale, finalmente anche il metal italiano si è portato in primo piano ricevendo consensi ed elogi , come ti spieghi questo "riscatto"?
T: La colpa è forse dei nostri predecessori Italiani che nel passato hanno venduto all'estero una cattiva immagine delle Metal Band Italiane. Ora il livello delle Band Italiane è realmente cresciuto e anche all'estero se ne sono accorti così hanno iniziato a riattingere anche qui, ma ci vanno ancora molto cauti. All'estero considerano gli Italiani dei giocherelloni, non dei professionisti e devo dire che in alcuni casi hanno ragione.

E: Il metal che propongono i White Skull, non è sicuramente innovativo (e non vedo perché dovrebbe esserlo...) essendo ben ancorato a sonorità di estrazione teutonica, tuttavia è innegabile che il gruppo abbia una propria personalità. Pensi che avere in formazione una cantante, e che cantante, come Federica vi abbia aiutato a distinguervi dalle bands che affollano ultimamente la scena metal?
T: Senza dubbio sì, ma sopratutto siamo una Band, ognuno di noi da solo non farebbe molta strada, insieme cresciamo bene. E' merito di tutti indistintamente.

E: Apriamo il capitolo Internet, il concerto che avete tenuto a Bochum è stato trasmesso in diretta proprio via Internet, anche se il sottoscritto nonostante continui tentativi di connettersi è stato sempre respinto da un server "saturato". Si tratta di uno dei primi casi del genere, come avete affrontato questa situazione?
T: Normalmente, per noi sul palco non cambiava niente, certo l'emozione di essere in rete c'era. Le difficoltà sono state nei tempi, molto ristretti sopratutto per le esigenze di cambio palco.

E: Anche voi come molti altri gruppi, avete un vostro sito ufficiale http://users.iol.it/white_skull/, molto ben fatto anche se non aggiornatissimo (ahi ahi!), pensi che il Web possa essere un valido mezzo di promozione e di contatto con i fans o temi che abbia la possibilità di danneggiare artisti e case discografiche a causa della diffusione di materiale illegale facilmente scaricabile dalla rete?
T: Il web è un mezzo molto valido per promuoversi. L'aggiornamento del sito, hai ragione, non è aggiornato, ma ben presto lo sarà, stiamo lavorando anche su questo, ma quando devi suonare, lavorare e dedicarti a mille altre cose non è facile. Se poi a tutto questo aggiungi che abbiamo bisogno del webmaster che ci aggiorni il sito siamo in ritardo sì, ma ce la faremo....

E: Un'ultima domanda, legata al prossimo futuro dei White Skull, state per intraprendere un vostro tour in Italia, quando e dove si terranno queste date? Pensate di proporre già qualche brano del nuovo album per testare la reazione del pubblico?
T: Ci sarà un tour quando sarà uscito l'album nuovo, niente di fissato per ora. Durante gli scorsi tour non abbiamo testato i brani dal vivo, ma penso piaceranno sicuramente, "Public Glory..." è il degno successore di "Tales....".
Intervista a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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