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Gruppo:SKW

Scambio quattro parole con Simone, chitarrista della band milanese SKW che è giunta con 'Alter Ego' al terzo album in studio.

Innanzi tutto complimenti per il vostro ultimo album 'alter ego' che mi ha colpito veramente positivamente, un prodotto bello potente e prodotto bene sotto tutti i suoi punti, dalla cura negli arrangiamenti sino al booklet...dove lo avete registrato?
Il lavoro e' stato super curato fin dalla pre produzione, ci tenevamo molto ad un prodotto di grande qualita'. Abbiamo chiamato ancora Fabio Magistrali che lavora con noi da sempre. E' stato lui che ci ha consigliato di registrare il nuovo disco al red house di Senigallia, nelle Marche. La scelta e' stata azzeccata. Il red house oltre ad uno studio super attrezzato e' anche un casolare sulle colline, l'ambiente e' rilassante, ci si puo' concentrare parecchio, si vive a stretto contatto come una famiglia, il tutto ha giovato al nostro lavoro. E' SKW al 100%. Abbiamo cercato un certo di tipo di produzione non canonicamente nu metal e l'abbiamo trovata, sia nel booklet che nella sonorita' .

L'album si discosta parecchio dalle vostre precedenti release, l'insieme risulta più snello e di più facile assimilazione, il che a mio modo di vedere è un pregio non da poco, le canzoni entrano in circolo molto velocemente tanto che dopo un paio di ascolti ti ritrovi a canticchiare i ritornelli.
Questo mi fa molto piacere. Rispetto al passato siamo meno claustrofobici, meno complessi..ma non per moda..ma per scelta di musicalita', per esigenza e sentore artistico, sentiamo l'esiegnza di fare "canzoni" vere e proprie che con il marchio del dna proprio degli SKW si riconoscono sempre, anche se a funzionare e' l'insieme e non le singole parti come in passato. In fondo ora siamo anche di ampio respiro, tessendo trame sperimentali e inattese, innestate nelle parti magari piu' crude e violente. Sempre impatto forte, ma piu' sfumatura e particolarita' da scoprire in piu' ascolti.

Parlando con te che sei il chitarrista della band, si sente che hai un background che non è fatto di solo metal, quali sono gli artisti che ti hanno influenzato di più?
Artisticamente per fantasia e nuove soluzioni sonore mi ha molto influenzato Tom Morello dei Rage Against The Machine, un eccezionale chitarrista, ma assolutamente non convenzionale, e poi io ascolto di tutto...bene o male assimilo incosciamente la musica che mi colpisce di piu', come la parte musicale "malata" che piu' mi penetra..che puo' essere tanto quella dei Meshuggah, che quella dei primi Pink Floyd.

Sul brano this time avete sperimentato con l'interessante inserto delle vocals femminili, ce ne puoi parlare?
Si, ci e' venuta l'idea di una parte dove una voce femminile potesse fare il verso a quella ben piu' potente maschile...quasi a comporre un brano oscillante tra la violenza e la meditazione, un prepararsi con quiete ad un massacro musicale, una serie di sensazioni contrastanti l'una con l'altra nello stesso pezzo...visto che il pezzo nella struttura ci ispirava questa cosa, abbiamo pensato ad una voce femminile. La cantante e' Grace una nostra amica, che abbiamo voluto coinvolgere e che ha prestato la sua voce con entusiasmo e arricchendo notevolmente le sfumature della track "This Time", tra il gotico e il crossover.

Ascoltando il disco si sentono diverse influenze, ma è indiscutibile che avete creato un qualcosa che respira di vita propria, un brano come 'white noise' ne è l'esempio più fulgido, un connubio tra inserti schizofrenici di chitarra e melodia nella strofa ne fanno un pezzo di sicuro impatto, quando è nata la voglia di mescolare così tanto le influenze?
E' nata quando fatto un disco molto violento e "chiuso" come il primo "techno-logical", abbiamo sentito l'esigenza di scrivere piu' musicalita'. Il termine crossover in fondo vuol dire questo. Io andrei al di la' dell'etichettare un genere musicale. Cogliamo il termine nella sua essenza....fondamentalmente sentire e sperimentare suoni apparentemente contrastanti e che si beccano tra loro...e' sicuramente piu' "vivo" che attenersi con attenzione a canoni predefinti. Questo nella vita come nella musica...con il secondo album e' cominciato questo processo che e' sfociato nel terzo "alter ego", che se da un lato magari puo' non piacere o piacere...dall'altro e' sicuramente piu' "colorato" e spesso di tutti e tre gli album. E' una naturale evoluzione che passa dentro di noi, mentre componiamo musica.

In passato avete aperto concerti per Soulfly e avete anche suonato assieme a Jason Newsted ex Metallica, cosa ricordi di quelle esperienze?
Esperienze incredibili....soprattutto quando Jason Newsted ti chiama e ti dice "volete suonare 3 pezzi del Metallica con me ?" suonare con gente di questo calibro vuol dire imparare sempre molto, vuol dire non dimenticarsi piu' di quello che hai vissuto e farne tesoro. Nel momento in cui lo vivi l'adrenalina e' a mille ma non realizzi molto...poi invece ti rendi conto di aver fatto una cosa bella, insomma quando ero piu' giovane non avrei mai pensato di condividere il palco con il bassista dei Metallica davanti ad un rolling stone di Milano gremito fino all'inverosimile !

Questa scena italiana che non si è mai data per vinta anche se molto spesso, troppo direi, è veramente difficile suonare ad alti livelli di professionalità in Italia, sembra attraversare un buon momento con uscite veramente interessanti e soprattutto con uno sguardo verso l'estero, inevitabile chiederti cosa ne pensi di una band come i Lacuna Coil, vostri compaesani tra l'altro, che sembra veramente avercela fatta?
Diciamo che cio' che manca in italia e' la mentalita' di considerare la musica come una professione. Intendo dire qualunque musica. E quindi non esiste una cultura musicale adeguata nel nostro paese. Ripeto...quindi e' inpensabile che ci sia un occhio di riguardo verso la musica alternativa, sempre considerata come un tabu' culturale italiano. Per quetso le band puntano all'estero, per poter poi avere le soddisfazioni che meritano. A livello qualitativo non cambia nulla tra Stati Uniti e Italia...anzi....spesso la fantasia alternativa italiana e' superiore...ma il problema e' che non ci sono le strutture per poter far bene in Itlaia e per farsi conoscere all'estero. Nessuno crede in questo se non i musicisti. L'esempio lampante sono appunto i nostri concittadini e personalmente amici Lacuna Coil, che hanno trovato una dimensione internazionale pur non vivendo di altreattanta popolarita' qui in Italia. Sembra assurdo...ma e' cosi'. Io spero sempre che loro siano i veri iniziatori e trascinatori per una scena italiana che merita e che non ha nulla da invidiare a nessuno.

Vorrei spendere due parole per la song 'smalltown boy', il risultato di questa cover dei Bronski beat è veramente buono, quanto hai abbassato l'accordatura della tua chitarra per ottenere un suono così bombato?
In realta' e' stato un vero esperimento in cui ci abbiamo messo elettronica in modo massiccio e in cui gli arrangiamenti sono stati curati moltissimo anche da parte di Giulio dei Lymph, che ci ha aiutato per l'elettronica in studio. In realta' per quel che riguarda la chitarra...non ho ribassato un bel niente ahaha ! cioe' spiego meglio...l'intera song e' stata suonata con una normale accordatura in mi, ma con un ribassamento di 1 ottava dovuto al mio amico effetto whammy...con il quale spesso scopro e sperimento fantasie sonore spaventose...

La proponete anche dal vivo?
Diciamo che lo abbiamo fatto a volte...ma il risultato era che la mancanza della parte elettronica snaturava un po' l'idea che avevamo avuto di quella cover su disco..rimarra' una chicca del cd, dal vivo puntiamo piu' sulla potenza....magari...pero' in futuro..boh..la proporremo anche...in versione completa..

Grazie ai tanti anni di esperienza alle spalle avete dimostrato di essere sempre attenti alle innovazioni, la musica in generale stà attraversando un periodo strano, sembra in buona salute e proliferano le bands, ma non è tutto oro ciò che brilla, cosa mi dici del problema peer to peer e come vedi l'uso di internet per dare la possibilità ad una band di fare girare il proprio nome?
Hai ragione...Una volta si pensava e si era attenti alla qualita' della musica anche perche' c'erano meno bands...noi siamo appartenuti a quel periodo..incidevamo demo su cassetta...li spedivamo alle riviste...era tutto diverso...ora e' assai diverso...grazie alla teconologia e a internet..chiunque puo' fare facilmente un cd o diffondere la propria musica o farla scaricare..e le potenzialita' sono spaventose, sia per bands affermate che per bands nuove..questo e' un mezzo ormai indispensabile..che pero' va a toccare la qualita' della musica...sta all'ascoltatore scegliere se volere la qualita' e acquistare magari un cd invece di scaricarlo..oppure riempire a piu' non posso l'hard disk del pc per non sapere nemmeno cosa ha dentro..

Alcune case discografiche ultimamente stanno mandando in giro alle redazioni demo 'castrati' con canzoni sfumate rendendo il lavoro del recensore una mezza farsa, come vedi questo comportamento da parte di chi dovrebbe occuparsi di sponsorizzare al meglio un proprio artista?
E' colpa sicuramente del fatto che le case discografiche in crisi profonda, tentano di non dare prima un prodotto integro per evitare che esso sia gia' in rete prima che esca nei negozi...purtroppo e' odioso..ma al giorno d'oggi forse e' l'unica forma di tutela che possono avere...il problema e' che comunque con internet sono nate anche molte web zine finte o quasi...che rappresentano un modo per aver musica gratuita non offrendo magari servizi di giornalismo....forse la paura e' quella...certo a pagarne le spese sono i giornalisti seri e chi ha passione vera, persone che tentano di fare con grande attenzione il loro lavoro...un vero peccato...

Ora state suonando in giro supportando questo lavoro che tra una cosa e l'altra ha già più di un anno alle spalle, programmi per il futuro?
Stiamo componendo nuove canzoni, stiamo suonando molto dal vivo, stiamo cercando di far girare ancora il videoclip di alter ego il + possibile, in cantiere la volonta' di incominciare a pensare ad un nuovo album. Ma non c'e' molta fretta...le cose si devono fare quando ci si sente di farle nel momento giusto.

contatti:
www.skw.it

Intervista a cura di Dragula

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