GREEN: Fabrizio Pieraccini (voce & chitarra)

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Gruppo:Green

Nel vasto panorama di metal bands nostrane non è facile trovare un gruppo che, a fronte di una massiccia predominanza power-melodic-prog-nu metal, sceglie invece uno stile più soffuso e atmosferico, esortandoci quindi ad un ascolto più attento, riflessivo e libero.

Partiamo subito dalla presentazione dei Green, come è nato il gruppo e come siete giunti al vostro debutto?
I Green sono nati nell'estate del'98 come cover band per dar sfogo alla mia e alla nostra voglia di suonare live, ormai rinchiusa da qualche anno negli studi di registrazione. La formazione è sempre rimasta la stessa solo che il gruppo inizialmente si chiamava PPG. Conoscevo gia Michele (the drummer) perché avevo avuto modo di suonare con lui anni prima in occasione di una reunion dei Bad Toys, uno dei miei primi progetti metal degli anni ' 80; incontrandoci di nuovo tempo dopo, ci siamo detti "perché non ci rifacciamo una bella suonata?" Ho invitato Guido (the bass), con cui avevo precedentemente lavorato nei Time Escape, ad unirsi a noi, Michele ha introdotto suo fratello Giovanni (keyboards), il giovane del gruppo, e il rock anni 70 è diventato il punto di forza della nostra coverband.

Come è nata l'idea di "Life" e in quale misura ognuno di voi ha collaborato?
Fino all'autunno del 2000 ho sempre messo da parte l'idea di realizzare un album, nonostante le insistenze degli altri ragazzi della band, perché sapevo bene quanta fatica e quanto impegno comporta intraprendere una strada del genere, e in quel momento, forse a causa delle precedenti delusioni in campo discografico, non avevo proprio l'energia per farlo. Poi , tutto ad un tratto, si è venuta a delineare nella mia mente l'idea per un progetto molto ambizioso, per cui forse valeva la pena affrontare tutta quella fatica: un concept album, un album che racchiudesse, senza alcun tipo di compromesso discografico (come strutture, durate dei brani, arrangiamenti), solo quello che in realtà amavo fare musicalmente. E immediatamente sono affiorate le idee musicali, i testi, e il filo conduttore di "Life", ne ho parlato ai ragazzi che immediatamente hanno capito la portata di quello che avevo in mente e mi hanno supportato nel miglior modo possibile. Ho iniziato a prendere appunti su un registratore portatile: brani, riff, frasi, testi, tutto senza registrare né una nota, né un provino prima che l'album fosse scritto per intero. Solo allora abbiamo iniziato le registrazioni, intorno alla primavera del 2001 e l'album era così come oggi, ancor prima di essere registrato!! Le registrazioni, che abbiamo realizzato autonomamente nei nostri studi personali, hanno richiesto molto tempo, dato che non è sempre facile trasferire ciò che si ha in testa in un registratore; anche tutte le riprese ambientali, tutte rigorosamente reali, hanno portato via molto tempo!! Il tutto poi andava incastrato con gli impegni della nostra vita quotidiana!! Insomma c'e voluto quasi un anno perché tutto il progetto, missaggi inclusi fosse terminato

Il vostro monicker ed il titolo dell'album, "Life", mi fanno pensare ad un gruppo dal pensiero "positivo", sbaglio ?
Non sbagli, la nostra musica rappresenta i nostri stati d'animo e le nostre emozioni, e cerchiamo di esprimerli in maniera coerente con quello che siamo poi nella vita reale. La sera, dopo le estenuanti prove, spesso andiamo assieme a mangiare una pizza, a bere un paio di birre e a discutere tra noi anche di argomenti che vanno ben oltre la sfera musicale; ed è a questo che si deve il "pensiero positivo" a cui ti riferisci. Siamo molto uniti e il nostro motto è "meglio un amico che un musicista bravissimo", perché tra amici ci si diverte di più... Ed è veramente di tanti amici che ci siamo circondati in questi 5 anni di attività. "Life" ha infatti visto il contributo spontaneo ed entusiastico di tantissimi di loro, per le foto, le traduzioni dei testi, per lavorare coi PC che non vogliono funzionare, per l'immancabile sostegno a tutti i concerti... E' questa forse una delle cose più belle che circondano i Green, l'Amicizia!!

Avete avuto problemi in studio per ricreare la giusta atmosfera, come gli interludi tra un brano e l'altro, o gli inserti di alcuni effetti della natura?
No, nessun problema; è stata solo una questione di tempo. Molti interventi ambientali li ho registrati personalmente ancor prima di aver registrato i brani, perché già avevo in mente dove sarebbero stati inseriti

Come sono nati i vari brani e come si sono svolte le session di registrazione... è andato tutto come volevate?
Quando ho cominciato a pensare alla realizzazione di "Life" ho pensato ad un "film". Ogni canzone dell'album non è un pezzo a sé, ma è stata creata per esprimere le emozioni ed i sentimenti del protagonista virtuale di Life, ed ogni arrangiamento, ogni effetto sonoro, sono stati pensati per tale concetto piuttosto che per creare solo un genere musicale o un sound come avviene invece in altri progetti. E assieme alle canzoni vedevo delle immagini affinché il "film" fosse completo. I ragazzi della Frontiers Records ci hanno veramente dato un grande aiuto nella realizzazione di un artwork che fosse all'altezza del progetto musicale. I testi secondo me rivestono un ruolo molto importante nella musica e soprattutto in "Life" (che è un concept) hanno un importanza fondamentale. Nonostante avessi sempre lavorato partendo dalla musica e non dalle parole, con "Life" le cose sono cambiate, le canzoni sono nate quasi tutte da un idea di testo, addirittura "Conscience" è nata prima come testo e poi ci ho costruito la musica sopra, insomma le parole sono andate avanti di pari passo con la musica e questa è stata un esperienza bellissima non solo per me ma anche per i ragazzi che giorno dopo giorno hanno visto nascere i pezzi, magari da un idea di cui discutevamo la sera prima a cena, e ogni tassello del grande mosaico che avevo in testa piano piano andava al suo posto!
"Life" è stato registrato poco a poco e le session più impegnative sono state quelle della registrazione della batteria, soprattutto per i motivi tecnici che essa comporta e per la poca stabilità dello strumento stesso,infatti i suoni del giorno prima erano sempre diversi da quelli del giorno dopo (una palla infinita...), comunque alla fine siamo piuttosto soddisfatti del lavoro che ne è uscito

Avete discusso tra di voi sul fatto che un concept come debutto sarebbe potuto rivelarsi un suicidio dal punto di vista commerciale, indipendentemente dal fatto che le canzoni di "Life" possano essere prese ed ascoltare singolarmente?
Non abbiamo mai pensato a niente del genere, "Life" non è nato come progetto discografico, è nato solo come desiderio di realizzare qualcosa che veramente ci piaceva fare musicalmente, un album "libero" senza vincoli di nessun genere, senza compromessi, Qualcosa che poi sarebbe "rimasto" a testimonianza della nostra unione musicale anche se nessuno avrebbe voluto pubblicarlo, insomma un disco per gli amici....

I concept album hanno sempre testi molto complicati e concettuali, non è il caso vostro, perché con tutta semplicità descrivete in modo molto "visivo" una pedalata nella pioggia e i suoi aspetti positivi. C'è qualcosa di personale nei testi di "Life" o avete usato Mr. Kite come simbolo di per inneggiare alla voglia di vivere nonostante gli alti e bassi che la vita ci offre?
Entrambe le cose, è vero che in "Life" c'è sicuramente molto di personale, e per questo motivo Mr. Kite diventa l'attore a cui facciamo recitare la commedia della nostra vita, a cui facciamo dire quello che noi vorremmo dire!! E nelle pedalate sotto la pioggia, qualcosa di autobiografico c'è sicuramente!! Con Michele andiamo spesso a fare dei bei giri in mountain bike, è un modo che amiamo molto per stare in mezzo alla natura e agli amici, per liberare i pensieri, e disintossicarci dallo stress quotidiano che a volte rischia di soffocarci!!

Parlando di voi nella recensione ho citato gli Enchant (una delle poche band contemporanee che sa combinare melodia ed originalità), Boston, Pink Floyd (sopratutto per l'uso delle chitarre) ed i Dream Theater più "soffici". Siete d'accordo con me o avete avuto altre fonti d'ispirazione?
Innanzitutto grazie!! I nomi che fai sono piuttosto importanti, no?!? Sicuramente le band che hai citato entrano a far parte della sfera musicale che più ci ha influenzato!! I Green provengono da background musicali ed esperienze artistiche abbastanza diversificate, anche perché l'età dei membri della band varia dai 25 ai 40!! Le band che ci hanno influenzato vanno dai primi WHO (68) ai recenti Radiohead e ce ne sono tantissime senza contare le influenze tecnico strumentali !!

"Life" è un disco che può aver un buon successo sopratutto in USA, come ha intenzione la Frontiers di promuovervi in campo internazionale? Avete già programmato un tour?
Non abbiamo nessun tour programmato al momento, ma solo qualche data, non sappiamo come la Frontiers possa supportarci in campo internazionale, dipende anche da come verrà recepito il disco ed è ancora troppo presto per poterlo dire.

Come è stato accolto in giro l'album? Siete soddisfatti di questa reazione?
Come ti ho detto è ancora troppo presto per fare delle valutazioni definitive, ma indubbiamente i primi riscontri a livello di recensioni ci fanno ben sperare. "Life" è un disco che va ascoltato più volte, non puoi sentirlo una sola volta e tirare delle conclusioni (come qualche reviewer precipitoso ha fatto), non lo capiresti nella sua interezza...non perché sia così complicato musicalmente ma perché se non afferri il concept non trovi poi giustificazione nelle sequenze dei brani, nella scelta delle ambientazioni, negli interludi strumentali e ambientali. Insomma sappiamo che l'album non è proprio easy, ma quando lo proponiamo nei nostri concerti la gente sta attenta, segue, e alla fine applaude soddisfatta!!

Avendo realizzato già all'esordio un lavoro maturo e molto professionale, quanto pensate di poter migliorare in un prossimo futuro?
Sicuramente "Life" è un punto fermo importante da cui si possano trarre tante conclusioni, dipende da cosa uno vuol fare in seguito, se un album più commerciale oppure no. Pensiamo che il secondo dei Green che già sta nascendo potrebbe essere anche migliore del primo!!

Con vostre parole cercate di invogliare un potenziale acquirente all'acquisto di "Life"...
Non siamo molto bravi in questo genere di cose, semplicemente chi ama ascoltare la musica calandosi all'interno del film che viene proiettato, può trovare in "Life" il film della sua vita, un mix di gioia e dolore, emozioni ed energia scanditi da un rock a volte melodico a volte aggressivo e liberatorio .
In poche parole "non solo musica"!!

Ora vi affido anche la chiusura...
Due parole a favore della discografia che sta vivendo una brutta crisi: i dischi come "Life" sono costati quasi 3 anni di lavoro: COMPRATE LA VOSTRA MUSICA
Ciao Fab&Green

Intervista a cura di Carlo Viano

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