MOTUS TENEBRAE: Andreas Cox (bass)

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Nessuno potrà eventualmente “accusare” i pisani Motus Tenebrae di essere (per il momento, almeno!) dei “sovvertitori” della scena metallica italica, ma il loro modo d’interpretare le caratteristiche peculiari di alcuni dei fondamentali portavoce del gothic metal non appare mai eccessivamente “gratuito” o improduttivo, esprimendo cognizione e sensibilità compositiva, nonché una certa cultura “storica” abbastanza stratificata, che consente al suono proposto di contaminarsi, per esempio, con gradevolissime germinazioni di scuola NWOBHM.Il loro primo lavoro sulla lunga distanza denominato “Wayside”, da poco licenziato sotto l’egida della New LM Records, è un buon esempio di questo tipo d’approccio capace di apprezzabili facoltà attrattive, il quale potrà comportare in futuro qualche significativo sviluppo, come ci racconta, tra i vari temi affrontati, un cordialissimo Andreas Cox, molto disponibile nel consentirci di approfondire un po’ meglio le varie sfaccettature della personalità di questa “creatura” dal nome arcano e pittoresco …

Ciao Andreas, grazie per la disponibilità e benvenuto sulle nostre “pagine”! Se sei d’accordo, una breve scheda di presentazione del gruppo di cui fai parte, mi sembra un buon modo per iniziare quest’intervista…
Ciao Marco e un saluto a tutti i lettori di EUTK. Dunque, i MOTUS TENEBRAE nascono nell'aprile del 2002, precisamente 2 anni dopo lo scioglimento della mia ex band. Ed è proprio in seguito a questa pausa, che personalmente definirei molto riflessiva sotto l'aspetto musicale, che i MOTUS iniziarono a prendere vita. Il tutto ebbe una svolta assolutamente naturale, in quanto l'incontro con Luis e il precedente chitarrista Markus, fu veramente molto amichevole e già all'inizio delle prime sessions si poteva respirare, in sala prove, una discreta e omogenea volontà di far bene le cose con serietà!Come prevedibile i primi passi della band furono abbastanza astratti per quanto riguarda le composizioni finite, ma dopo poco tempo ci rimboccammo le maniche e le idee che ritenevamo più valide furono scelte e usate per le prime canzoni, che in seguito, dopo un’attenta selezione, andarono a fare parte del primo cd "Beyond".

Parliamo di “Wayside”, un disco che, a mio modo di vedere, evidenzia in modo piuttosto chiaro le Vs. influenze (Paradise Lost, Type O Negative, Sentenced e 69 Eyes, ma anche la NWOBHM) e riesce nonostante ciò a sviluppare una notevole forza “attrattiva”, anche nei confronti di chi ama profondamente queste bands, proprio per la qualità con la quale questa citazione viene effettuata, ben lontana da una sterile e agevole clonazione. La ritieni un’analisi corretta?
"Wayside" è un album alla cui realizzazione abbiamo dedicato un anno intero. Considera che il suo sviluppo si è compiuto a cavallo tra gli split di Markus (chitarrista) e Mauricio (batterista) e l'entrata in pianta stabile di Franz ed Alex nella band, i quali portarono una gran quantità di nuove idee ed entusiasmo all'interno del gruppo. Quindi probabilmente, a giustificare tutte le varie influenze musicali di cui "Wayside" dispone, c’è anche la costituzione di questa nuova line-up, e oggi posso tranquillamente affermare che sia la più collaudata e rodata. Ne approfitto per farti i complimenti per la tua domanda, in quanto hai colto alla perfezione lo spirito della band, quando parli di clonazioni varie... E' logico che qualsiasi musicista abbia le proprie influenze musicali, l'importante però sta, infatti, nel voler creare e proporre la propria arte in maniera molto intima e personale, e dal momento che all'interno dei MOTUS regnano svariati gusti, pensiamo che sia questo il segreto di un album che suona molto vario, ma sempre collegato ad un unico filo conduttore!

Come Vi muovete per la composizione dei Vs. pezzi? Come nascono e che tipo d’approccio prediligete durante la fase creativa?
I nostri pezzi nascono in maniera abbastanza naturale e mai forzata, nel senso che non ci sono mai state iniziative prese a tavolino o addirittura premeditate. Il tutto magari nasce da un semplice riff di chitarra o basso per poi prendere pian piano forma e sostanza in un secondo tempo, ma spesso qualche nuova idea iniziale salta fuori appena entrati in sala proprio mentre ci scaldiamo e improvvisiamo. Ci teniamo molto all'aspetto "grezzo" delle nuove idee, soprattutto perché è da qua che la struttura e l'ossatura dei brani prende forma e ha il giusto groove; poi non facciamo altro che irrobustire e dare corpo al tutto con i giusti arrangiamenti e con l'atmosfera che gratuitamente ci viene regalata dal brano stesso.

Mi sembra di aver colto nelle Vs. composizioni anche una componente ispirativa ereditata direttamente dalla versione “autoctona” del dark rock britannico. Si tratta del classico fenomeno di “traslazione” o siete effettivamente interessati a questo tipo di musica?
Non sbagli affatto a pensarlo! Come già detto in precedenza, la band vive di tantissime influenze e tra queste non possiamo non includere, tra le nostre assolute, i più darky Black Sabbath, i primissimi The Cult, i Danzig, così come la parte più elettronica e progressive del dark-rock britannico, quali Sisters of Mercy e Fields of the Nephilim. Perciò posso dire nella maniera più spontanea che non si tratta di semplice traslazione ma bensì di vera conoscenza e apprezzamento in questo movimento che tanto ha saputo offrire alla scena dark/metal odierna.

“Someday” è il brano che avete scelto come singolo e per il quale avete realizzato anche un video clip … Personalmente voglio anche farvi i complimenti soprattutto per altri tre momenti davvero eccellenti del Vs. lavoro, “Red flames”, “Mist of dawn” e “Not in this way”, i quali, nel bilancio complessivo del Cd, sono risultati i miei preferiti assoluti … Cosa ci puoi dire su questa “Someday” e quali sono le Vs. ulteriori preferenze, quali le canzoni che ritenete siano ugualmente rappresentative del Vs. stile e perché?
Prima di entrare in studio per iniziare a lavorare su "Wayside" avevamo questo brano come ultimo realizzato e non ancora perfettamente completato, ma dato che sentivamo che poteva essere molto valido decidemmo di includerlo nella list dei brani da registrare, anche se poi non potevamo, per una serie di cose, essere sicuri che prendesse parte all'album. Ma quando in studio ci accorgemmo del groove e dell'immediatezza che "Someday" riusciva a sprigionare non esitammo a pensarci ancora troppo! Era il classico brano che "mancava", nel senso che lo sentivamo come il brano rappresentativo di un'epoca, di un’ulteriore svolta stilistica, ma sempre ben ancorata al nostro sound. Sicuramente il pezzo più orecchiabile che abbiamo mai scritto, e da qua è venuta l'idea di realizzare anche il suo videoclip! Gli altri brani da te suggeriti, sono la continua evoluzione del nostro modo di intendere la musica, così come le restanti songs, che danno un forte contributo a tutto "Wayside". Non abbiamo nessuna preferenza in questo senso, ogni brano vive di luce propria e rispecchia il periodo in cui è stato concepito.

Sempre in tema di video, ti va di raccontarci qualcosa di più della sua realizzazione e sul come Vi state muovendo per la sua programmazione?
Quando è stato preso in considerazione il discorso videoclip, la scelta è ricaduta in modo estremamente naturale su "Someday", anche a causa del fatto che moltissime persone amano questa canzone. Abbiamo voluto in un certo senso fare un tributo a tutti quelli che sentono "Someday" quasi come una colonna sonora della propria vita ed un nostro pretesto per omaggiare personalmente questo nostro brano a cui dobbiamo tanto anche perché è stato il primo contatto che ci ha avvicinato alla nostra attuale etichetta discografica. Per la sua realizzazione non possiamo nascondere il grande divertimento avuto in tutte le varie fasi svolte; sia nel decidere la location ideale, sia nel dover far uscire dalle proprie mani tutte le idee che avevamo in testa. In conclusione una gran bell'esperienza che non vediamo l'ora di poter ripetere prossimamente. Attualmente il video è visibile anche sul nostro "myspace" e recentemente sono stati presi accordi con alcuni networks stranieri per la sua diffusione e rotazione.

Siete riusciti a conquistare, per la pubblicazione del Vs. primo full-length, un contratto con la New LM Records, un nome “storico” della discografia metallica nazionale. Come siete entrati in contatto con loro? E’ previsto che tale collaborazione prosegua anche nel futuro?
L'incontro con la NEW LM Records è avvenuto subito dopo la realizzazione della compilation "Heavy Rendez Vous vol. 2" prodotta dalla suddetta etichetta in cui siamo presenti, insieme con altre ottime bands internazionali, proprio con il brano "Someday". Diciamo che aver avuto la possibilità di parteciparvi ha creato di conseguenza un interessamento di Luigi Mazzeri (direttore artistico della LM), nella band. E, infatti, mentre personalmente parlavo al telefono con Luigi per pianificare il discorso inerente alla compilation, balzò fuori la sua proposta di contratto e il suo apprezzamento nei nostri riguardi dopo che ricevette l'intero promo-pack version. Anzi, colgo l'occasione per salutarlo e complimentarmi per l'ottimo lavoro che sta svolgendo, coadiuvato dalla Necrotorture Agency e Haze Promotions. Tengo a precisare che per noi è un grande onore far parte della LM Records, anche per il fatto che come tu stesso dici, quest’etichetta è stato un nome storico del metal tricolore negli anni '80-'90 sfornando validissime e prestigiose realtà di quei tempi. Ma la cosa che rende più onore e soddisfazione risiede nel fatto che anche oggi come oggi, stanno lavorando con la stessa mentalità e attitudine di quel periodo credendo fortemente nelle loro bands! Per ora la nostra collaborazione reciproca andrà avanti, dato che abbiamo firmato con loro per 3 anni.

“Wayside” è già in giro da un po’ di tempo. Come stanno andando le cose? Che tipo di feed-back state ottenendo finora? Sei soddisfatto di come è stato accolto da critica e pubblico?
L'album è uscito a marzo 2006 tramite diversi mailorders anche stranieri, ma è uscito ufficialmente tramite Masterpiece Distribution proprio da circa un mesetto; quindi è ancora presto per poter stilare una corretta analisi di feed-back. Detto questo però, siamo molto soddisfatti di come stanno andando le cose sia sotto il profilo della critica specializzata che sotto quello più privato e a diretto contatto del pubblico. Tra non molto quindi sarà disponibile la sua diffusione anche con il supporto di altri distributori internazionali; non ci resta che vedere e aspettare come la situazione si evolverà ...

Ho notato che siete abbastanza attivi anche sul fronte live (e mi dispiace di aver mancato un Vs. concerto dalle mie parti, al Fabrik Club, ma sinceramente sono venuto a conoscenza di questa data solo mentre preparavo questa intervista! … a proposito, com’è andata?). Quali prospettive ci sono da questo punto di vista?
Non ci possiamo certo lamentare per il discorso live, anche se puntiamo più in alto e ancora al meglio. Altre date sono in fase di definizione, vedremo cosa ci riserverà il futuro. La data al Fabrik di Torino poteva andare molto ma molto meglio se fosse stata promossa in maniera più professionale e non ci fossero stati assurdi e ridicoli screzi con chi promuoveva l'evento e gli AmethistA (la band che suonava assieme a noi)! Al dì la di tutto però ... ci siamo divertiti ugualmente, sul palco abbiamo dato il cuore come sempre e abbiamo conosciuto una band come gli AmethistA formata da ottimi musicisti e persone simpaticissime.

Ed ora una curiosità … Come nasce il Vs. monicker e come mai avete scelto la lingua latina? Quale significato attribuite al Vs. nome?
Mi fa piacere rispondere a questa domanda dato che spesso e volentieri non viene preso in considerazione questo aspetto, ma a cui noi attribuiamo una notevole importanza, se vogliamo anche extra-musicale. La scelta di trovare un nome in lingua latina è dettata dal fatto che da italiani e quindi da discendenti latini, volevamo rendere un ulteriore ringraziamento alle nostre radici storiche. Quello che al tempo della sua scelta sembrava un argomento abbastanza facile da poter affrontare, presto risultò molto più complicato di quanto si poteva pensare proprio per non cadere nel già sentito o poco originale. Avevamo chiarissimo in testa quello che volevamo e vogliamo rappresentare ma era veramente un problema riuscire a far nascere un nome che potesse farlo intendere, così dopo svariate prove venne fuori questo MOTUS TENEBRAE appunto! MOTUS inteso come moto, movimento, l'origine della vita. ... e TENEBRAE non tanto come tenebra/e nel senso più letterale della parola, ma come il lato spirituale più profondo di ogni persona, quel lato che spesso fino a che non accade un avvenimento particolare e suggestivo nella propria vita non si può mai conoscere e rispettare. Ad ogni modo, tutto quello che ha movimento e vibrazione possiede vita, dal momento che esso cessa, è morte assoluta!

Cosa dobbiamo attenderci ora dai Motus Tenebrae? State già lavorando ad un nuovo lavoro? E se si, continuerete con l’approccio manifestato in “Wayside” o dobbiamo aspettarci qualche novità?
Attualmente stiamo lavorando molto rigorosamente ai nuovi pezzi che faranno parte del prossimo album di cui posso tranquillamente anticiparti il titolo ... Si chiamerà "Soul's Expression", al momento è quasi completo all'80%, ma stiamo approfittando di questo periodo positivo per quanto concerne le idee, così da stendere tutti i brani che al momento opportuno saranno selezionati per essere incisi. Il nuovo album sarà per certi versi differente dalle sonorità di "Wayside", in questi ultimi due anni abbiamo acquistato ulteriori esperienze e tutt'altra maturità così da poter realizzare un prodotto ancora più valido e vario. In conclusione sarà molto più potente ed heavy di "Wayside", ma al tempo stesso anche più progressivo, se vogliamo, dato che sarà aggiunto un tocco d’elettronica che non intaccherà assolutamente in nostro stile ma anzi, fungerà da impreziosimento e completezza! Abbiamo in mente di entrare in studio per la fine dell'anno, il caratteristico mese di dicembre ci aiuterà a svolgere e ricreare tutto quello che abbiamo in mente per questo nuovissimo capitolo!!!

Come semplici fruitori di musica, quali sono le caratteristiche imprescindibili che un disco deve possedere per potervi conquistare completamente? Tra le uscite più recenti quali sono quelle che ritenete più interessanti in quest’ottica e che vorreste consigliare ai nostri lettori?
E' sempre problematico parlare di ottimi album, anche perché ogni singolo prodotto risente dei propri gusti personali. Comunque, personalmente riteniamo che un buon album per essere "sacro" non debba subire il passare degli anni. Quanto più un album suona attuale anche a distanza di anni, tanto possiamo affermare che esso sia un buon prodotto, senza assolutamente però tralasciare il fatto che per poter essere definito tale deve avere la possibilità e il grande potere di rievocare ricordi, profumi, visioni, sentimenti anche negativi durante il suo ascolto! Ultimamente sono uscite ottime cose in casa The Vision Bleak, Moonspell, Hardcore Superstars, Deathstars ... ne consigliamo almeno un ascolto a tutti coloro che non hanno i paraocchi, ma che anzi sono alla continua ricerca di atmosfere e groove.

Non mi resta che salutarti, ringraziarti per il tuo tempo e, con grande “originalità”, lasciarti il microfono, per la conclusione!
Ringraziamo te Marco per il gentile e prezioso tempo trascorso con lo staff di EUTK, e per il grande supporto dimostrato!!!! Invitiamo tutti quelli interessati a farci visita attraverso il nostro sito ufficiale e il nostro myspace dove troverete un po' di tutto (www.motustenebrae.com -- www.myspace.com/motustenebrae) ... I MOTUS TENEBRAE salutano tutti i lettori ... stay TRUE!

Intervista a cura di Marco Aimasso

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