Hangar (Michael Polchowicz, vocals)

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Gruppo:Hangar

Intervista di Sergio Rapetti
Trascrizione (e commenti) di Fabrizio Bertogliatti

Se i brasiliani Hangar hanno potuto vedere ristampato e distribuito in Europa dalla Atrheia Records il loro secondo album, molto è dovuto alla presenza nella line-up del batterista Aquiles Priester. Infatti, Priester è entrato a far parte degli Angra dopo le vicissitudini che hanno seguito l'abbandono del gruppo madre di Matos, Confessori e Mariutti. Forse sarà pure una mossa opportunista eppure, come ho già affermato in fase di recensione, "Inside your Soul" meritava sicuramente un'esposizione superiore di quelle ad esempio toccata al debutto del gruppo, "Last Time" uscito nel 1999.

Ciao, Michael, spero di non annoiarti troppo con quest’intervista…eheh!
Per cominciare raccontami qualcosa sulla storia degli Hangar…

Ciao Sergio e saluti a tutti voi in Italia! Stai pure tranquillo che non ci annoieremo di sicuro, perché noi amiamo conoscere altra gente e farci conoscere dagli altri! Gli Hangar sono nati verso la fine del 1997, non ricordo il mese con esattezza. All’inizio volevamo suonare cover dei gruppi che ascoltavamo, senza troppe ambizioni, e dopo pochi mesi di vita abbiamo fatto un concerto per amici e parenti. La nostra prestazione fu molto apprezzata e con nostra grande sorpresa ci chiesero di essere il gruppo di apertura per il concerto che gli Angra avrebbero tenuto nella nostra città!! Prova ad immaginare, una nuova band di timidi ragazzi che devono esibirsi di fronte ad un grande pubblico, come spalla di una formazione famosa come gli Angra!! E’ stata una cosa fantastica, indimenticabile, e gli spettatori ci hanno accolti con grande simpatia! Dopo quel concerto è cambiata ogni cosa nella nostra vita. Un gruppo partito per suonare qualche cover che comincia a farsi conoscere nella scena metal! Così, abbiamo potuto incidere il nostro primo album,”Last in time”, che ha ottenuto un buon successo. Durante il tour di supporto al disco, il produttore di Paul DiAnno ci ha osservato nella data di Sao Paulo ed in seguito ha contattato Aquiles per invitarlo a suonare nell’album dell’ex-Maiden intitolato “Nomad”. Aquiles ha anche partecipato al tour di supporto al disco, ed in seguito gli è stato chiesto di entrare a far parte degli Angra!! Nel frattempo, noi abbiamo realizzato il nostro secondo album intitolato "Inside your Soul" che è stato accolto molto bene da critica e pubblico.

“The Massacre Trilogy” è un brano molto coraggioso ed ambizioso, sia nella musica che nel testo, composto da tre parti distinte…
Quando stavamo componendo le liriche abbiamo cominciato a pensare come potevamo rappresentarle musicalmente, quali ritmi e quali suoni potevano accompagnare un racconto riferito ad una così precisa epoca storica. “Sailing the Sea of Sorrow” possiede una sorta di ritmo orientale, perché noi cercavamo di immaginare come poteva sentirsi l’equipaggio delle caravelle dopo tanti noiosi mesi di navigazione, circondati soltanto dall’oceano. “To Tame a Land” invece, presenta delle linee vocali estremamente enfatiche in modo da trasmettere la sofferenza di una sanguinosa battaglia, ed infine “Five Hundread’s Enough” è una canzone dalla tipica melodia americana, che rappresenta la nostra rabbia per una guerra così sleale!! “The Massacre Trilogy” è una canzone ispirata dalla colonizzazione del Brasile!

Sull’album ha trovato posto una bonus track…ehm..è forse un nuovo brano? Sai, a me suona familiare..eheheh!! Ok…come mai avete deciso di riproporre questo brano dei Deep Purple? (umorismo senza limiti…NdF)
Allora, ti ricordi che ti ho detto che noi siamo nati come cover-band? Bene, “Perfect Strangers” era uno dei brani che eseguivamo. Come sai si tratta di una stupenda canzone di una delle più grandi formazioni del rock, che noi amiamo molto, ed oltretutto è un pezzo che suoniamo fin dagli esordi degli Hangar, quindi abbiamo pensato che sarebbe stato bello poterlo incidere.

Dimmi qualcosa sulla relazione tra le vostre liriche e la copertina dell’album, sempre che ve ne sia una…eheheh! (Zelig è nulla al confronto!..NdF)
Ok! Per capire la connessione tra i testi e la copertina devo innanzitutto spiegarti l’immagine della cover! Questa è in rapporto al titolo dell’album, "Inside your Soul", il quale in realtà rappresenta un nostro desiderio! Noi vorremmo toccare ogni animo di ogni persona in ogni luogo del mondo con le nostre canzoni, portando buone vibrazioni, messaggi positivi, un assaggio della nostra cultura ed aprendo loro gli occhi su ciò che accade sulla Terra!! Perciò "Inside your Soul" è un modo per dire tutto questo. Adesso, se ci pensi bene, puoi comprendere il legame tra le liriche, l’artwork ed il titolo dell’album! (mah..se lo dite voi…NdF, Humm… stavolta devo darti ragione!! NdS)

Come si sono creati i presupposti per vedere "Inside your Soul" prodotto dalla Atrheia Records?
La colpa è tutta di Aquiles..ahahah!! Quelli della Atrheia sapevano che lui suonava negli Angra ed erano interessati ai suoi precedenti lavori! A parte questo, credo che anche la nostra determinazione abbia attirato la loro attenzione.

Quanto siete soddisfatti dell’ultima produzione? Pensi che rappresenti al meglio gli Hangar di oggi?
Si, sono completamente soddisfatto di questo lavoro e penso che anche gli altri ragazzi del gruppo lo siano. In ogni lavoro realizzato abbiamo appreso qualcosa di nuovo, ed ogni disco successivo è risultato migliore del precedente! E’ invece difficile dirti se l’album rappresenta gli Hangar contemporanei, perché dopo "Inside your Soul" siamo ulteriormente maturati e migliorati e questo si rifletterà sicuramente sul nostro futuro musicale.

"Inside your Soul" è stato realizzato lo scorso anno, ora siete al lavoro sul nuovo materiale. Dammi qualche anticipazione sulle nuove canzoni!
Ma non hai ascoltato il nuovo brano disponibile sul nostro sito? E’ una canzone che s’intitola “Forever Will Be”!! (ahi, ahi..impreparato!..prossima volta studiare meglio!! NdF). Comunque hai ragione, siamo al lavoro sulle nuove composizioni e ti posso anticipare che saranno ancora migliori e più mature. Stiamo cercando di incrementare potenza ed energia delle melodie, ci saranno cori veramente stupendi, e ti voglio ricordare che noi abbiamo un fantastico tastierista, Fabio Laguna, che sta contribuendo in modo particolare alle nuove tracce. Ti assicuro che perfino i testi sono migliorati, molto più profondi e significativi!

Come abbiamo detto, Aquiles suona sia negli Angra che negli Hangar, questo vi crea qualche tipo di problema?
Assolutamente no! Anzi, io penso sia un’ottima cosa!! C’è un sacco di gente che si interessa ad Aquiles e al suo duplice impegno, e questo fatto ci apre moltissime porte! Addirittura credo che se lui non suonasse negli Angra, magari non avremmo nemmeno fatto quest’intervista!! Il fatto che lui collabori con entrambi i gruppi non crea nessun tipo di difficoltà, cerchiamo solo di non creare conflitti tra gli impegni degli Angra ed i nostri.

Voi vivete in Brasile, una nazione assai ricettiva per l’hard rock e l’heavy metal, ad esempio ricordo ancora l’immenso pubblico dell’ultimo live dei Maiden (basta!! Trent’anni che ascolti solo quello!! Sembri un reduce Alpino! NdF. E limitarti a tradurre? NdS). Com’è la scena metal brasiliana? Ci sono buone possibilità di esibirsi? Avete molti locali che propongono concerti metal?
Wow!! Il concerto dei Maiden in Brasile, che stupendo evento!! Indimenticabile!! Allora, in Brasile ci sono davvero tante ottime bands ed un sacco di posti dove poter suonare. Il vero problema è il danaro!! Organizzare concerti da noi è troppo costoso!! E’ quasi ridicolo, abbiamo decine di locali dove suonare e non abbiamo i soldi per fare i concerti, incredibile!!

Da noi, in Italia, il Brasile sembra rappresentare due facce della stessa medaglia: da una parte c’è la gioia, il divertimento, il samba, il calcio…dall’altra, purtroppo, le favelas, la miseria, i disordini sociali. Qual è la realtà della vita nel tuo paese? (toh, una domanda decente..NdF)
Hai descritto esattamente la situazione. Il Brasile è fatto di allegria e sofferenza, e le disuguaglianze sociali ci rendono una nazione del terzo mondo!! Quello che possiamo fare,e che pensiamo sia nostro dovere, è trasmettere attraverso le nostre canzoni la drammatica situazione di tanti nostri connazionali. Da poco c’è stata l’elezione di un nuovo Presidente, e la mia speranza è quella di assistere a radicali cambiamenti, a profondi miglioramenti della situazione e della struttura sociale del mio paese. Spero davvero che ciò si realizzi in breve tempo!!

Qual è la tua opinione sulla scena metal internazionale? Conosci anche gruppi Italiani?
Mi sembra che la scena metal stia crescendo di giorno in giorno e sia in grado di produrre sempre tante formazioni di ottimo talento! Sicuramente conosco i gruppi Italiani: Rhapsody, Vision Divine, nostri label-mate!, Labyrinth, Time Machine e tanti altri che in questo momento non ricordo! Oltretutto io sto studiando canto lirico, quindi sto diventando esperto dei vostri grandi compositori come Verdi e Puccini, ed anche dei migliori cantanti lirici come Corelli, Del Monaco e Pavarotti.

Siete presenti su Internet con il vostro sito, quindi immagino che voi apprezziate i servizi che il web può offrire. Non temi però che questo possa influire, nel bene o nel male, sul futuro del musical-business?
Per me Internet sta contribuendo a renderci la vita migliore, e sebbene esista la possibilità di produrre copie illegali di dischi, si tratta di ben poca cosa rispetto al progresso che può offrire a tutti. Piuttosto quello che è veramente negativo del web, è l’esistenza di siti di pedofilia, di pornografia che sfruttano minori ed altre schifezze del genere!!

Quindi sei un amante della rete!! Hai altri interessi oltre la musica?
Io dedico veramente tanto tempo alla navigazione in rete, amo Internet, e quando dico che ci sta facilitando la vita mi riferisco alla semplicità di comunicare ed all’accesso ad un infinità di cose!! Io ho moltissimi amici in giro per il mondo ed Internet è il mezzo adatto per tenermi in contatto con loro quotidianamente, e sono proprio i miei amici il mio interesse extramusicale!!

Intervista a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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