ILLOGO: Erik Fransson (cantante)

Info

Area:Other Area
Gruppo:Illogo

Poche ma significative domande a scopo informativo per scoprire chi sono gli Illogo, band finita, col demo "Isteresi", nella nostra top list delle recensioni. Il vocalist Erik Fransson ci spiega da dove provengono e verso dove vanno.

Vorrei una presentazione sulla band, completa di line-up e altre notizie biografiche.
Questa band ha iniziato a muovere i suoi primi passi circa dieci anni fa come progetto esclusivamente death metal con influenze che si limitavano a sconfinare nel black e nel grind. Con il passare del tempo abbiamo notevolmente espanso il nostro bagaglio musicale e ciò ha permesso di avere molte più fonti dalle quali attingere. Cercammo di far confluire quanto più materiale differente possibile all'interno delle songs e di rivisitare i modelli base sui quali poggiano i vari stili musicali. Il risultato è stato: una diversificazione sostanziale tra i nostri demos e tra le canzoni che li compongono; uno sviluppo esasperato della contaminazione; una non curanza verso l'aspetto riguardante la "continuità di genere". All'interno del nostro sound abbiamo optato per l'inserimento di una sezione elettronica che avesse un suo peso specifico al pari degli altri strumenti ma che si muovesse in modo poco convenzionale e per un cantato che alternasse il gutturale e lo screaming: questi rimangono eventualmente gli elementi più costanti all'interno dei lavori da noi registrati.
L'attuale line-up è formata da:
Erik Fransson (vocals)
Emiliano Tidona (bass)
Sergio Occhipinti (guitars)
Al momento non abbiamo un batterista."

Descrivete un po' i vostri demos precedenti.
I nostri lavori sono:
-DECADENZA 1998 (uscito con il moniker di "Grendel's Cave")
Successivamente, dopo aver cambiato il moniker (da nome ad immagine), abbiamo registrato altri tre lavori:
- RETURN TO ANTI MODERN (R.A.M) 2000
- CEREBRALE SCARLATTA 2002
- ISTERESI 2004
Per i primi tre demo si potrebbe dire in generale che sono death metal con influenze; le differenze sono costituite dal fatto che mentre in DECADENZA usavamo synths e tastiere in modo convenzionale e canonico e la struttura delle canzoni era molto grezza, in R.A.M. siamo riusciti a raffinare gli incastri tra le chitarre ed iniziare ad esplorare in modo concreto le possibilità offerteci dall'elettronica in modo da farne un elemento portante allo stesso modo degli altri; per CEREBRALE SCARLATTA occorre fare un discorso separato. In quel periodo siamo rimasti senza uno dei due chitarristi e senza batterista. Con la line-up rimasta all'osso abbiamo dovuto modificare parecchio il nostro approccio soprattutto perchè abbiamo optato per l'uso di una drum machine che ci permetteva di non avere limiti fisici. Inoltre le intere strutture poggiavano sugli incastri tra chitarra e synth e non più tra due chitarre. In questo modo l'elettronica venne ad assumere un peso ancora maggiore. In linee generali, potrebbe costituire l'estremizzazione di R.A.M. per quel che riguarda la violenza espressa nelle canzoni a livello di sessione ritmica. Sicuramente, risulta essere il nostro lavoro più complesso. Con il nostro ultimo promo ISTERESI abbiamo cercato, invece, di essere molto più lineari nel songwriting e soprattutto di avvicinarci decisamente di più a sonorità rock (nel mood generale) trattandole, comunque, a modo nostro. Abbiamo cambiato totalmente il suono di chitarra ed abbiamo optato per una sessione ritmica che ritenevamo essere più semplice e con meno elementi superflui. Risulta essere un lavoro più asciutto ma forse più bilanciato ed equilibrato tra le sue parti."

Parlate della genesi e della realizzazione di "Isteresi".
Successivamente alla registrazione di CEREBRALE SCARLATTA il gruppo è un po' andato in letargo a causa dei nostri impegni personali insieme con motivi di forza maggiore. Dopo aver ripreso nuovamente confidenza con la dimensione della sala prove abbiamo iniziato a lavorare sopra le idee che erano nate durante il periodo di stasi e siamo riusciti a partorire ISTERESI in un lasso di tempo molto breve. In questo lavoro siamo stati accompagnati da un batterista; colui che si occupava dell'elettronica adesso suona il basso; i riff ed i suoni di chitarra risultano essere totalmente diversi dai precedenti lavori ed infine, dell'elettronica se ne è occupato il cantante, quindi possiamo dire che è cambiato tutto, eppure, in fondo, non è cambiato nulla: approcciamo alle canzoni nello stesso modo di sempre, o per lo meno a noi sembra così. Non riteniamo il nostro ultimo promo un passo in avanti, ma in ogni modo resta un passo che ci soddisfa ed un lavoro che ci è servito parecchio, perchè abbiamo preso più confidenza con strumenti che prima non usavamo. Al tempo stesso è stato per noi una verifica per capire come eravamo messi dopo la pausa."

Quali sono le vostre influenze musicali e non?
Noi ascoltiamo parecchia musica, in linea di massima possiamo dire di ascoltare un pò tutti i "generi", anche se abbiamo ovviamente le nostre preferenze; in particolare possiamo dire di essere influenzati da gruppi come Uzeda, Neurosis, Meshuggah, Christian Fennesz, Tool, Suffocation, Isis, Nasum, Godspeedyoublackemperor, Cannibal Corpse, Ulan Bator, Pansonic, DHG, Laddio Bolocko, Thorns, Dead Can Dance, Steve Coleman, Einsturzende Neubauten, Information, Starsfuckers e molti altri ancora."

Perché avete scelto di non avere un moniker come tutte le altre bands?
Dopo "DECADENZA", volevamo iniziare a suonare in modo differente, attraverso l'inserimento di bizzarri suoni elettronici ed una maggiore articolazione delle parti; avevamo trovato un nuovo batterista (Simon Fedrigo, ex Esicastic, e presente pure in ISTERESI) e cosi c'erano gli elementi per poter produrre qualcosa di molto diverso da ciò che avevamo fino ad allora fatto; allo stesso tempo il nostro moniker non era più efficace e non si sposava bene con le nuove ambientazioni delle song. Così decidemmo di cambiarlo. L'idea di adottare come nome un'immagine (che quindi risultasse essere impronunciabile), nacque nel '99 e si concretizzò nel 2000 attraverso una nostra collaborazione con Stefano Ricci, un disegnatore bolognese. Desideravamo ottenere un simbolo che fosse capace di dare un forte impatto visivo e che contemporaneamente potesse avvertire l'ascoltatore di trovarsi di fronte a qualcosa di non troppo consueto ed ordinario. Inoltre, è anche un modo per concentrare l'attenzione più sulla musica che sulle parole."

Avete già ricevuto proposte da labels per eventuali collaborazioni?
Non vere e proprie proposte, semmai degli interessamenti da parte di personaggi più o meno di spicco in Italia ed anche oltreoceano, ma niente che si sia trasformato in qualcosa di concreto al momento."

Chiudete pure come volete.
Ringraziamo te Luigi e la redazione di EUTK per lo spazio che ci avete dato. Invitiamo tutti a visitare il nostro sito www.illogo.net all'interno del quale sarà molto presto disponibile una versione remixata di R.A.M. Se volete ascoltarci potete scaricare per intero i pezzi all'interno della sezione dedicata alla musica o visitare la pagina press per leggere cosa dicono di noi. Grazie e ciao."

Intervista a cura di Luigi 'Gino' Schettino

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?