Heaven Shall Burn (Maik Weichert)

Maik Weichert è il principale compositore degli Heaven Shall Burn, band tedesca decisamente atipica che fonde un background musicale tipicamente tedesco, e cioè metal, con un’attitudine invece tipicamente hardcore, fatta di veganismo (una sorta di vegetariani un po’ più spinti) e straight edge lifestyle. Il nuovo “Antigone” è veramente un gran bel disco, pieno d’idee e di soluzioni convincenti.

Siete giunti al terzo full-lengh della vostra carriera. Quali sono le vostre sensazioni?
“ La prima sensazione è quella di essere migliorati molto come musicisti. La musica è abbastanza differente da quanto abbiamo fatto in precedenza, ed a mio parere è migliore. Abbiamo più melodie catchy ed un songwriting più maturo e completo, ma non abbiamo tralasciato le cose buone che avevamo fatto in precedenza.”

“Antigone” è un album molto potente, ma questa è solo una delle sue caratteristiche principali. Quali potrebbero essere le altre secondo te?
“ Altre caratteristiche dell’album, che poi danno luogo alla potenza che tu hai detto, sono l’aggressività e la rabbia. Abbiamo cercato di trasporle in musica al meglio delle nostre possibilità, erano le sensazioni che provavamo mentre abbiamo composto l’album. Tuttavia abbiamo cercato di canalizzare in maniera positiva la nostra rabbia, cercando di darle forma ed espressività musicale.”

Una cosa che mi incuriosisce è la presenza sul disco di un intro e di ben due outro. Come mai questa disparità?
“ Il perché è presto detto, gli outros sono molto cool! In realtà non c’è un motivo preciso, ne abbiamo inserito uno a metà disco per spezzare un po’ l’assalto, perché ci siamo resi conto che il disco sarebbe stato troppo impegnativo altrimenti. Con l’inserimento dell’outro a metà disco l’ascoltatore viene preparato con calma all’ultimo assalto finale prima dell’outro che chiude veramente il disco. Hanno funzione rilassante e servono a far risaltare le parti più dure attraverso un contrasto accentuato.”

Cosa mi dici dei testi? È un concept album?
“ No, non è un concept anche se è basato su delle idee di fondo ovviamente. Abbiamo cercato di rendere le persone consapevoli della loro libertà senza che nessuno possa dirgli cosa sia giusto o sbagliato pere loro. Ad esempio il testo di “The Weapon They Fear” parla della storia di un cantante cileno, Victor Jara, che supportava Salvador Allende e che fu ucciso dalle truppe del generale Pinochet durante il colpo di stato del ‘73. Furono ammassati allo stadio molte persone e Victor iniziò a suonare la chitarra e cantare, gli intimarono di smettere ma lui non lo fece e così prima gli tagliarono le mani e poi lo uccisero, con migliaia di proiettili, quando videro che lui continuava a cantare, così come fecero con moltissimi altri. Un’altra song è dedicata a Nelson Mandela. Lanciamo anche un forte messaggio in difesa della natura della quale abusiamo e facciamo un uso sconsiderato.”

L’artwork è molto oscuro ed evocativo.
“ Volevamo avere un mood molto oscuro. La cover è ispirata ad un poema greco, la tragedia “Antigone”. È una tragedia che rispecchia bene il momento che stiamo vivendo, un momento oscuro e pieno di brutte cose, cose da tragedia greca.”

Musicalmente molte persone vi definiscono metalcore, ma non credo che tale etichetta si adatti bene alla vostra musica. La vostra musica attinge molto dall’heavy, dal thrash e dal death e solo in minima parte ha degli elementi “estranei”. Che ne pensi?
“ Hai ragione e anch’io penso che la musica sia molto “modern metal”, non c’è hardcore alla Biohazard o alla Sick Of It All per intenderci. Penso che molte persone usino quell’etichetta per abbiamo un’attitudine hardcore, siamo molto politicizzati e critichiamo fortemente la società. Abbiamo inciso sempre per label indipendenti e lavorato non con grossi manager. Abbiamo cercato sempre di restare underground e quindi per questo siamo accostati alla scena hardcore, ma musicalmente siamo prettamente metal.”

Però adesso siete su Century Media che non è propriamente una label underground.
“ Beh siamo soddisfatti a riguardo in quanto per noi non è cambiato nulla, abbiamo la stessa libertà che avevamo prima e nessun limite. Cambia solo il fatto che così possiamo raggiungere quante più persone possibile. Non è affatto una questione di soldi, è solo una questione di avere più opportunità e possibilità.”

So che siate anche vegani e questo si ricollega alla vostra attitudine straight edge.
“ L’attitudine straight edge è qualcosa di molto personale, abbiamo anche dei ragazzi nella band che non hanno questa attitudine e non ci sono problemi. Non valuto le persone dal fatto se siano o meno straight edge, è qualcosa di molto personale. Essere vegano per me significa avere tolleranza e rispetto per gli animali e per le altre persone ed è qualcosa legato all’attitudine straight edge. Per me significa proteggere la natura e tutelare i diritti degli animali che sono cose molto importanti. Non ho la soluzione per tutte le cose ma mi impegno a fare piccoli passi nella giusta direzione.”

Viste le tue idee vorrei un parere sull’attuale situazione irachena e sulle torture inflitte ai prigionieri iracheni.
“ Sta accadendo quello che accade in ogni guerra stupida combattuta in ogni tempo, al passato come al presente. Penso che questa guerra sia assolutamente non necessaria, il mondo ha bisogno di camminare unito contro Al Qaeda e questa guerra invece sta creando divisioni e sta rafforzando la posizione dei terroristi. Il vero motivo della guerra lo sappiamo tutti ed è il petrolio iracheno. Il paradosso è che per assurdo il prezzo della benzina invece di diminuire, aumenta. In definitiva da questa guerra non ne è venuto nulla di buono. Anzi, genererà altri disastri e distruzioni.”

So che suonerete dal vivo in Sud America. Deve essere eccitante per voi.
“ Suoneremo in Cile ed in Brasile alla fine di Maggio. Sarà la seconda volta che suoneremo da quelle parti, c’è un ambiente molto caldo e accogliente. L’altra volta abbiamo ricevuto un’accoglienza entusiastica, abbiamo un sacco di fans ed è fantastico suonare davanti a molte persone. È incredibile come persone così distanti possano farti sentire a casa semplicemente cantando tutte le lyrics all’unisono. Decisamente non vediamo l’ora di arrivare quelle parti.”

Ok Maik, chiudi pure come vuoi.
“ Penso che le persone dovrebbero comprare il nostro disco e leggere le nostre liriche perché sono una grossa parte degli Heaven Shall Burn. Spero di venire presto a suonare in Italia, ringrazio te ed Eutk per l’intervista. A presto!”

Intervista a cura di Luigi 'Gino' Schettino

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