Thunderstone (Titus Hjem, bass)

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Per alcuni sono una semplice bolla di sapone, per altri una promessa, per altri ancora una realtà, fatto sta che a suon di album di buona qualità, ottimamente suonati e prodotti, i finnici Thunderstone stanno sempre di più legando attorno al proprio monicker l’immagine di una band consistente, viva e attiva. Anche, e forse soprattutto, grazie a un cammino artistico non comune, che dal tipico metal melodico scandinavo li ha portati verso lidi che i protagonisti stessi di questo viaggio hanno provato a raccontarci durante la chiacchierata che state per leggere.
Parola dunque a Titus Hjem, bassista della band, che esordisce presentandoci l’ultima lavoro della sua band.

Inizio con il dire che non è un album power metal nel senso stretto del termine, in questo sta la ragione per cui l’abbiamo chiamato “Evolution 4”.
Il nostro primo album era stato etichettato come power metal, ed in effetti era molto vicino a quello che in genere si definisce power. Ma adesso è diverso, ci siamo evoluti, abbiamo preso un’altra direzione, ci sono ancora elementi melodici ma la nostra musica non è certo più definibile come happy power metal, anche se qualcuno lo ha fatto lo stesso… Il disco non è molto allegro, anzi, é fatto di un metal basato su riff di chitarra pesanti e cupi, con qualche episodio melodico.

Dal power metal, al “powerfull” metal, insomma…

Sì, anche se dire power è molto diverso da dire powerfull…
In realtà direi che l’album possa essere definito heavy metal melodico con un groove power, questa definizione mi piace di più!

Probabilmente nemmeno “Tool of Destruction” era un album totalmente power metal, si potrebbe quasi pensare che voi siate in un viaggio che parte dal power per arrivare da qualche altra parte, e forse nemmeno voi sapete bene dove vi porterà…

Sì, siamo in una continua evoluzione, e adesso è forse troppo presto per pensare a nuove canzoni, perché l’album è ancora troppo fresco, ma hai completamente ragione! “Evolution 4” rappresenta un piccolo distacco da quello che facevamo prima, anche se non è un distacco completo. Ci sono comunque sempre degli elementi caratteristici dei Thunderstone, comuni agli altri album - questo perché accade tutto gradualmente. Comunque sono d’accordo sul fatto che anche su “Tool of Destruction” c’erano canzoni molto lontane dalla classica definizione di power metal.

Ma quali sono le principali influenze di “Evolution 4”?

Direi che è una combinazione di molte influenze, tutto a partire dal rock degli anni ’70, all’heavy metal degli anni ’80 fino al treash metal degli anni ’90, al metal dei Pantera, al prog… E’ una combinazione di tutto ciò!
Effettivamente le influenze sono molte, diciamo che per il 50% ci siamo mossi consapevolmente verso un suono più pesante, ma l’altro 50% è stato influenzato dal fatto di esserci trovati insieme per scrivere i pezzi insieme. A differenza delle altre volte abbiamo seguito un processo di composizione diverso, così ci siamo trovati ad avere canzoni più pesanti delle precedenti e suonavano tutte bene, quindi abbiamo deciso di tenerle, nonostante si allontanassero dallo stile delle precedenti: semplicemente perché il suono ci piaceva parecchio.

Come riesci a gestire il lavoro con il gruppo?

Beh, in effetti non è molto facile, ho volato molto avanti e indietro tra Amsterdam e la Finlandia questo anno. Però è una situazione temporanea, ho intenzione di tornare a vivere in Finlandia, credo già a settembre. E’ difficile, in genere comunque non proviamo tutte le settimane, anche se questo è un periodo molto pieno, tra l’Eurovision e i concerti, molti dei quali in Finlandia, è ancora più difficile, anche se non impossibile. Io comunque ho il mio basso qui, quindi posso provare da solo anche se ovviamente non è la stessa cosa.

Immagino che usiate anche internet…

Sì, certo..

A proposito di internet, cosa ne pensi della musica e il web?

E’ una domanda difficile, ho sentimenti contrastanti a riguardo. Alcuni dicono che gente come ad esempio i Metallica non ha bisogno di tutti i soldi che arrivando dalle vendite dei cd, perché sono già milionari. Posso anche essere d’accordo, ma per gruppi come noi è molto difficile vivere bene di sola musica e non mi sembra giusto che se ti piace veramente la musica che facciamo tu non ti compri i nostri album. D’altro canto questo ha portato a un grande cambiamento, adesso solo le persone cui piace veramente un gruppo, i veri fan intendo, comprano cd originali. Una volta tu ascoltavi un singolo e se ti piaceva compravi l’album, anche se non l’avevi sentito tutto prima. Oggi invece senti una canzone, se ti piace ti scarichi l’album e te lo compri solo se sei proprio un fan del gruppo e vuoi supportarlo. Sostanzialmente penso che chi compra i cd oggi, sia ancora più importante di quanto non lo fossero i fan in passato!
Comunque pare che anche la musica legale su internet stia prendendo sempre più piede, quindi spero che un giorno si possa trovare musica velocemente ed economicamente, senza che venga voglia di scaricarla illegalmente.

D’altro canto è proprio per i gruppi giovani che internet può essere un’opportunità di farsi conoscere in giro, o no?

Sì, volevo dire questo quando ho detto che ho sentimenti contrastanti a riguardo. Da un lato la gente scarica musica illegalmente quando invece dovrebbe comprarla, dall’altro lato però se qualcuno si scarica buona musica che poi gli piace, oltre a comprarsi i cd, ti si affezione e ti supporterà. E’ un’arma a doppio taglio..

Secondo te é cambiata l’attitudine delle Etichette nei confronti degli artisti, con l’avvento di internet? Voglio dire, una volta, come dicevi tu, gli album erano composti da un paio di singoli che trainassero le vendite e il resto erano filler, a fare solo quantità. Oggi, visto che la gente, anche legalmente, ha la possibilità di ascoltare tutto l’album prima di comprarlo, è possibile ci sia più pressione affinché tutto l’album sia composto da canzoni di alto livello?

Beh, le case discografiche sono interessate a produrre begli album, anche e soprattutto per un loro tornaconto… se fai un album con due pezzi belli e il resto tutta merda va male sia a te che a loro! Ma nella scena metal posso dire che le case discografiche non cercano di controllare quello che fanno i gruppi, c’è più indipendenza. Certo, se proprio un album fa schifo allora possono decidere di non farlo uscire, però in tal caso è facile pensare che forse non ti avrebbero nemmeno ingaggiato…

Tornando a Evolution 4, quali sono le canzoni che secondo te lo rappresentano meglio?

Nei nostri album ci sono sempre state canzoni molto diverse tra loro, ma niente è mai stata così heavy come in “Swirled”, che in effetti è una delle mie preferite. Poi ci sono pezzi più melodici, come “Down with me” o “Holding on to my pain” che mi piacciono molto. E’ difficile scegliere delle canzoni, abbiamo fatto uscire “10.000 ways”, “Face in the mirror” e “Forevermore” come singoli, ma non so se siano proprio rappresentative dell’album. Io credo che si debba ascoltare tutto l’album per capire com’é, in effetti un album è un buon album non quando t’innamori subito, ma quando cominci ad apprezzarlo sul serio col passare degli ascolti.

Io credo che “10.000 ways” sia abbastanza rappresentativa di tutto l’album perché è fatta di melodie suggestive e un tessuto musicale molto aggressivo: insomma, una specie di ponte tra ciò per cui eravate noti e il “nuovo” verso cui vi state muovendo, forse questo è anche uno dei motivi per cui l’avete scelta come singolo?

Sì in questo senso hai ragione… è molto pesante, soprattutto all’inizio, ma poi ha parti melodiche, che sono sempre state un “trademark” per i Thunderstone. Quindi sì, in questo senso può essere molto rappresentativa.

L’ultima domanda sul tour: state pensando a un Tour? Verrete in Italia?

Sfortunatamente non abbiamo nulla di definitivo quindi non posso dare ancora notizie riguardo al tour europeo, ne stiamo ancora discutendo. L’unica cosa certa che ti posso dire è che di sicuro ne faremo uno e certamente passeremo dall’Italia, dove non siamo mai stati in tour da headliner. Ci abbiamo suonato una volta, a Milano, come supporto a Stratovarius e Symphony X. Però abbiamo suonato così presto che c’era ancora il sole fuori, e io ero convinto che lo show sarebbe stata merda! Invece appena siamo saliti sul palco abbiamo iniziato a suonare e tutto è andato alla meraviglia!

I pezzi di Evolution 4 secondo me potranno funzionare molto bene dal vivo, sei d’accordo?

Penso anch’io ci siano alcune canzoni che hanno un buon potenziale live, e sono convinto che riusciremo a creare una bella atmosfera! Nei prossimi giorni faremo uno show case per fan e stampa, sarà la prima volta che faremo questi pezzi dal vivo, a parte i due brani che abbiamo suonato all’Eurovision Song Contest, e vedremo un po’ il responso del pubblico: non vedo l’ora!
Comunque, nonostante l’idea dei live mi entusiasmi, ho anche qualche timore: vedi, io ora vivo ad Amsterdam e il resto del gruppo vive in Finlandia, dunque è un po’ difficile trovarsi a provare! Avrò solo una possibilità di provare con gli altri prima del concerto…

Finisce qui il racconto di Titus, tra i timori, gli entusiasmi e le speranze di una band che cerca come può e sa di ritagliarsi uno spazio tutto suo nel panorama metal odierno. Ora non resta che aspettarli dal vivo, sperando che il loro tour esca dalla Finlandia e passi, presto o tardi, anche dalle nostre parti.

Intervista a cura di Enzo Pignataro

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