Vision Divine

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Com'è nato “The 25th Hour”? Quando avete registrato “Stream of Consciousness” avevate già in programma questo seguito?
No, assolutamente! Fino ad oggi credevo che non avrei mai continuato il concept di Stream, e se le cose sono andate in questo modo e’ solo perche’ si sono create le condizioni perche questo accadesse, ma in automatico, senza che nessuno di noi lo volesse veramente, fino all’ultimo.
I cambi di line-up e le seguenti perplessita’ di qualcuno in merito alla nostra effettiva possibilità di riprenderci da uno split importante, mi ha fatto risentire una parte di quella pressione che esisteva intorno ai VD prima che uscisse SOC, quindi senza accorgermene, ho visto che sia le musiche che i testi stavano prendendo una direzione ben precisa. Considerando anche che moltissime persone mi hanno scritto in questi anni proprio chiedendomi se Stream avrebbe mai avuto un seguito, beh, diciamo che tutto combaciava alla perfezione,anche se a onor del vero non credo che 25th hour si possa considerare un vero SOC part II.

Cosa narrano i testi delle nuove canzoni? Avete avuto qualche particolare fonte di ispirazione?
I testi parlano dello stesso protagonista di Soc, solamente che sono passati 40 anni. A parte i 40 anni pero’ non e’ praticamente cambiato nulla, e ritroviamo quest’uomo ancora rinchiuso nello stesso manicomio, sempre in preda alle sue ossessioni ed alle sue visioni.
Visioni che in questo lavoro troveranno il loro apice, e che verranno da lui trascritte in questo suo diario personale, che poi e’ quello che viene riportato sul libretto ( che non a caso e’ stato realizzato proprio come se si trattasse di un diario personale).

La cover di “The 25th Hour” è davvero molto bella, evocativa ed originale. Di chi è l'idea di base, e chi l'ha illustrata?
L’idea e’ stata mia e ti ringrazio molto per l’ennesimo complimento. Volevamo una copertina “forte” che pero’ al tempo stesso potesse essere gia’ di per se un quadro preciso di quello di cui si narra in questo album, cercando anche di richiamare in minima parte a Stream…
Alla fine ne e’ venuta fuori una cover che io ritengo eccezionale. Davide Nadalin della Nerve Design e’ stato molto bravo a percepire le immagini che tentavo di comunicargli e direi che mi ha quasi letto nel pensiero! Il risultato e’ una cover che come ambientazione ricorda molto quella di Stream , pur risultando completamente differente, e una serie di personaggi e particolari che poi saranno tutti presenti nei vari testi del disco.

Ancora una volta vi siete rivolti a Timo Tolkki per la produzione del disco. Dal punto di vista professionale, cosa vi riesce a dare Timo che non sareste in grado di trovare qui in Italia?
Tutto, e scusa la risposta diretta.
Timo e’ un professionista, oltre che un amico, ma il suo modo di lavorare e’ molto metodico e diretto. Sa sempre cosa vuole e come ottenerlo e soprattutto presta molta attenzione ad ogni particolare, compresi i testi, che devono sempre essere in linea con le atmosfere della loro parte musicale.
La mia non e’ una critica agli Italiani, che anzi stanno facendo passi in avanti enormi,ma e’ un dato di fatto che oggi come oggi i migliori sono ancora di la’ dalle Alpi, e per noi e’ un onore vedere uno del calibro di Timo che e’ entusiasta di lavorare con noi fino al punto di considerarsi ormai un 7° membro della band.

Negli ultimi anni i Vision Divine sono passati attraverso numerosi cambi di line-up. Pensate di aver trovato finalmente stabilità con la formazione attuale?
Sara’ che sono invecchiato, ma la saggezza e l’esperienza mi insegnano a non fare mai proclami di amore eterno. Certo ormai e’ piu’ di un anno che abbiamo trovato un ottimo equilibrio tra i vari membri e c’e’ un entusiasmo ed una capacita’ di divertirsi che e’ veramente ai massimi livelli storici. Spero davvero che continueremo a divertirci cosi’ per molti anni, e sarebbe sciocco in questo caso andare a cercare altrove, quindi non vedo perche’ ci dovremmo preoccupare di qualcosa! Pensa che dobbiamo ancora iniziare il tour e stiamo gia’ pianificando il prossimo album in studio!

L'arrivo di questi tre nuovi musicisti ha cambiato in qualche modo il vostro stile ed il vostro sound?
Beh, questo e’ ovvio. Un nuovo musicista porta sempre con se’ un proprio stile ed un proprio gusto musicale, e questo non puo’ non influenzare il prodotto finito.
Oltretutto noi non chiediamo mai ai nuovi di imitare chi non c’e’ piu’, quindi non solo li lasciamo liberi di esprimersi liberamente, ma anzi li incitiamo in questo senso.

Presto sarete impegnati in un tour davvero inedito, che vi porterà a suonare in molti paesi asiatici. Questo tour è più un “veicolo promozionale” per guadagnare visibilità in paesi distanti dall'Europa o la vostra notorietà in quelle nazioni è già buona? E cosa vi aspettate da questa esperienza?
La nostra notorieta’ e’ davvero cresciuta molto all’estero, ed oggi siamo una band che gode di una stima di cui andiamo veramente fieri. Ovviamente i concerti per noi hanno sempre rappresentato un forte veicolo promozionale, come lo chiami tu, perche’ e’ un dato di fatto che e’ anche e soprattutto attraverso i Live che abbiamo guadagnato sempre piu’ consensi. Ogni volta che abbiamo modo di esibirci in un Paese, in seguito le nostre azioni li’ crescono esponenzialmente, e un tour di questo tipo e’ ovviamente da interpretare anche come un grosso investimento per la nostra immagine e per aumentare il nostro seguito e l’attenzione intorno alla nostra band.

Avete in programma la registrazione di qualche concerto per un'uscita su DVD?
No, questo mi sento di escluderlo. Abbiamo realizzato Stage of Consciousness solo un paio di anni fa, e non credo avrebbe molto senso ripetere l’esperienza cosi’ a breve distanza senza avere i mezzi per realizzare qualcosa di totalmente superiore. Anche se come ti dicevo stiamo crescendo enormemente, e’ anche vero che non siamo i Metallica e dobbiamo tenere i piedi ben piantati per terra evitando passi falsi che non porterebbero alcun giovamento. In questo momento credo che i nostri fans ( e non solo) vivrebbero un ennesimo DVD Live come una mera operazione commerciale,e non e’ quello che vogliamo. Se SOC aveva proprio lo scopo di farci “vedere” anche da tutte quelle persone che non avevano mai avuto modo di partecipare ad un nostro concerto, l’obbiettivo penso che sia stato completamente raggiunto, e direi che un nuovo DVD non aggiungerebbe niente in tal senso,ed anzi oggi mi sento di dire che chi e’ curioso di vederci Live, venga a vederci di persona. Ciao!

Intervista a cura di Marco 'Lendar' Pessione

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