Neverdream - Intervista a Gabriele Palmieri

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Gruppo:NeverDream

E' con gioia che pubblichiamo l'intervista a Gabriele Palmieri dei Neverdream, band tra le più interessanti nel panorama prog-metal nostrano. Buona lettura!

Ciao Ragazzi, e benvenuti su Eutk.net, la Casa della Gloria! Parliamo subito del vostro ultimo lavoro: potete raccontarci il concept che si sviluppa nelle tracce del vostro "Souls"?
“Souls 26 april 1986” è un disco che tratta il tema di Chernobyl,la tragedia nucleare che accadde in Bielorussia 22 anni fa. Il concept si divide in due parti,analizzando diversi punti di vista dell’accaduto.
La prima parte è una fase descrittiva, che concentra l’attenzione sui diversi personaggi coinvolti nella vicenda:(soccorsi,abitanti di paesi limitrofi,forze dell’ordine.ecc..ecc.)
Oltre a questi personaggi fisici,e le loro emozioni raccontate,la prima parte dell’album esprime anche le sofferenze di “madre natura” violata permanentemente nella sua purezza. La seconda parte dell'album si sviluppa invece trattando la storia di un uomo,un soldato della madre Russia, Un uomo che perde poco a poco moglie e figlio a causa dell'esplosione del reattore numero 4. Moglie e figlio stroncati dalla stessa malattia,stroncati dalla stessa madre Russia alla quale il soldato aveva donato tutta la sua vita,uccisi da quella madre che aveva tentato(invano) di nascondere l'accaduto,minimizzando il fatto,mentre migliaia di persone morivano.
Com'è nata l'idea di inserire un sassofono, strumento atipico per il genere, ma di sorprendente impatto?
La sperimentazione del sax risale al 2006,in fase di songwriting di “Chemical Faith”. Eravamo alla ricerca di un suono diverso,un suono che lasciasse il segno soprattutto nelle parti di pathos. Provammo con Fabrizio Dottori il sax in alcuni brani,poi partì in tour con noi..e visti i risultati da quel momento decidemmo che il sax sarebbe stato parte integrante del nostro suono. Credo fermamente che nulla sia fuori luogo,o non adatto nella musica,ma credo anche che la sperimentazione abbia necessariamente bisogno di una logica,e soprattutto di una buonissima tecnica esecutiva.
Potete citarci tre bands che amate particolarmente? Il vostro sound è così personale che mi interessa molto scoprire dove affondate le vostre radici.
Ovviamente posso parlare per me stesso,ma credo che le mie scelte non siano troppo diverse da quelle dei ragazzi: ti dico… Nevermore, Pain of Salvation, Dream Theater.
Roma e dintorni: la scena metal nella capitale gode di ottima salute, o soffre il generale clima di "recessione"?
Credo che goda di ottima salute dal punto di vista prettamente artistico ma è purtroppo molto penalizzata dalla posizione geografica. Non esistono molte situazioni live tranne qualche eccezione,i pochi locali che ci sono prediligono esclusivamente cover e tribute band, penalizzando le realtà emergenti che propongono musica originale. Lasciando spazio ad improvvisati fenomeni da baraccone che poco hanno a che fare con la musica, e soprattutto con l’arte.
Avete programmato un'attività live? Dove e quando possiamo venire a vedervi?
Siamo tornati da poco dalla Germania,abbiamo già fatto parecchie date nel mese di Ottobre in Italia e non.Prossimi appuntamenti il 27 Febbraio al Jailbreack a Roma,27 e 28 marzo nord Italia, sul nostro myspace molto presto i dettagli sui locali.
Come nascono le vostre composizioni? Vi soffermate innanzitutto sulla musica, o l'idea prende vita dai testi? C'è un componente che scrive la maggior parte del materiale?
Innanzitutto decidiamo il tema da trattare,di conseguenza cominciamo a scrivere dei saggi per ogni brano che poi a seconda della musica scritta vengono arrangiati. Non c’è un ordine temporale,musica e testi crescono contemporaneamente, ed in ogni istante nelle nostre menti è ben chiaro cosa l’album debba lasciare.
Secondo me nella musica metal è troppo trascurato il discorso liriche,sento il tutto un po’ troppo improvvisato, sento il tutto un po’ forzato per esigenze di arrangiamento,io non riuscirei mai a comporre della musica non sapendo di cosa la canzone debba trattare e di quali emozioni debba essere piena.
Avete già in programma qualcosa di nuovo? Bolle già in pentola un nuovo lavoro per i Neverdream?
Si, diciamo che il nuovo album è scritto per metà, tratterà il tema dell’Africa e si intitolerà S.A.I.D.
A presto per ulteriori info…
Ok, le ultime parole a voi. Salutateci Greggio e Iacchetti!!!
Supportate la scena italiana… supportate chi come noi e tante altre band deve combattere per emergere al contrario di “super” band estere che hanno strade spianate dal principio… up the horns!

www.myspace.com/neverdreamband
Intervista a cura di Pippo ′Sbranf′ Marino

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