Allhelluja (Stefano Longhi, drums)

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Gruppo:Allhelluja

In un paese come l'Italia, dove vige la curiosa usanza di decantare solo le lodi di bands estere, anche quelle più merdose, ecco che una splendida realtà come quelle degli Allhelluja ha rischiato di passare inosservata.
Per fortuna tutto questo non è accaduto.
Sia perchè la band meneghina ha rilasciato due ottimi lavori, di fatto uno più bello dell'altro, sia perchè la risposta dei fans è stata, inaspettatamente, ricca e positiva.
Ho avuto il piacere di intervistare la band per voi, ecco cosa è saltato fuori.

- Presentate la band a chi ancora non vi conosce ( vergogna!!! ):
Allhelluja, fottuto dirty rockin metal senza compromessi, marcio e corrossivo, con tematiche molto disturbanti... Una band che cerca di unire sonorità varie per un risultato che vada dritto in faccia all'ascoltatore, senza pietà.Un mix di Entombed, Kyuss, Corrosion Of Conformity, Down, Unsane, Black Sabbath, Motorhead e qualcosa di noise-hardcore! Jacob Bredahl (voce), Massimo Gajer (chitarra), Roberto Gelli (basso), Stefano Longhi (batteria).

- Quali sono a vostro modo di vedere, le differenze sostanziali tra "Inferno Museum" e "Pain Is The Game" ? Quest'ultimo mi è parso più arioso, più rock and roll, più immediato.
Il nuovo album 'Pain Is The Game' è nato sotto una tensione particolare che ha spinto gli Allhelluja verso un impatto feroce e, come si dice nel gergo, 'in your face'. Nessuna decisione presa a tavolino, i pezzi sono nati così, di impatto senza fronzoli pur mantenendo le componenti che avevano caratterizzato i brani dell'esordio 'Inferno Museum'. Le nuove songs sono molto più violente ad hanno una marcia in più. Non so se sono più o meno rock n roll... Io credo che siano più devastanti ed aggressive, con delle melodie più accattivanti e allo stesso tempo più potenti. Merito di Jacob che le ha interpretate in modo superbo!

- Liricalmente il vostro debutto era basato sul lavoro concettuale di Derek Raymond. Ma questo nuovo lavoro come si pone? Pur sapendo che non si tratta di un altro concept, c'è comunque un filo logico che accomuna tutte le songs?
Questa volta non c'è il ‘concept' classico ma solo un filo conduttore che lega i brani presenti nell'album. Tutto parte dal titolo 'Pain Is The Game'. Il gioco da giocare è il più duro che l'essere umano possa affrontare: la vita. questa è la filosofia che aleggia su 'Pain Is The Game' un modo come un altro per chiedersi se non siamo delle marionette in mano al serial killer più spietato. Il nostro creatore.


- Vi và di raccontare com'è il vostro modus operandi riguardo alla stesura dei brani? So che la maggior parte del lavoro è di Longhi e Gajer...
Io e Massimo scriviamo i pezzi, provandoli in saletta, Roberto in questo 'giro' ci ha aiutato con un contributo molto importante. Poi le nostre registrazioni 'marce' e basilari vanno a Jacob per un test... Iniziamo quindi a lavorare sul disco, registrando gli strumenti in Italia, arrangiamenti compresi. Io mando una cassetta marcia con delle linee vocali che ho in testa a Jacob, e lui fa il resto. Canta, mixa, produce e masterizza, questa volta insieme al mitico Tue Madsen.

- Ha senso avere come vocalist Jacob?
Per sua stessa ammissione, non è che sia un fenomeno di cantante e sostanzialmente, dato le sue priorità ( Hatesphere e Barcode ), vi blocca ogni attività live.

Non è un fenomeno? Per me è il miglior cantante che una band come gli Allhelluja possano desiderare! Il fatto di bloccare l'attività live non è un problema poi così grande. Lo sapevamo fin dagli inizi. Jacob ha la priorotà Hatesphere e anche gli altri membri degli Allhelluja non sono ventenni in cerca di gloria. Suonare dal vivo sarebbe molto importante, soprattutto per esprimere l'energia della band di fronte ad un pubblico numeroso che ci chiede di esibirci live! Forse rimarremo una band 'culto' o forse avremo l'occasione di esibirci! Ancora non lo sappiamo. Quello che conta per il momento è regalare alle persone che ci seguono qualcosa di speciale. Lo stiamo facendo con la nostra musica ed il nostro impegno, il nostro sudore e la volontà di essere lontani da schemi e mode ormai collaudate e sterili. Vogliamo essere considerati qualcosa di 'anormale' nel panorama metal-rock Italiano, qualcosa di deviato e coraggioso.

- Siete praticamente sulla bocca di tutti, in Europa come in America.
Immaginavate, oppure speravate, in un tale successo?

Immaginare non costa nulla! Hahaha!!! Sperare neanche!!!! Stiamo raccogliendo i risultati di uno sforzo enorme e siamo ancora all'inizio! Avere avuto recensioni davvero entusiasmanti un po' ovunque in Europa, Giappone e anche negli States ci fa piacere, ci rende fieri! Ma come ti dicevo nessuno di noi vuole fare la rock-star di professione. Non è nella nostra indole! E' proprio il fatto di conoscere certi risvolti effimeri della vita di tutti i giorni che ci tiene, o almeno parlo per me, con i piedi per terra. Non mi esalto più per nulla e mi faccio trasportare da episodi giornalieri che arricchiscono la mia esperienza. E cerco di farne tesoro più per gli altri che per me stesso. Il successo è un concetto che mi lascia molto perplesso. C'è gente che perde la testa per il successo e la popolarità, cambia, diventa la propria caricatura... Ne ho conosciute di persone in 15 anni di lavoro in questo campo. Non voglio fare una fine del genere! Vado avanti per la mia strada e cerco di far felici e regalare con gli Allhelluja qualcosa di forte a chi ne ha bisogno. Stop.

- Decisamente gli Allhelluja sono una delle pochissime bands realmente credibili in quanto a dichiarazioni ed atteggiamenti.
Quanto è importante per voi avere un'identità ed un'attitudine così forte e marcata?

Tantissimo. E' fondamentale. 'Pain Is The Game' è stato ultimato dopo la morte di mio figlio, a distanza di 40 giorni dalla sua nascita. Credo che molti ora abbiano capito cosa ho cercato di dire fino ad adesso...

- L'artwork del disco è molto onirico. Si presta a mille chiavi di lettura. Come è nato il tutto?
La cover è opera di Chad Michael Ward, artista americano noto per aver collaborato per Marilyn Manson, Fear Factory, Slash, Billy Idol, The Rasmus etc... E' un sorta di lavanda dei piedi... Al posto dell'acque c'è il sangue... E' un modo come un altro per ribaltare le convenzioni e far riflettere. Il nostro nome ALLHELLUJA non è altro che la profanazione di un 'simbolo-evocativo' religioso greco, latino, cristiano e persino 'american-gospel'. Usare quell' 'Hell' in mezzo è stato così divertente... Disturbare la pace... Oppure far sapere che dietro alla luce c'è sempre un'ombra...

- Quali sono le bands che più vi hanno ispirato? E quali sono quelle più affini alla vostra attitudine?
Le stesse già citate: Black Sabbath, Down, Entombed, Motorhead, Corrosion Of Conformity, Unsane e The Cult (questa non ve l'aspettavate!!!!! hahaha).

- Negli ultimi anni hanno preso sempre più piede, le sonorità stoner, early 70 e rockeggianti. Gli stessi Mastodon hanno abbandonato la loro vena post hardcore, abbracciando chiari rimandi Sabbathiani. Credete che sia il solito giro delle mode, che ciclicamente colpisce il metal, oppure la gente sente realmente il bisogno di musica onesta, sincera, polverosa, viscerale, sudata?
Credo che ultimamente sia girata troppa musica di plastica... non aggiungo altro.

- Con quali bands sognate di dividere le assi di un palco?
BLACK SABBATH su tutti. Io personalmente mi farei un tour con i Velvet Revolver ma anche con i Soundgarden riformati! Se ci fossero ancora anche con i Pantera...

- La componente stoner è ben presente nella vostra proposta musicale.
Siete come le bands madri del genere? Vi approcciate artisticamente alle droghe? Che benefici, in termini di qualità del songwriting, si possono trarre da queste sostanze?

Nessuna droga. Sigarette, troppe e vino/birra. Detesto le droghe.

- E' presto per discuterne però, visto il botto che avete fatto con questo disco, avete timore e sentite il peso delle aspettative per il terzo disco targato Allhelluja?
Mi sto cagando addosso... hahaha Ma scherzi? faremo del nostro meglio ma è davvero ancora presto per parlarne! Assicuro tutti coloro che credono negli Allhelluja che ci metteremo il massimo e faremo del nostro meglio per regalare un nuovo album, meglio dei precedenti!

- Scarlet Records: piccola ma combattiva realtà nella giungla delle etichette indipendenti. Siete soddisfatti o c'è qualcosa che si potrebbe migliorare?
Siamo liberi. Ti sembra una cosa da poco???!!!??? Nessuna pressione, nessuno stress. Fossimo su una major ci sarebbe una maggiore esposizione e forse saremmo davvero all'Ozzfest... Ma te l'ho già detto! Non me ne frega un cazzo!!!! Vogliamo fare la nostra musica in pace e poterla offrire a chi ci segue senza profitto o interesse da rockstar 'looser' o 'wannabe'.

- Come vedete dall'interno, la scena metal italiana?
Questa è una domanda classica, lo so bene.
Io asserisco da tempo che c'è una fitta schiera di bands validissime...

Sono d'accordo. Ma molte pensano che dopo ave registrato il disco il loro compito sia finito.
E lì che cascano... Si devono sbattere per fare in modo che il mondo si accorga di loro e non viceversa.

- Ultimamente abbiamo assistito ad un revival thrash metal anni 80.
Incredibile è l'esempio dei Trivium, i quali hanno pubblicato un disco che quasi un plagio al mitico sound della Bay Area. Cosa ne pensate?

Devo proprio dirlo? Ok, ho ascoltato i primi 3 pezzi e ho tolto il disco dallo stereo. Io ho 34 anni e mi sembra tutto assurdo. Ma rispetto il gruppo e chi li apprezza. Spero si tratti della nuova generazione che ha perso dischi come 'Ride The Lightning'/Metalica, 'Peace Sells But Who's Buyng'/Megadeth, 'Spreading The Desease'/Anthrax, The Legacy'/Testament per non nominare Exodus, Death Angel, Vio-Lence, Forbidden, Nasty Savage, Hellow's Eve ed ovviamente gli Slayer di 'Show No Mercy'. Anche io quando ero un adolescente non conoscevo a memoria i Black Sabbath, i Motorhead e i Led Zeppelin... Poi ho imparato la lezione... Spero succeda lo stesso con chi ora esalta i Trivium a band del secolo!

- Tool e The Mars Volta. Senza peli sulla lingua, cosa pensate di queste due strepitose bands?
Io ho visto i Tool 15 anni fa circa a Milano insieme a Rage Against The Machine e Fishbone... All'epoca il locale si chiamava Propaganda... Ti basta per dirti che sono una delle mie band preferite? Per i Mars Volta è diverso, non li conosco moltissimo ma ho apprezzato gli At The Drive In da cui i Mars Volta derivano. Apprezzo la spudorata energia e l'idea di ribellione che mi auguro sia genuina come un tempo...

- Non avete una palla di cristallo, però giochiamo:
Il metal tra dieci anni, bestia viva ed indomita, oppure una pecorella rincoglionita?

Un po' l'uno un po' l'altro... è sempre stato così. Il suo destino non cambierà. Siamo noi uomini ad essere così!!!! E' la nostra condanna e contraddizione più grossa!

- Aldilà delle vostre idee politiche e di quello che avete votato alle ultime elezioni, cosa pensate della situazione poltica e sociale attuale dello Stivale?
Sono apolitico convinto e non voto da ormai non so più quanti anni, Spero di potermi trasferire presto altrove.

- (IR) Reality Show...nuovo parto deforme di quell'immensa merda che è la televisione italiana. Volete aggiungere altro?
Soprattutto sul cancro in metastasi targato De Filippi / Costanzo...

Ripeto voglio trasferirmi altrove!!!!!!! E avere una televisione che trasmetta solo film anche perchè i telegiornali trasmettono solo quello che vogliono e sono pieni di censure. Sul tema De Filippi/Costanzo stendiamo un velo pietoso, anzi pietosissimo... Non riesco a trovare neanche le parole per il disgusto. Evidentemente ci vogliono addormentare, vogliono spegnere i nostri cervelli... E il problema è che ci stanno riuscendo. Al momento il personaggio più irritante è Simona Ventura. Non riesco neanche a sentirla parlare... Mi da fastidio la voce, il tono... Vado in crisi nervosa. Standing ovation per Luciana Littizzetto, Corrado Guzzanti, Antonio Albanese. I primi tre che mi vengono in mente ora... fortunatamente qualcosa di realmente 'ispirato' e fuori dagli schemi esiste ancora! Vogliamo parlare di veline e calendari???? Ma se proprio vi servono andate tutti a mignotte e fate prima!!!!

- Io sono un gobbetto, quindi non posso dire nulla.
Come giudicate il caos Moggiopoli e le relative sentenze (ridicole ed assurde, a mio modo di vedere...)?

Io da Juventino ho vissuto 29 scudetti e me li sento addosso da ultra-tifoso. Ma ripeto, continuo a dire che forse trasferirsi in un altro paese mi farebbe solo bene. E' l'Italia che è assurda, la sua politica, la sua economia e anche la sua storia sta perdendo credibilità e fascino. Siamo insieme alla Grecia e alla Francia il popolo che ha dato un senso all'arte, eppure ci troviamo spogliati anche di questo pregio...

- Ok, questo è tutto.
Ringrazio gli Allhelluja per la disponibilità e la pazienza nei miei confronti.
Chiudete come volete.

Grazie a te! Bellissima intervista! E' stato un vero piacere!!!! Speriamo di risentirci ancora e per il momento andiamo avanti così! Con gli Allhelluja sempre pronti a sfoderare energia e attitudine!!!!! Unitevi e date sfogo ai vostri sensi repressi, alla vostra immaginazione buia e nascosta e al vostro ego represso!!!! Lasciate che lo spirito si elevi e si liberi dal vostro corpo!

Intervista a cura di Andrea 'ELASTIKO' Pizzini

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