Aura: il prog italiano si fa strada

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Dopo l'uscita del loro nuovo album "Deliverance", ho avuto il piacere di raggiungere via mail il bassista degli Aura, Angelo Cerquaglia, con il quale abbiamo parlato del nuovo cd, della situazione musicale in Campania e di molto altro. Eccovi le sue parole.

Ciao Angelo, e benvenuto sulle pagine virtuali di Metal.it! Cominciamo subito la nostra intervista parlando della band: come sono nati gli Aura? Qual è la vostra storia?
La band è nata nel lontano 1996 dall'idea di tre amici, io, Giovanni (batterista cantante) e Giuseppe (chitarrista). Abbiamo 4 demo all'attivo e due album ufficiali, il primo “A different view from the same side” per MyKingdomMusic e il secondo “Deliverance” appena uscito per la Spider Rock Promotion. Oltre a noi tre nella band c’è Francesco ( tastierista) entrato in un secondo momento ma che ha dato sicuramente una svolta al nostro sound.
Abbiamo suonato un po' in giro per I'talia in eventi piu' o meno grandi o festival, tra i quali possiamo ricordare l'Agglutination Metal Festival, l'Itim tour, The battle of Metal Bands (terzo posto nella finale al Transilvania di Milano).
Il nuovo album, “Deliverance”, ha alle spalle una storia ben precisa; puoi raccontarci il concept che sta dietro il vostro ultimo nato?
"Deliverance" e' un concept nel quale il protagonista narra di un sogno nel quale rivive le sofferenze del popolo Israelita in viaggio attraverso la Palestina, un viaggio non soltanto nello spazio e nel tempo , ma anche e soprattutto un viaggio interiore verso la propria redenzione finale.
I testi di Deliverance inoltre non fanno altro che enfatizzare ciò che oggi succede nel mondo e in particolare in quelle terre. A distanza di 2000 anni non e' cambiato nulla, dolore, guerra sono all'ordine del giorno, ecco perché' tutti dovrebbero liberarsi dai propri peccati e cercare di fare meglio.
Il tema religioso di fondo sottende ad una vostra forte inclinazione verso il cristianesimo, o è solo un argomento che ben funzionava per la stesura dell’album?
Allora, come italiani partiamo da una cultura di base che è quella Cristiana /Cattolica, quindi sappiamo perfettamente di cosa parliamo in Deliverance e lo sanno tutti visto che narriamo in parte avvenimenti biblici. Alla fine però è un messaggio quello che deve rimanere dai testi e non una propaganda Cristiana. Se siamo Cristiani o meno poco interessa al mondo secondo me. Quello che conta è coinvolgere la gente e farla pensare, quella stessa gente che su un divano di fronte a un televisore quando vede il medio oriente o qualsiasi zona in conflitto cambia canale come se la cosa non lo riguardasse. Io credo che se succedono tante cose brutte nel mondo, siamo tutti in parte responsabili, ecco quindi perché' “Deliverance”.
Ho notato un suono più maturo, decisamente diverso dal vostro precedente lavoro, seppur sia sempre riconoscibilissimo il trademark della band. È cambiato il modo di comporre, o quali sono le cause di questa evoluzione sonora?
Rispetto al cd precedente c’è stato un notevole cambiamento, abbiamo cercato di essere molto più concreti e diretti, senza tante divagazioni interminabili e inutili che lasciano il tempo che trovano. Abbiamo cercato di dare una linea ben precisa al nostro songwriting cercando di dare il giusto peso e spazio ai testi e alla melodia. Oggi molti puntano solo ed esclusivamente sulla tecnica e credo che si sia perso molto a livello di sentimenti tradotti in musica. Il risultato è evidente e il riscontro è stato molto positivo visto che il 99% delle recensioni uscite fin ora sono ottime tranne qualcuna che comunque è ampiamente sufficiente (come la tua ahahah).
La Campania è una terra fertile, dal punto di vista metallaro? Concerti, gruppi, sale prove… Dove nasce il metal ‘made in Campania’?
La Campania è fertile in altre cose tipo ulivi, arance, limoni e piante da frutta non certo per i metallari (ahahahahha). Poca roba, davvero poca roba, mi secca anche di parlarne perché' mi faccio il sangue amaro.
Da buon bassista, sono curioso di sapere dove prendi la tua ispirazione, quali gruppi e musicisti hai seguito nella tua formazione musicale.
Io ho un background molto vario che ha avuto un'evoluzione negli anni. Ho iniziato a suonare nel ‘95 appassionandomi a bassisti come Steve Harris, Geddy Lee, DD Verni, Chris Squire e tantissimi altri appartenenti alla scena rock anni70 e prendendo spunto e suonavo sui cd di band come Queen, Led Zeppelin, Rush, Yes, Frank Zappa etc. etc. Poi ovviamente alcuni nomi come Jaco, Miller, Levin, sono stati importantissimi per me come per ogni bassista.
Comunque credo che i Queen e i Pink Floyd siano stati la mia più grande fonte di ispirazione perché' sono le due mie band preferite.
Avete in programma delle date? Come funziona la promozione del cd, a questo punto? Sarebbe bello potervi venire a vedere/sentire…
Pippo è molto difficile fare un'ottima promozione live in Italia senza svenarsi economicamente; forse sarebbe più facile andare all'estero dove hanno completamente un'altra cultura rispetto alle band nuove e dove ascoltano il nuovo come se fosse già un artista affermato. In ogni caso dal 15 aprile che è uscito il cd lo abbiamo presentato due volte live esattamente il 23 aprile a Roma al Pictures and prog festival dove è avvenuta proprio la presentazione ufficiale del cd con radio e interviste e il 7 Maggio per presentare il cd nel nostro paese. Il 3 Giungo parteciperemo al contest per il prossimo Agglutination Festival e poi abbiamo altri appuntamenti da definire un po' in giro per l'Italia sperando che ci siano le condizioni giuste. Crediamo che sia più interessante fare poche cose ma buone che tante e mediocri. Attualmente stiamo facendo anche della promozione radiofonica e nelle prossime settimane dovremmo avere la conferma per fare un live radiofonico di circa 40 minuti per una grande radio romana. Staremo a vedere e in ogni caso aggiorneremo sempre sul nostro sito “www.auraprog.it” e tramite agenzia i nostri movimenti “www.spiderrockpromotion.it”.
Impossibile non chiederti cosa ne pensi della ‘telenovela’ Dream Theater, argomento che ogni amante del prog conosce bene, sia che la si ami sia che la si odi!
Si, proprio telenovela, perché' oggi questo interessa alla gente. Per quanto riguarda il nuovo batterista credo che sia la persona giusta tra quelle esaminate, è il più vicino come stile ed è sicuramente tecnicamente formidabile . Comunque sinceramente non me ne frega proprio niente perché' chiunque avessero messo alla batteria la sostanza non sarebbe cambiata, ormai sono un fenomeno e possono fare quello che vogliono, anche le telenovele.
Indubbiamente, la nuova era digitale pone molti vantaggi per le bands giovani, che hanno la possibilità di farsi conoscere molto più facilmente di una volta. Anche la produzione e registrazione di un album è un’impresa molto semplificata, sebbene l’esperienza e la bravura non si comprino certo al mercato. Cosa ne pensi?
Ti dirò, noi ci siamo solo adeguati ai tempi: prima c'erano le fanzine su fotocopie, oggi ci sono le webzine, forse ora il tutto è più veloce e rapido però secondo me non è cambiato molto. Il problema per una band non è tanto quello di essere nominati su una rivista o su un sito ma il problema più grande è trovare spazi dove suonare che non siano già stati occupati e comprati da grandi promoter. Per quanto riguarda le registrazioni beh non avevamo difficolta a registrare in analogico figuriamoci in digitale, anche se preferiamo non eccedere con il digitale perché' si rischia di fare qualcosa che poi si distanzia dalla realtà. Voglio anche aggiungere che il digitale ha standardizzato un po' tutto sia a livello sonoro che di produzione e questo secondo me è un male.
L'esperienza e la bravura vengono col tempo ed è giusto che sia così, il problema nasce quando a qualcuno viene impedito di fare esperienza, cosa che purtroppo in Italia accade perché' non c’è la possibilità di fare questo percorso o come dire, è molto molto difficile da intraprendere. Ti faccio un esempio forse si capisce meglio, prendi il calcio, c’è la serie A e ci sono i vivai...Beh in Italia non ci sono i vivai e non c’è neanche una seria A a livello musicale, c’è una mediocre serie B. Questo è soltanto il mio punto di vista ma credo di non sbagliare ad affermare ciò.
Ok Angelo, grazie per il tempo concessomi. A te le ultime parole, per salutare i lettori di Metal.it!
Innanzitutto grazie a te per lo spazio e il tempo concessoci. Ringrazio tutti i nostri fan per il supporto che ci hanno sempre dato e speriamo che 'Deliverance' sia di loro gradimento. Per avere altre informazioni su di noi e sul nostro ultimo lavoro “Deliverance” c' è il nostro sito ufficiale “www.auraprog.it”.
Ci vediamo presto in giro!
Intervista a cura di Pippo ′Sbranf′ Marino

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