Se in passato la scena italiana di heavy music soffriva di una sorta di complesso d’inferiorità verso il mondo anglosassone (...e non solo...), oggi non è più così. Adesso siamo ormai abituati a vedere band nazionali capaci di ritagliarsi spazi non indifferenti, all’interno dei vari filoni che compongono l’enorme galassia musicale. Ciò accade anche in un genere difficile come il doom, talvolta ingiustamente considerato marginale ed invece caratterizzato da una moltitudine di buoni esecutori tra i quali è difficile riuscire a mettersi in luce.
Di recente lo hanno fatto i connazionali Doomraiser, autori di un ottimo album come “Mountains of madness”. Noi di Metal.it ne abbiamo parlato con B.J. e Cynar, rispettivamente bassista e cantante della formazione nostrana...
Complimenti per l’ultimo album. Esistono differenze rispetto ai due precedenti, che purtroppo non ho avuto possibilità di ascoltare?
BJ: Ti ringrazio per i complimenti. Male non abbia sentito i nostri due dischi passati e spero recuperi presto eh eh! A parte le battute, si sente sicuramente la nostra evoluzione. Rimaniamo sicuramente classici come genere, ma con l’amalgama che si è creata, riusciamo a inserire molti elementi diversi e non usuali senza snaturare il sound, ma anzi personalizzandolo parecchio. Credo che oramai sia riconoscibile il nostro stile. Analizzando i dischi direi che il primo era più canonico, ma con dei grandi pezzi. Insomma abbiamo cercato di dare il meglio nel suonare quello che è il genere che ci piace. Il secondo ha aperto la strada ad alcuni elementi nuovi, questo anche grazie all’alchimia creatasi sempre più tra noi. I molti concerti in tutta Europa e la sempre passione viva, unita alla naturalezza nel fare le cose ha portato al terzo disco in cui anche altri elementi si sono aggiunti, quelli precedenti si sono raffinati ed il tutto suona ancora più fluido e amalgamato.
Cynar: Grazie per il complimento innanzitutto. Tutti e tre gli album presentano delle differenze a livello stilistico, certo questo terzo album presenta maggiori peculiarità a mio avviso sia per la nuova presenza di Willer alla chitarra e sia per l’inserimento del sintetizzatore.
Rispetto a molte doom-bands che creano un riff e lo ripetono all’infinito, voi vi distinguete con brani lunghi, ma molto vari nelle soluzioni. Una caratteristica importante, sei d’accordo?
Cynar: Si, anche se in effetti in sede di composizione non è un elemento a cui pensiamo volontariamente, è una dimensione spontanea della nostra espressione. La durata del brano serve per creare il viaggio, ma fondamentalmente non ci imponiamo nulla, di conseguenza non badiamo al minutaggio e alla durata dei vari brani, quando il mood ha veramente detto tutto il brano è completo.
BJ: E’ forse un modo italiano di concepire la musica? Non so dirti con precisione, si sicuramente variamo anche il modo di eseguire lo stesso riff. Preferiamo si usare un riff per molto tempo, ma suonandolo in tutti modi possibili. A volte ritengo sia una limitazione e un modo troppo superficiale quello di dire di suonare doom semplicemente facendo un riff lento. Ripeto però che noi amiamo essere il più naturali possibili e così ci viene da concepire un brano. Non ci imponiamo nulla e tanto meno ci diamo limitazioni.
Domanda ovvia. Oltre ai soliti Black Sabbath, c’è qualche formazione del passato o meno, che vi ha ispirato in modo particolare?
BJ: Black Sabbath sicuro, ma è forse il nome più scontato che può essere fatto. Diciamo che fra tutti noi gli ascolti sono molto estesi e confluiscono magari nei gruppi da un suono oscuro e profondo, sia passati che attuali. Nella nostra musica c’è, per esempio, anche molto del dark sound italiano, che sia quello più progressivo o più tendente al metal. Vorrei sottolineare anche che il doom non è solamente un genere musicale, ma anche un modo di vivere che a seconda della personalità individuale varia e questa è una grande influenza ed ispirazione.
Cynar: In maniera netta penso che non c’è una band a cui noi ci siamo ispirati in maniera palese bensì esiste un modo di espressione e un modo di vivere la musica che guarda il lato oscuro; ecco è proprio da quel lato oscuro della musica che noi abbiamo attinto per creare il nostro stile personale.
In un pezzo come “Phoenix” emerge una leggera venatura “psichedelica”, diciamo alla Cathedral tanto per capirci. E’ un fatto casuale, o un altro aspetto del vostro stile?
Cynar: Come ho detto poc’anzi le cose vengono in maniera totalmente spontanea come del resto la composizione dei brani stessi, la psichedelia c’è e si sente, ma è solo un lato della nostra espressione, è un’altra facciata di quello che noi vogliamo rappresentare.
BJ: Ecco questo è un altro aspetto che è stato sempre presente nel nostro sound, così come nel doom. Rispondo quindi che è casuale in quanto è un aspetto del nostro stile che, a seconda dell’ispirazione in fase compositiva, può avere più o meno risalto all’interno del singolo brano.
I testi dei brani trattano in particolare temi occulti ed orrorifici. Soltanto perché molto adatti al genere che suonate, oppure siete veramente appassionati di questi argomenti?
BJ: Non facciamo nulla per moda o forma. Se parliamo di un qualcosa lo facciamo con cognizione e non solo perché si adattano bene magari al sound della band. Nei nostri testi si può trovare una grande profondità.
Cynar: Non siamo quelle classiche persone che mettono bocca giusto per farlo o perché va di moda, tutto quello di cui si parla e viene trattato nei testi è frutto di uno studio di alcune tematiche a noi care, penso che non si possa parlare di una materia se non si conosce veramente, è pure pericoloso!
Che opinione avete della scena doom odierna, sia estera che italiana? Ci sono formazioni, tra le tantissime del genere, che vi piacciono?
Cynar: Sicuramente la scena doom odierna è più viva che mai e ha uno spessore espressivo molto particolare rispetto a 20 o 30 anni fa, sono sorte con gli anni anche delle contaminazioni nel genere stesso di una singolarità direi unica e rara. Sono molto i gruppi che mi piacciono, ma sono troppi e non riuscirei onestamente ad elencarli tutti.
BJ: Personalmente trova la scena italiana in buona forma, ma che purtroppo continua ad arrancare per credibilità a livello internazionale. Spero continui a crescere e che ciò cambi andando ancora in meglio. In Italia ci sono band come The Hands of Orlac, L’Impero delle Ombre, Misty Morning che sono uscite ultimamente con ottimi lavori. I primi venuti in mente al momento, ma non ne vorrei fare troppi di nomi, per non far torto a nessuno in quanto potrei, nella fretta di rispondere ad una domanda di un'intervista, dimenticare qualcuno. A livello estero direi, tra le cose nuove uscite, l’ultimo e terzo disco dei The Wounded Kings.
Leggo che suonate molto dal vivo, ed avete diviso il palco con gruppi piuttosto conosciuti in ambito underground. C’è qualche episodio, serio o divertente, che vi è rimasto in mente?
BJ: Beh il concerto è sicuramente la dimensione musicale che più ci appartiene. Non potremmo fare a meno. Tra i vari episodi successi in tour ora mi viene in mente quando Drugo, uno dei nostri chitarristi, alla fine di un concerto in Germania, nel salutare la gente con la chitarra alzata in aria, è andato troppo avanti il palco non trovandoselo più sotto i suoi piedi ah ah. Con i gruppi con cui poi abbiamo condiviso il palco sicuramente tanta soddisfazione nel farlo e nel ricevere la loro stima diventando amici con tanti di loro.
Cynar: Troppi avvenimenti scottanti ci sarebbero da raccontare qua!!! ah ah ah ah ah
Logico che per promuovere il nuovo disco, cercherete di esibirvi il più possibile. Puoi già anticipare qualcosa sui prossimi impegni a livello di concerti, festival, ecc..?
BJ: Per un infortunio avuto dal nostro batterista abbiamo dovuto cancellare le date che avevamo fino a fine mese e rallentare un pochino. Riprenderemo con i live direttamente da inizio anno nuovo e ci sono molte belle date in programma. Tenetevi aggiornati quindi che arriveremo presto.
Grazie per le risposte e un grande augurio da parte mia, della redazione di metal.it e da tutti i suoi lettori……
BJ: Grazie a voi per il supporto.
IN DOOM WE TRUSTCynar: Grazie a voi ragazzi per lo spazio concesso!!!
DOOM ON)))