Intervista Dimitry (Demetrio Scopelliti)

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Gruppo:Dimitry

“Codex Magika” è il nuovo disco solista di Dimitry, alias Demetrio Scopelliti, attivissimo musicista italiano già all’attivo con gli Arcadia, del quale è fondatore nonché leader. Il nuovo disco è stata l’occasione per fare un po’ il punto della situazione in generale.

Inizierei introducendo il nuovo disco “Codex Magika”. Com’è nato? Cosa ha influenzato la sua creazione?
Il disco è stato scritto tra il 2010 e il 2011.
Cosa abbia influenzato la sua creazione sinceramente non lo so, quando scrivo solitamente la composizione mi risulta così spontanea che a volte non capisco neanche come avvenga.
Sai con gli Arcadia scrivo musica completamente diversa, musica che supporta un cantato in questo caso invece (nonostante 2 tracce siano cantate) ho tanta libertà di dare voce alla mia chitarra in tutte le sue sfaccettature, sono due dimensioni molto diverse.
In cosa differisce dal precedente “Evolution”?
Penso sia molto, molto diverso, “Evolution” sicuramente mi ha dato l’incipit per questo discorso musicale che ho portato avanti ed “evoluto” nel nuovo “Codex Magika” che è molto più complesso come disco, molto più tecnico ma ha lo stesso utilizzo delle melodie.
La produzione del disco è molto più curata dato che è stato registrato nel mio nuovo studio di registrazione in Norvegia.
“Evolution” fu registrato e mixato nella mia camera da letto quando stavo ancora in Italia. (lol)
La copertina e il titolo hanno chiari riferimenti esoterici. Ti va di approfondire questa influenza?
Si, diciamo che il tutto si riferisce al mistero che sta dietro alla composizione di dischi come “Codex Magika”.
Quando lavoravo sui demo non avevo ben chiara l’idea ne di cosa stavo scrivendo ne di che progetto avrebbero fatto parte i brani.
Inoltre a livello di testi (per i due brani cantati) scrivere ha rappresentato liberarsi da un oscuro e segreto inconscio che resta ancora poco conosciuto a me stesso (lol).
Musicalmente la prima traccia, “Fusioncore”, deve molto ai Meshuggah e, per quanto concerne gli assoli, a Fredrik Thordendal e Allan Holdsworth. E poi ci sono i fiati. Ti va di parlare di queste influenze?
Si certo, guarda..
Da quando ho iniziato a suonare con gli Arcadia ho sempre creato musica che attingeva la sua ispirazione dai gruppi metal degli anni 90/2000 mista al progressive di bands come Dream Theater e solisti come Vai, Satriani, Petrucci, Greg Howe, Holdsworth e molti altri.
La cosa paradossale è che adesso nel 2012 questo genere musicale ha un nome (djent) ed è stato portato alla ribalta da bands come Periphery, Textures, Tesseract etc., ma ovviamente in una veste diversa..
“FusionCore” è un po’ la testimonianza di ciò che suono ormai da anni, un misto tra metal, progressive e jazz.
Il sax è stato suonato da un sassofonista norvegese di nome Andrè Kassen, la batteria da Magnus Nodset e il basso dall’italiano Alessandro Cacace.
Questa volta alcune tracce sono cantate. Secondo te la voce quanto influisce su una canzone? Voglio dire, l’aggiunta di linee vocali influenza la composizione e la struttura di una canzone?
Alla voce troviamo il superbo Davide Merletto che ha registrato nello studio di Andrea Torretta a Genova e mi ha mandato le tracce via mail.
Ti dico, i brani sono stati composti in versione strumentale e poi ho tirato giù mlodie e testi con l’aiuto di Davide che ha lavorato in maniera estremamente professionale.
Questi 2 brani inizialmente erano stati scritti a livello demo per un altro progetto con un cantante canadese molto conosciuto, rogetto che poi non ha avuto realizzazione a causa di incompatibilità di etichetta.
Dato che i brani avevano un loro purché e non volevo cestinarli ho deciso di includerli in “Codex Magika”.
Sicuramente l’approccio sia compositivo che a livello di ascolto è diverso tra musica strumentale e cantata.
Volevo scrivere un disco che tutti gli amanti del rock potessero apprezzare e non solo gli amanti della musica strumentale.
So che ti sei spostato dalla California alla Norvegia. Coma mai? Cosa c’è dietro questo tuo peregrinare? E l’Italia?
Si, adesso sono ‘stabile’(tours a parte) in Norvegia.
Onestamente non sono mai stato soddisfatto dal vivere in Italia, musicalmente parlando non ho mai avuto grosse possibilità.
Tuttora in Italia continuo a vedere gente che mi passa davanti solo per puro clientelismo, tipico atteggiamento ‘alla Italiana’.
Ovviamente non tutti sono cosi, ma diciamo che ho dovuto cercare ‘fortuna’ all’estero.
Ti dirò: dopo una settimana che mi sono trasferito in Norvegia ho notato la differenza a livello lavorativo.
In Italia ci torno solo per salutare genitori, parenti e amici/fans e per provare con gli Arcadia in caso di tours imminenti.
Sei diventato anche produttore nonché insegnante di chitarra. La tua vita è interamente dedicata alla musica. Esiste altro nella tua vita?
Sono istruttore di chitarra in una scuola di musica nonchè ‘studio producer’ nella stessa struttura (Skien Gitarskole og Lydtudio).
Quando non mi si trova qui sono in tour con Arcadia o con qualche altra band.
Produco anche musica anche per altre bands, quindi tutte le mie energie sono assorbite da questo lavoro a tempo pieno.
Si esiste altro nella mia vita, ho una famiglia e sono padre di una bambina di 3 anni.
Come musicista quale potrebbe essere il tuo massimo obiettivo? Se dovessi fare un bilancio della tua carriera di musicista?
Guarda, onestamente ho raggiunto parecchi obiettivi lavorando sodo per più di 14 anni, sono musicista professionista il che non è poco se consideriamo i tempi che corrono.
Sto lavorando su un progetto che coronerà i primi 12 anni di carriera discografica.
Si tratta di un DVD che girerò a Febbraio 2013 e vedrà la luce prima dell’estate.
È un grande progetto che coinvolge anche i miei sponsor per cui preferisco non svelare niente ma invito tutti a seguire i miei aggiornamenti sul sito ufficiale demetrioscopelliti.com e sui vari social networking sites, FB, youtube, twitter etc.
Novità sugli Arcadia? Cosa ci riserva il futuro?
Arcadia. Abbiamo girato in lungo e largo per promuovere l’ultimo disco “Roy Philip Nohl”.
Siamo stati in Europa per 2 anni in tour prima con Six Feet Under e Illdisposed, con Illdisposed poi e infine con Mnemic oltre ad essere stati in tour un paio di volte come headliners in Europa dell’est, Italia e Scandinavia.
Adesso stiamo pianificando i prossimi mesi, qualche demo è pronto per il prossimo disco, penso che nel 2013 pubblicheremo un disco nuovo e ripartiremo in tour.
Chiudi pure come vuoi!
Ringrazio te, tutta la redazione e cyborg lettori di Metal.it.
Arrivederci al prossimo evento su Metal.it!


Intervista a cura di Luigi 'Gino' Schettino

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