Drakkar: a colloquio con i padroni di casa del PPM Fest

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Gruppo:Drakkar

Per i belgi Drakkar (niente a che vedere con gli omonimi italiani) il PPM Fest del 2012 è un grande ritorno sulle scene dopo anni bui e difficili. Dopo la buona esibizione della band abbiamo avuto l’occasione di incontrare tutti i ragazzi del gruppo, anche se a parlare è stato soprattutto lo storico singer Leny.

Dall’anno scorso siete tornati sulle scene con la pubblicazione della ristama del vostro primo full lenght X-Rated: come vi hanno accolto i fan?
Siamo molto contenti di quello che è successo negli ultimi mesi, dopo 20 anni di assenza è una cosa davvero speciale vedere la gente che conosce ancora le canzoni, canta, si diverte, è una grossa sorpresa e ovviamente ci fa immensamente piacere.
Stasera avete suonato anche due nuove canzoni…cosa dobbiamo aspettarci dal nuovo album?
E’ un nuovo inzio, con tre nuovi musicisti. Abbiamo cercato di riproporre lo spirito Drakkar originario e ti trasportarlo oggi, senza vivere nel passato ma sicuramente avendo bene in mente chi siamo e da dove veniamo.
C’è già un titolo per il nuovo album?
Ad oggi ci sono sei canzoni pronte e cercheremo di avere il disco pronto per il prossimo autunno, per ora è tutto quello che posso dirti!
Perchè così tanti anni di assenza dalle scene?
Il problema grosso per i Drakkar è stato a livello di label, con questioni legali che si sono trascinate per molto tempo. Io nel frattempo avevo lasciato la band per provare nuove esperienze in un periodo in cui comunque i Drakkar non sembravano poter avere un futuro certo. Di recente, invece, l’idea di tornare insieme è nata e tutti sono stati entusiasti, questa in breve è la nostra storia!
Ci sono secondo te delle differenze tra il metal di oggi e quello del passato?
La più grande differenza è il sound, la precisione dei musicisti. Oggi c’è poco rock and roll e tanta tecnica, anni fa si suonava in maniera più approssimativa ma anche più divertente. I suoni sono più cattivi, perché ormai praticamente tutti suonano con accordature più basse e poi, in studio, puoi veramente realizzare ciò che vuoi con un click.
Vi affascinano i grossi progetti tipo Avantasia?
A me piacciono molto, soprattutto da grande fan di King Diamond e dei concept album. Però credo che per dedicarti a qualcosa di così impegnativo devi prima aver consolidato tutto quanto con la tua band, quindi per noi è assolutamente presto per pensare a qualsiasi altra cosa che non siano i Drakkar.
Quanto è importante la dimensione live per voi? C’è qualche grande nome con cui vi piacerebbe dividere il palco?
Sono convinto che il live sia fondamentale per una metal band, ogni volta che saliamo sul palco cerchiamo di dare tutto ciò che abbiamo.
Per quanto mi riguarda mi piacerebbe suonare con Beyonce o Jennifer Lopez o qualche gnocca così! (risate, ndr). A parte gli scherzi, abbiamo background così diversi che ognuno di noi ti direbbe qualcosa di diverso.
Abbiamo finito ragazzi, grazie mille, a voi lo spazio per salutare!
Ciao ragazzi, grazie a voi! Cercheremo di essere presto in Italia per suonare davanti a tutti voi!!
Intervista a cura di Alessandro Quero

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