Ci mancherebbe!!!! Complimenti per la bellissima recensione!!!!
Bellissima recensione che centra in pieno lo spirito di questo trapped in perdition, disco che sulle webzines italiane è stato spesso bistrattato, mentre sulle webzines estere è stato giustamente premiato quasi all'unanimità. Che dire.....ho tutti e tre i loro lavori: il debutto lo comprai spinto da alcune recensioni particolarmente entusiastiche e mi sembrò niente di che (strano come a volte si incensino lavori solamente discreti e si stronchino invece ottimi dischi), il secondo "plunging into darkness" l'ho acquistato dopo aver sentito dei pezzi su you tube. Ricordo di aver pensato immediatamente che non fosse la stessa band, poichè le sonorità che conteneva erano molto distanti dall'esordio e molto vicine ai mitici Devastation e agli slayer; un salto in avanti di proporzioni cosmiche rispetto al Thrash metal adolescenziale e scanzonato di spread the fire. Per questo motivo non sono rimasto stupito dall'ottimo ritorno discografico dei nostri che secondo me questa volta ci piazzano anche qualche accenno di death metal: In alcuni pezzi ci sento l'influenza dei pestilence di testimony of the ancient. Secondo me l'ingresso in formazione, dal disco precedente, del giovanissimo chitarrista Chris Monroy leader degli spettacolari deathster skeletal remains (se non li conoscete ascoltateli, meritano parecchio e a differenza della stragrande maggioranza delle nuove bands che propongono old school death metal vanno a pescare a piene mani dai death dei primi tre dischi e dai pestilence del periodo pre spheres) ha veramente dato tre o quattro marce in più ai Fueled by fire.
Condivido in tutto la recensione e personalmente rincarerei la dose......per me un 3 per sta schifezza è già regalato. Come direbbe Fantozzi " Super Collider è una cagata pazzesca!!"
Buona band, ma non esageriamo...addirittura un 8,5!!! In Italia nello stesso genere ci sono bands migliori come ad esempio Hideous divinity, a loro che voto diamo se lo rapportiamo a questo album? 10 e lode? Capisco e apprezzo il fatto di valorizzare i prodotti di casa nostra, ma a volte si esagera di brutto.