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Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:1998
Durata:53 min.
Etichetta:Noise
Distribuzione:Self

Tracklist

  1. DESTINY
  2. S.O.S.
  3. NO TURNING BACK
  4. 4000 RAINY NIGHTS
  5. REBEL
  6. YEARS GO BY
  7. PLAYING WITH FIRE
  8. VENUS IN THE MORNING
  9. ANTHEM OF THE WORLD
  10. COLD WINTER NIGHTS

Line up

  • Timo Kotipelto: vocals
  • Timo Tolkki: guitars
  • Jari Kainulainen: bass
  • Jens Johansson: keyboards
  • Jorg Michael: drums

Voto medio utenti

Inserito il 23 ago 2023 alle 16:21

Un gran album!

Inserito il 23 ago 2023 alle 18:50

Splendida recensione! Mi hai portato in un attimo 25 anni indietro nel tempo, ricordo benissimo il tuo articolo/intervista a Kotipelto. Che dire per me una delle vette del metal classico dei ‘90, decadente e potente. Non riuscirò mai a capire la freddezza con cui fu accolto all’uscita….mah.. Oltre ai pezzi da te citati sono molto legato anche a The Rebel e Anthem Of The World, pezzi chiave a mio avviso per capire la mente di Tolki. Un saluto 👋

(Modificato il 23 ago 2023 alle 18:50)
Inserito il 23 ago 2023 alle 21:24

Grazie a Zenzero e Polimar per questi commenti sul sito - come ai vecchi tempi - che mi emozionano sempre!

Inserito il 24 ago 2023 alle 09:21

Graz , io devo dire che quello che ha da poco spiegato il bravo Silente in questo articolo mi ha fatto capire molte cose, perchè io mi vidi dal vivo i finnici proprio nelle date a supporto di " Destiny ", all'epoca pur essendo giovane percepivo qualcosa di strano, perchè Timo Tolkki pur offrendo una performance precisa era come se fosse su un altro pianeta, completamente distaccato sia con il pubblico che con la band, ora capisco tutto e si chiude il cerchio.

(Modificato il 24 ago 2023 alle 09:22)
Inserito il 25 ago 2023 alle 23:52

sono cresciuto a pane e anthem of the world, a posto così

Inserito il 31 ago 2023 alle 16:05

Ho ancora qui nella mia libreria il numero di Metal Shock con l'anteprima del disco...in copertina titolone "Tornano i maestri finlandesi", per far capire a chi non l'ha vissuta in diretta quanta attesa ci fosse per il disco che doveva dare un seguito al capolavoro spartiacque dell'ondata power anni'90 (di fatto c'è un "prima" e un "dopo" Visions). La leggera delusione all'uscita è spiegabile solo con questo genere di aspettative, perché poi l'album è appunto da "8", con alcuni picchi clamorosi (title track per me enorme) ma anche i primi ricicli di idee da parte di Tolkki (4000 rainy nights o Venus in the morning hanno delle strofe che ricordano qualcosa di Episode...). E' in sostanza un ottimo album che forse a distanza di anni guadagna pure qualcosina. I veri cali arriveranno più avanti.

Inserito il 02 set 2023 alle 16:26

Un capolavoro, uno dei tanti, di quegli Stratovarius, band che sapeva entrarti nell'anima come poche. La colonna sonora dei miei 20 anni che porterò sempre dentro!

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