Copertina 10

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:1989
Durata:48 min.
Etichetta:Atlantic

Tracklist

  1. OF RAGE AND WAR
  2. GUTTER BALLET
  3. TEMPTATION REVELATION
  4. WHEN THE CROWDS ARE GONE
  5. SILK AND STEEL
  6. SHE'S IN LOVE
  7. HOUNDS
  8. THE UNHOLY
  9. MENTALLY YOURS
  10. SUMMER'S RAIN

Line up

  • Jon Oliva: Vocals & Piano
  • Criss Oliva: Guitars
  • Chris Caffery: Guitars & Keys
  • Johnny Lee Middleton: Bass
  • Steve Wacholz: Cymbals & Drums

Voto medio utenti

Presumibilmente, dopo il pantagruelico pasto cannibale di "Hall Of The Mountain King", i Savatage sentono di avere dato il massimo in ambito classic metal. E come dargli torto?
Da grandi artisti quali sono, gli Oliva brothers sentono quindi l'urgente esigenza di allargare la propria visione musicale, inglobando elementi attigui al genere ma non necessariamente sinonimi. In particolare, Jon è sempre stato affascinato dalla "Broadway Culture", la cui contaminazione con l'hard rock raggiunge l'apice nell'epocale "Bat Out Of Hell" di Meat Loaf.

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Non che i Savatage si trasformino improvvisamente nella versione 80's del corpulento cantante, ci mancherebbe; tuttavia in "Gutter Ballet" è innegabile una struttura compositiva più "aperta", maggiormente improntata su una sorta di "grandeur" descrittiva rispetto alle lancinanti sfuriate heavy di "Hall Of The Mountain King". Non si direbbe, almeno inizialmente, perché la traccia di apertura "Of Rage And War" è un metal bomber in perfetto stile Savatage. L'illusione old style dura poco: la title-track viene infatti introdotta dall'elemento "aggiunto" della nuova era Savatage, ovvero il pianoforte di Mister Oliva. Sicuramente decisivo, in fase di songwriting, l'apporto del produttore Paul O'Neill, che diventa stabilmente il "partner in crime" di Big Jon per gli anni a venire. "Gutter Ballet" (la song) è uno straordinario affresco di decadenza urbana assurta a forma d'arte, come magistralmente descritto nel videoclip a supporto, ambientato nei bassifondi di New York.

La voce di Jon è struggente, graffiante, penetra nel cuore e riempie l'anima: capolavoro? È pure poco, visto l'abuso del termine che viene consumato attualmente. Se esiste al mondo una band con la quale entrare in simbiosi diventa necessità, questa risponde sicuramente al nome Savatage. E la ballad "When The Crowds Are Gone" sintetizza le frequenze su cui sintonizzarsi, poiché la melodia è incredibile, il testo indimenticabile ed il crescendo finale letteralmente liberatorio. "Non ho mai voluto sapere, non ho mai voluto vedere, ho sprecato il mio tempo finché il tempo ha sprecato me. E le luci? Spegnile pure amico mio. E i fantasmi? Lasciali entrare, perché nel buio si vede meglio": impossibile rimanere impassibili dinnanzi una simile intensità interpretativa.

Ad un primo lato immolato quasi totalmente verso la nuova veste stilistica della band, fa seguito una side B decisamente più tradizionale, con due brani che si stagliano nettamente sul resto del lotto. Sto parlando della sulfurea "Hounds", bilanciata tra sussurri gotici ed impennate infernali, ma anche della blasfema "The Unholy", che potrebbe quasi essere considerata uno spin-off di "Hall Of The Mountain King". Più ordinaria (anche se d'impatto immediato) "She's In Love", decisamente Sabbath-iana "Mentally Yours", mentre la crepuscolare "Summers Rain" ribadisce l'emozionalità "over the top" che sembra il vero leitmotiv attraverso cui leggere il codice di "Gutter Ballet".
Inclusa come bonus track, ma esclusivamente per la versione cd, la psicotica "Thorazine Shuffle": inutile sottolineare che Jon non faccia per niente fatica a vestire un'immaginaria camicia di forza, al fine di tenere a bada i suoi demoni. Come quei volti deformi che fanno capolino alla finestra disegnata nella barocca copertina.

Rispetto al passato, è evidente come la bilancia inizi a pendere verso il maggiore dei fratelli Oliva, con Cris che ne supporta le velleità stilistiche grazie alla sua proverbiale classe esecutiva. "Gutter Ballet" è un estremo, sontuoso saluto all'heavy metal anni 80, e la sua vena malinconica appare quasi come un presagio per lo tsunami che, di lì a poco, travolgerà il genere, lasciando alle spalle macerie fumanti.
Dalle quali i Savatage sapranno risorgere maestosamente come l'araba fenice. Infatti, se ci badate bene, in lontananza si sente ancora un orchestra suonare...

Recensione a cura di Alessandro Ariatti
Savatage - Gutter Ballet

"Hall of the Mountain King" e' stato un monumentale album di Traditional Heavy Metal.Uno tra i piu' belli nella discografia dei Savatage.Con "Gutter Ballet" si cambia direzione stilistica(con l'introduzione di archi e pianoforte) e per la prima volta il classic metal si fonde e confonde a scenari tastieristico/sinfonici bellici,inquientanti,malinconici e struggenti.Inoltre,se mai ce ne fosse bisogno,un elogio alla bravura tecnica dei suoi componenti.

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 22 nov 2023 alle 13:47

Voto medio utenti: 2 stelle e mezzo??!?? Sono sicuramente di parte, ma per me è un capolavoro assoluto! Grandi e unici!

Inserito il 31 ago 2017 alle 13:18

Un giorno noioso... " Beh, okay, cosa farò? Sembra che tutto quello che ho sono i Savatage".Così ho pensato che mi sarebbe piaciuto ascoltare'Gutter bullet'.Allora lo strappo fuori dalla mia metal collection.. e questo è stato il grande giorno.Avevo bisogno di tempo per rilassarmi.L'ho vissuto nota dopo nota, accordo dopo accordo,abbastanza in uno stato di intorpidimento, proprio come un zombie a piedi.Quello credo sia stato un momento piuttosto buono, un intenso viaggio nella mia testa.Era come ... wow!!! Si, era la cosa migliore che potevo fare.

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