Dopo tre album in studio, e diversi cambi di line-up, il mark III dei
Redemption dà alla luce la sua prima fatica live, immortalata in questo DVD+audio cd di qualità.
"Frozen in Time" è stato registrato durante il ProgPower Festival ad Atlanta, nel settembre 2007, e vede la band di Nick van Dyk e Ray Alder alle prese con 1200 fans calorosi, a cui propongono una scaletta di nove pezzi, ma dal minutaggio davvero nutrito, essendo le songs dei Redemption spesso molto, molto lunghe. La band, com'è ovvio, predilige le tracce estratte dall'ultimo "The Origins of Ruin", peraltro non disdegnando incursioni in un passato non molto remoto, un passato che racchiude, per inciso, due autentiche gemme in musica come l'album omonimo e lo stupendo "The Fullness of Time". Cosa dire, dunque, di codesta esibizione? Beh, vi regalo alcune impressioni in ordine alquanto sparso, scaturite dopo l'ennesima visione di questo bel dvd:
- Ray Alder, da qualche anno in pianta stabile dietro al microfono, non è certo nella sua migliore serata. Il mitico singer di Fates Warning, Engine e Redemption, appunto, per quanto carico e assolutamente coinvolto nell'esibizione, mosra più di una volta degli evidenti limiti vocali, trascinando un pò la voce nelle parti più acute. Non è certo un segreto che il range vocale di Ray non sia di quelli stellari, né la cosa è obbligatoria, per avere una bella voce. Rimane il fatto che, soprattutto in brani non scritti "su misura" per lui come "Nocturnal" o "Sapphire", il nostro tiri un pò troppo il fiato.
- Il mixing audio non è dei migliori: il basso è quasi assente, ed è un peccato vista l'esibizione
mostruosa di Sean Andrews, e la batteria sembra filtrata con il patch "St. Anger": rullante fin troppo squillante, un'equalizzazione troppo pompata e povera di medi, che riducono di molto l'espressività del bravissimo Chris Quirarte.
- Gli extra non sono moltissimi, ma sono peraltro molto gustosi, mostrandoci una band simpatica e divertente, molto più scanzonata e "cazzona" di quanto ci si potrebbe aspettare da una performance davvero impegnativa e concentrata. I Redemption, peraltro, tornano freschi freschi da un tour con Dream Theater e Into Eternity (quello del 2007, ovviamente), e le immagini ed i video-contributi immortalano i nostri in momenti divertenti e, a volte, quasi comici!
Un acquisto, dunque, più che consigliato per chi ama i Redemption ed il prog più intenso, cervellotico, tecnico ed intricato che ci sia.
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