Copertina 7

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2008
Durata:41 min.
Etichetta:Heart Of Steel Records

Tracklist

  1. THE PHARAOH
  2. SYMBOLS OF PYRAMID
  3. GATES OF MY HEART
  4. RISE
  5. TIME FOR REVENGE
  6. JUST THE EYES
  7. AETERNAL DANCE
  8. ATLANTIS FALLS
  9. HEAVEN'S CALL
  10. GOTHIC CATHEDRAL

Line up

  • Ivan G.: vocals
  • Salvo Vecchio: guitars
  • Luca Bernazzi: bass
  • Andrea Marincola: keyboards, piano
  • Il Pedro: drums, percussions

Voto medio utenti

Dopo gli apprezzamenti conquistati dal demo “Atlantis falls”, arriva anche il sospirato Cd di debutto per i torinesi Ivory, grazie alla Heart of Steel Records che pubblica questo “Time for revenge” in una curatissima veste grafica.
Diciamo subito che l’approccio mentale e artistico dei cinque piemontesi mi pare davvero quello giusto: tentare di sfuggire il consueto e l’ordinario, aggiungendo suggestioni prog, hard rock e bagliori neoclassici, ad una base power metal, assecondando le proprie velleità espressive senza badare troppo al “mercato”, si rivela, infatti, una soluzione veramente interessante per scrollarsi di dosso l’eventuale nomea di ennesima formazione italiana dedita al metal “sinfonico” sulla scia dei successi conquistati da Rhapsody Of Fire e compagnia cantante.
Tecnicamente assai preparati, i nostri appaiono assolutamente sincronici nelle spesso felicissime scelte melodiche e personalmente ho trovato piuttosto gradevoli anche gli arrangiamenti del disco, raffinati ma non eccessivamente “carichi”, per un suono magari non esattamente “esplosivo” e tuttavia parecchio concreto e “autentico” nel suo sviluppo armonico.
C’è forse ancora qualcosa da consolidare a livello di songwriting, per renderlo ancora più efficace e consistente, ma si può già essere abbastanza soddisfatti degli effetti che il disco induce sul mio apparato cardio-uditivo, il quale rimane estasiato al cospetto di brani scanditi da un’ispirazione scintillante come “Gates of my heart” e “Rise” (emozionante il sontuoso tocco di hard melodico!), gradevolmente sorpreso da “Gothic cathedral” (un folkish-prog rock di notevole suggestione!), colpito di fronte al saggio “potere” battagliero di “The pharaoh” e “Symbols of pyramid”, nonché compiaciuto dall’impalcatura di rock duro settantiano della title-track e dalla struggente vena malinconico / crepuscolare di “Just the eyes”.
Gli Ivory non sono ancora giunti alla completezza assoluta delle loro possibilità espressive e ciò nonostante già all’esordio “ufficiale” dimostrano idee (da sviluppare ulteriormente) e mezzi (da esaltare in maniera coerente all’aspetto creativo), un patrimonio certamente da salvaguardare e sostenere.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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