Gli svedesi
Pretty Wild giungono al debutto discografico con questo EP di 8 tracce (in realtà 6, visto che sono presenti un remix e un brano live) e non vi è dubbio alcuno sul genere musicale intrapreso: solamente dando un'occhiata alla track list e al look dei ragazzi, è già palese la dedizione di questa band al glam più classico e scanzonato.
Impressione confermata in pieno dall'ascolto del CD, dominato da canzoni corte, schiette, mediamente divertenti ma originali quanto un film di Boldi e De Sica.
Se "All The Way" mette in mostra una discreta energia e un riff scontato ma efficace, con "Let The Good Times Roll" si scade nella banalità zuccherosa di un mid tempo estremamente melodico e spudoratamente commerciale. Quando, invece, il quartetto decide di spingere sull'acceleratore, sconfinando nel metal come in "Time" e "Shockin' Teen", il risultato è già più coinvolgente. Poco da dire su "Dangerous" e "Take It Off", due episodi carini ma nulla più, in cui l'ombra di Poison e Motley Crue si fa decisamente invadente.
Stendiamo un velo pietoso sul "remix" di "Let The Good Times Roll": trattasi di una versione "ballatona acustica, lenta e strappalacrime" che altro non fa se non rendere definitavamente stucchevole e soporifero un pezzo già di per se' non esaltante. La versione live di "Dangerous", infine, dimostra quanto questo genere possa rendere mille volte di più dal vivo che non su disco.
Che dire, la passione, la tecnica e il sound giusto ci sono tutti, il grosso problema di questo disco è proprio l'assoluta mancanza di un qualsivoglia barlume di personalità. Piacerà agli amanti del glam americano anni '80 ma per il resto, non rimane che sperare in un full lenght album (in uscita entro l'anno in corso) più interessante di questo "All The Way".
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