Affermo, nel pieno delle mie facoltà mentali (non mettetevi a ridere e continuale a leggere per favore) che più conosco gli svizzeri che fanno rock, più rivaluto il loro paese!
Anche gli
Shakra prendono parte ad un non vastissimo, ma comunque di alta qualità, “catalogo” di band che il rock lo sanno fare.
Everest è un disco che trasuda rock come pochi nel corso della storia hanno fatto; fin dal primo brano, “Ashes To Ashes”, la band da segno di uno stile leggermente retrò per non dire quasi “bonjoviano” (ma quando Bon Jovi il rock lo suonava per davvero…) con suoni decismente meno classici ma ugualmente efficaci.
In brani come “The Journey” e “Anybody Out There”, dove si miscelano suoni analogici e suoni digitali di nuova generazione si capisce che l’esperienza della band la fa da padrona, sprigionando atmosfere dolci e romantiche e nel contempo energiche e arrabbiate.
Anche nella immancabile ballad “Hopeless” che chiude l’album si assaporano arrangiamenti tipici del rock di 20 e ormai più anni fa!
Purtroppo, per colpa di un rapido e utilissimo digital delivery non ho potuto gustare a pieno le foto la copertina il packaging e le scelte grafiche, ma spero che all’uscita del CD saranno all’altezza del contenuto.
In conclusione? Ben suonato, ben arrangiato, ottimamente registrato e… mi sbilancio? Si mi sbilancio: eccellentemente mixato, Everest è un prodotto degno di nota e anche degno di essere acquistato.
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