Copertina 7

Info

Anno di uscita:2009
Durata:40 min.
Etichetta:Killer Pool Records

Tracklist

  1. EYES
  2. AN AMERICAN CHRIST
  3. ANGEL
  4. RICHARD N'ROLL
  5. FASHION GOD
  6. CALL ME
  7. SPACE GLAMOUR
  8. DEPRESSION
  9. REVOLUTION DRUGS
  10. NO WAY FOR YOU
  11. NEODUX
  12. GREY DAY

Line up

  • Richard: vocals/other instruments
  • Egon: bass
  • Mark: guitar
  • Luca: drums

Voto medio utenti

Da quale manicomio psichiatrico escano fuori questi Richard Christ è difficile dirlo, ma a giudicare soltanto dall'aspetto esteriore da uno che raccoglie pazienti con gravi devianze. Al di là delle battute nel loro immaginario c'è tutto un modo di intendere l'arte, la musica, e forse anche la vita su cui si potrebbe discutere molto; ambiguità, abbigliamento Glam spinto ogni oltre buon gusto, trucco pesantissimo, e anche un certo modo di presentarsi che sfiora l'androgino. A livello prettamente musicale ci si scontra invece con svariate correnti, partendo da un'anima Rock, per sfociare in arrangiamenti che ammiccano ad una certa Elettronica anni 80, e per concludere non è possibile escludere tutta l'impalcatura Gotico/Industriale che chiama in causa Marylin Manson e compagnia bella. La voce del cantante richiama quella del Reverendo in svariate occasioni, e non credo affatto che sia causale. La loro chiave di lettura non è di facile comprensione, anche se riescono a fondere alla perfezione tutte queste loro sfumature, sputando fuori un sound coeso e dal fortissimo appeal melodico, si potrebbero prendere i Deathstars svuotandoli dal loro immaginario maggiormente cupo e grigio per dargli una pennellata di rosa. Spulciando sulla rete non ci vuole molto ad intuire come la loro natura sia quella del palcoscenico, dove i loro personaggi (perchè questo alla fine sono) riescono ad esprimersi fino in fondo, e anche con un certo seguito a ben guardare. Richard Christ è il prodotto oppure il rigetto degli anni 90? Questo non saprei dirlo, eppure la loro musica coinvolge e trascina al primo colpo, magari chiudetevi gli occhi, effettivamente non sono un bello spettacolo, e su questo fattore ci giocano molto. Quello che più importa comunque è che sappiano fare il loro dovere di band, e il loro Rock/Glam/Electro/Gotic/Industrial è ricco di dettagli e ottimi spunti.
Recensione a cura di Andrea 'BurdeN' Benedetti

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