Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2003
Durata:28 min.
Etichetta:Alone
Distribuzione:Brainstorm/Vinyl Magic 3

Tracklist

  1. THE DEVIL TOOK MY HAND AND LEFT ME WEST
  2. OH, GOD, THERE’RE THOUSANDS OF THEM
  3. L.A. 2029 – L.A. 1984
  4. ATOM VS. ATOM
  5. BRUCE WILLIS IN A SWIMING POOL’S BOTTOM..

Line up

  • Brainloster: guitar, vocals
  • Firehead: bass
  • Leroy S. Starlight: drums

Voto medio utenti

Un riff basilare e monolitico, cupo ed agghiacciante, ripetuto con ossessiva determinazione. Una limacciosa linea di basso, sussurri in lontananza che evocano emissioni spaziali, fulminei assoli che grondano materia acida.
Dieci minuti di doom cosmico, la cadenza magnetica che ci introduce nell’Ep dei Mermaid, nuova rivelazione Spagnola che si aggiunge alla piccola ma combattiva scena nazionale, della quale abbiamo già saggiato bands come Sex Museum, Viaje a 800, ed i recenti Autoa.
Un primo brano che mi ispira sensazioni di gelidi abissi spaziali, di immensa solitudine, della limitatezza dell’uomo di fronte ai misteri dell’universo, dell’inarrestabile scorrere del tempo fino all’estinzione finale.
Considerazioni troppo impegnative per un brano musicale di una formazione minuscola e sconosciuta? E’ la mia personale contrapposizione a coloro che sostengono che il doom si debba per forza sposare alle tristezze neogotiche, tra scenografie cimiteriali ed atteggiamenti vampireschi, e che snobbano la forza evocativa del lunghissimo gioco ipnotico di una lead che si attorciglia intorno ad un semplice riff, sopra un tappeto di echi e distorsioni.
In questo senso “The devil took my hand…” coglie pienamente nel segno, psycho-doom all’ennesima potenza, ultimo anello di una catena generata ai tempi di “Planet caravan” ed “Into the void”.
A seguire, in questo bizzarro tributo alla star cinematografica Charlton Heston, un mantra acustico che rielabora le teorie dei Nebula con un taglio freddo inaspettato per una formazione mediterranea.
Poi due episodi di stoner più canonico, voluminosi ed intensi, comunque sempre attraversati da vibrazioni acide che li rendono interessanti pur se non particolarmente innovativi ed originali.
Questo è tutto ciò che trovate nel breve lavoro dei Mermaid, canzoni nate nell’ultima sessione di studio che ha portato alla realizzazione dell’album “High dimension is the direction”(2001), ma che non furono inserite in quel disco. Adesso vengono riproposte dalla Alone Records in versione vinilica a tiratura estremamente limitata, sole 500 copie.
Quindi un prodotto per soli appassionati collezionisti di rarità, che possono cogliere l’opportunità di fare conoscenza di un ottimo power trio nella tradizione di Black Sabbath, Hawkwind, Blue Cheer, che dichiara comunque di chiudere con il presente Ep una prima fase musicale per cominciarne una seconda che ha come obbiettivo la pubblicazione di un nuovo album di stile assai differente, previsto per la fine dell’anno in corso.

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