Con il secondo disco degli Inglesi
Skaldic Curse c'è poco da scherzare, perchè il loro Black Metal è di quelli più diretti e senza fronzoli. Non ho avuto modo di ascoltare il loro esordio ufficiale uscito qualche anno fa, ma questo
World Suicide Machine fa ben sperare sulla loro crescita artistica. E' inutile andare a citare chissà quale band per paragonarli altrettanto a chissà che cosa, qui si suona soltanto del puro Metallo Nero. Sono presenti soltanto sei canzoni, ma dalla durata abbastanza lunga, dove il riffing ha tutte le possibilità di esprimersi evitando di reprimere qualsiasi soluzione, con il risultato che la band riesce ad equilibrare sfuriate minimali e bestiali a parti più rallentate e ragionate. Ovviamente la produzione risulta scarna e diretta, ed è proprio questa la fortuna di canzoni come Worm, Pest Against Pest e ci metto anche Genocide Storm (titoli molto sereni come potete notare da soli). Pur non inventando nulla bisogna riconoscere che gli Skaldic Curse hanno dalla loro una buona dose di creatività che sopperisce in tutta tranquillità a quelle pretese di mercato che vogliono l'originalità a tutti i costi. Le canzoni contenute in World Suicide Machine si prestano per l'esperienza live, condizione dove per quanto mi riguarda questo gruppo potrebbe risultare ancora più potente ed incisivo, vista e considerata la spinta aggressiva che li contraddistingue. World Suicide Machine è sicuramente un prodotto destinato a tutti gli appassionati di queste sonorità. Tutto sommato non credo che al resto del mondo gli interessi qualcosa, ad ogni modo bene così.
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