Interessante ritorno anche per i nostrani
Coram Lethe, eterna promessa che finalmente riesce con questo full-lenght a raggiungere la piena maturità compositiva, unendosi di diritto alla folta schiera dei "grandi" dell'estremo italiano.
Dieci anni sono passati dalla formazione della band e la formula dei cinque pare essersi consolidata: death metal tecnico, progressivo, a tinte decisamente oscure. Per intenderci, un misto tra Carcass e ultimi Death, senza dimenticare evidenti influenze di Atheist, Cynic e Dark Tranquillity. Il tutto è, naturalmente, amalgamato molto bene, essendo la personalità del gruppo notevolmente cresciuta dopo anni di "affinamento".
Un'ottima sorpresa è, inoltre, la scelta della nuova cantante,
Erica Puddu, che aveva, probabilmente, fatto storcere il naso ad alcuni puristi. La bravissima cantante zittisce invece tutti, sfoderando una prestazione devastante al microfono, dimostrando grande tecnica e aggressività a non finire (trovata l'erede di Angela Gossow?).
Per il resto, l'album non ha grossi difetti, a parte forse la troppa prolissità di fondo e una certa ridondanza diffusa qua e là, ma il tutto è ben "mascherato" dall'ottima tecnica dei ragazzi e da suoni moderni ed accattivanti.
Insomma, un prodotto di spessore questo
"A Splendid Chaos", confezionato ad hoc per ogni appassionato del genere e, perché no, per ogni altro "curioso". Un in bocca al lupo ai Coram Lethe per il futuro!
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