Copertina 6,5

Info

Demo
Anno di uscita:2008
Durata:non disponibile
Etichetta:Zero Effect Records

Tracklist

  1. MARIA IS OVER ME
  2. NIGHT IS OVER ME
  3. YOU ARE MINE
  4. RUSSIAN ESORCISM
  5. XXV
  6. A LESSON FINALLY LEARNED
  7. SOMEONE TO BLAME

Line up

  • El Brujo: guitars
  • Kervin: bass
  • Lux Aeterna: drums
  • Sebastien: vocals, keyboards

Voto medio utenti

A volte sono le vie del mercato discografico, e non solo quelle del Signore, a essere infinite. La domande sorge spontanea: com'è possibile che un'etichetta italiana sia entrata in contatto con questi quattro ragazzi di Buenos Aires, quando centinaia di band nostrane meritevoli affogano nell'anonimato più completo?! Questo senza nulla togliere a questi Satan's Night Out (non temete, si tratta solo di un omaggio alla serie di libri con protagonista il vampiro Lestat), autori di un gothic/industrial tutto sommato classico ma allo stesso tempo di pregevole fattura.
Gli ingredienti sono studiati fin nei minimi dettagli: una voce baritonale che declama versi di amore e morte, chitarre ricche di groove, frequenti interventi di un malinconico pianoforte, ritornelli fatti solamente per infilarsi a forza nella testa dell'ascoltatore, ritmiche marziali. Aggiungete a questi ingredienti un look dark/punk e una batterista appartenente al gentil sesso e avrete la ricetta perfetta per proporre questo stile senza curarsi di inventare nulla di nuovo. Lo stile così derivativo ha aiutato però il gruppo a realizzare sette canzoni ben congegnate, tutte diverse tra loro al di là del filo comune che le attraversa dall'inizio alla fine. Ognuna ha la sua anima: qualcuna più romantica, qualcun'altra più ballabile e sempliciotta. A colpire è anche la produzione, potente e pulita allo stesso tempo. Tutti gli strumenti sono riusciti a ritagliarsi il giusto spazio, senza prevaricare o essere sovrastati dagli altri. Insomma, packaging a parte, la cura per il prodotto finale è stata notevole. Non c'è bisogno neanche di citare le influenze dei "Satan's Night Out" visto che i mostri sacri del genere sono tutti in agguato tra i solchi dell'album. Al di là della derivatività, che non permette a "Satan's Loves Maria" di staccarsi davvero dalla sufficienza, ci troviamo davanti a un demo di pregevolissima fattura, sicuramente superiore a molta dell'immondizia prodotta senza passione nella scena gothic/industrial.
Recensione a cura di Alessandro 'Ripe' Riperi

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