InduRancE - The Dark Side of Negative

Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2013
Durata:non disponibile
Etichetta:Myo Agency

Tracklist

  1. RISE OF THE FALLEN
  2. DEATH IS COMING
  3. AN EERIE ENCOUNTER
  4. INSIDE
  5. HORROR VS. INSANITY
  6. THE CITY IS BURNING
  7. SPAWN.LIVE.DIE DARK
  8. GREEN ISLAND
  9. DAWN OF WAR

Line up

  • Max Cottica: All Instruments

Voto medio utenti

Max Cottica, mente del progetto InduRancE, è un nome storico dell'underground metal italiano avendo mosso i suoi primi passi nella Genova degli anni '80 ed avendo successivamente collaborato a diversi progetti, sia musicali che cartacei, dando in tal modo un importante contributo ad una scena che il nostro ha sempre amato.
Agli inizi del 2004 Max ha dato vita al progetto InduRancE che, tra soundtrack per opere letterarie e cd veri e propri, ha al suo attivo numerosissime uscite, spesso distanti dal mondo del metal.
Il nuovissimo "The Dark Side of Negative" nasce, invece, come un album di metal atmosferico nel quale il mastermind cerca di mixare riff heavy con l'ambient e l'elettronica... questo almeno nelle intenzioni.
In verità il disco risulta essere piuttosto disomogeneo non avendo una sua identità precisa: da un lato ci sono momenti metal in cui i riff di chitarra si fanno duri, dall'altro ascoltiamo invece divagazioni melodiche, sognati, e piuttosto slegate dal resto del contesto e nelle quali sono le tastiere a diventare protagoniste.
La sensazione è quella di trovarsi di fronte ad un insieme di idee, anche molto diverse, assemblate a forza. Questo non significa che "The Dark Side of Negative" sia un lavoro mal riuscito: alcune atmosfere industriali risultano spiazzanti e alienanti, così come alcuni passaggi ambient hanno una notevole forza evocativa e vengono esaltati, per contrasto, da altri momenti in cui il ritmo diventa protagonista spingendosi ai limiti della EBM.
Quello che stride nelle trame dell’album è la ricerca della facile melodia strappalacrime che ho trovato particolarmente stucchevole e non inserita nel mood generale di questa opera, un mood che invece risulta piuttosto oscuro e sinistro.
Avrete certamente capito, in conclusione, che l'album non è adatto ad un pubblico metal "standard" che ha come fine ultimo l'acquisto dell'ennesima porcata dei Metallica.
Se invece ritenete di essere ascoltatori open minded dovreste concedere un po' del vostro tempo ad un artista che tanto ha dato e che tanto meriterebbe.
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Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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