Ed ecco il primo, meritato, full-lenght su label per i
Methedras, veterani oramai nel panorama underground italiano ed internazionale (hanno suonato a
Wacken nel 2004, classificandosi secondi al contest sul WET stage). Io stesso ho avuto il piacere di assistere ad un loro live, rimanendone piuttosto impressionato.
Bene, l'impressione era giustificata: il tanto atteso
"Katarsis" è una bomba. Punto. Vi aspetta un tartassamento di
death/thrash senza via di scampo: riff possenti e ricchi di groove, vocals violente e viscerali, mastodontica sezione ritmica, il tutto condito da un attitudine decisamente
"eighties", con
chiari riferimenti a Testament (su tutti), Death Angel, gli stessi Death...
Allora è un capolavoro? Eh no, purtroppo no. C'è indubbiamente qualcosa che non va nel platter, lasciando da parte l'originalità che, a quanto avrete capito, non è da prendere in considerazione. Sarà qualche refrain non riuscito, saranno un paio di brani che non si amalgamano perfettamente al resto, saranno dei suoni finalmente dignitosi, ma che ancora non fanno risaltare alla perfezione il lavoro in fase compositiva... insomma, c'è ancora qualcosa da aggiustare, qualche nodo da sciogliere, ma... permettetemi una cosa: anche con tutti i suoi difetti (non molti poi, in fin dei conti),
"Katarsis" "caga" in testa a molti presunti fenomeni internazionali, sempre prendendo in considerazione il genere suonato. Si prospetta un futuro roseo per i
Methedras.
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