Questi Ungheresi
Ego dopo una bella gavetta giungono al loro primo disco omonimo e lo fanno con tanta passione e voglia di mettersi in mostra, tramite un Heavy Metal che più classico non si può. Il loro background è tipicamente Tedesco nello stile e si sente, e proprio questo è il loro difetto, che si sente talmente tanto da risultare derivato e piatto. Ci sono una serie di spunti positivi in questo album, e mi riferisco ad esempio all'uso della doppia voce maschile, una grezza e sporca, l'altra più calda e pulita che ricorda un po' quella di Mr. Bruce Dickinson. Quello che però manca agli Ego è quel guizzo vincente, insomma quello spunto che possa rendere i loro brani più avvincenti. Non è un problema propriamente di originalità, ma di qualità intrinseca dei loro brani, perchè succede che alcune loro canzoni passino senza lasciare alcuna traccia del loro passaggio. Quando vogliono invece riescono a dimostra di possedere qualche potenzialità, come in Átok, Egyszer Majd e Miatyánk, dove riffs più scorrevoli abbelliscono a potenziano il tutto. Da rivedere invece la scelta di cantare in lingua madre, perchè per quanto possa essere interessante una scelta simile, a livello fonetico l'impatto è tremendo, con tutto il rispetto per l'Ungherese. Heavy Metal, di quello più tradizionale, suonato nel 2009 da una band proviene da un paese senza molta storia in campo Metal, a voi l'ardua sentenza.
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