Questa dai
Warbringer proprio non me l'aspettavo. Già il buon debutto dell'anno scorso,
“War Without End”, aveva costituito per tutti i thrash maniacs un ottimo biglietto da visita della band californiana...ma questo nuovo
“Waking Into Nightmares” va decisamente oltre! Me lo dovranno proprio spiegare come hanno fatto questi cinque ragazzotti poco più che ventenni ad uscirsene nell'anno del Signore 2009 con un autentico classico del genere. Sì perchè questo è semplicemente un disco eccezionale. Dieci proiettili death/thrash per quaranta minuti di autentica estasi sonora. I Warbringer ti strappano il cervello, te lo calpestano, te lo sbattono contro i muri e te lo masticano per tutta la durata del disco. E te lo riconsegnano migliore di prima. Questi ragazzi posseggono il
“T-Factor”, quell'elemento comune solo ai thrashers migliori, quel quid che ti fa salire l'adrenalina a livelli indicibili e ti lascia come in uno stato di ipnosi per tutta la durata dell'ascolto. Un effetto che non mi capitava di riscontrare dai tempi di
“Epidemic Of Violence” dei grandissimi
Demoltion Hammer, per intenderci. La forza di questo disco è proprio quella di riprendere il thrash da dove lo avevamo lasciato, ossia nella sua forma più estrema e mortale, prima di morire tra contaminazioni funky e grunge. I Warbringer vincono la loro scommessa perchè, appunto, non vanno a ripescare solo dal bagaglio di Exodus e Metallica del 1985, ma riprendono in mano le redini del death thrash che si è sviluppato tra il 1989 ed il 1992.
L'opener
“Jackal” mette subito le cose in chiaro: velocità, aggressione, cambi di tempo, stacchi rallentati, riff grandiosi, assoli mai casuali, tecnici e melodici quanto basta, voce impagabile. Stesso discorso per
“Living In A Whirlwind”: brano che si rivelerà una vera “mosh-machine” in sede live. Il martirio continua senza soluzione di continuità attraverso le varie
“Severed Reality”,
“Scorched Earth”,
“Abandoned By Time”, tra stacchi al fulmicotone, parti mosh e deflagrazioni death in blast beat da fare accapponare la pelle. La sesta traccia,
“Pray For Death”, dopo un inizio piuttosto veloce, si evolve in un mid-tempo avvincente il cui riff portante sembra dire:
“Niente male eh! E il bello inizia solo ora!”. A partire dal finale di questo brano, il disco acquista una marcia melodica in più, ma non cede un grammo di energia. La strumentale
“Nightmare Anatomy” è stupenda ed ipnotica, con un basso semplicemente fenomenale ed un lavoro ai tamburi ed ai piatti quasi jazzistico: di thrash (anzi, di metal) qui non c'è alcuna traccia.
“Shadow From The Tomb” è forse il brano preferito dal sottoscritto e sembra essere stato scritto e suonato dai
Forbidden in una jam session con i primi
Death ed i
Malevolent Creation: i cambi di tempo non si contano e la band unisce alla solita brutalità tracotante una certa ricerca melodica, che però non inficia minimamente l'impatto globale del brano, sostenuto da un cantato a tratti hardcore. Cosa dire poi della voce del bassista? Ascoltate questo brano e ditemi se
Chuck Shuldiner non sembra rivivere attraverso le sue corde vocali.
“Sensless Life” presenta forse un assalto sonoro (di poco) inferiore in favore di un apporto tecnico/melodico maggiore, ma è comunque devastante.
“Forgotten Dead” è il giusto epilogo del disco: brano a dir poco completo che riassume alla perfezione le caratteristiche di un piccolo ed inatteso capolavoro come questo “Waking Into Nightmares”.
Poche storie. Questo album spazza via ogni altro disco di qualsiasi nuova band thrash, andando a costituire un acquisto semplicemente obbligato per tutti gli amanti del genere. Se avete apprezzato “War Without End” impazzirete letteralmente per questo disco. L'album che i Demolition Hammer avrebbero dovuto produrre dopo “Epidemic Of Violence”. D'altra parte se
Bill Metoyer (produttore del debut album) e
Gary Holt (produttore del disco in esame) hanno creduto in loro...i Warbringer non saranno originali, ma l'energia e l'entusiasmo che ci mettono non possono che essere autentici. Se a tutto ciò aggiungiamo un suono pazzesco che vent'anni fa ci saremmo solo sognato...meditate gente, meditate!
Per capire meglio con cosa abbiamo a che fare, ecco a voi il videoclip di "Severed Reality". Buon massacro.