Frown - Lunary Brightshine And Fiery Splendour

Copertina 6

Info

Anno di uscita:2003
Durata:63 min.
Etichetta:Moonstorm
Distribuzione:Masterpiece

Tracklist

  1. FOREVER IN LOVE
  2. DEMONSTRATION OF IRRESISTIBILITY
  3. LAST SUMMER DAYS
  4. SALVATION
  5. DRYAD
  6. PRAISE THE AUTUMN
  7. GROANING/ IN THE MIDDLE OF MIST
  8. MOAN
  9. RUSTY FLAME
  10. MISTY RAINS ARE COMIN´
  11. BEWITCH ME
  12. DEMON OF IRRITABILITY

Line up

  • Marian: vocals
  • Jany: guitars
  • Kafi: bass
  • Frank: drums
  • Chemik: keyboards

Voto medio utenti

Che strano, pensavo che i Type O'Negative non provenissero dalla Slovacchia...hehehee, a parte le battutacce, questi Frown, band appunto slovacca, propone un Gothic Rock saldamente e pesantemente ispirato alla musica di Peter Steele & Soci (quasi un riassunto frullato di 'The Origin Of The Feces', 'Bloody Kisses' ed 'October Rust'), arrivando a sfiorare più volte il plagio. Questo 'Lunar Brightshine And Every Splendour' (secondo platter sulla lunga distanza per questo 5 piece) è un album comunque che non nasconde quanto detto in precedenza, ma piuttosto tende ad esaltarlo, risultando, nonostante, tutto, di buona fattura e molto ben calibrato su un songwriting convincente, che proprio come TON, riprende elementi decadenti ed oscuri, riproponendo quel misticismo gotico e "catterdallico" che ha reso grande la band ispiratrice. Keyboards dal gusto sacrale (l'organo è onnipresente), voce oscura e profonda, chitarre libere su riffing prettamente Gothic Rock, tempi medio lenti che giocano con mood più veloci e ritmati (scusatemi se non ve l’ho detto prima, ma oltre a TON è fortissima anche la componete dei The Sisters Of Mercy, anch'essa sempre costantemente in primo piano) ed un artwork ove il colore predominate è il verde smeraldo...che ne dite, è abbastanza o vi devo dire che i Frown in un altra vita si potrebbero chiamare tranquillamente Type O'Negative?????? Dischetto che se preso per quel che è, risulta ben fatto e gustosamente arrangiato, ma che al palato più fine ed esigente (anche se qua non ci vuol molto, onestamente) potrebbe risultare indigesto proprio perché ogni song è veramente, spudoratamente, sfacciatamente ed immensamente uguale al materiale che le band, diciamo così, "muse" hanno già dato alle stampe diversi anni orsono. Decidete voi...nel primo caso 7 e nel secondo 5...voto figlio della media...
Recensione a cura di Massimo 'Whora' Pirazzoli

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