Copertina 7,5

Info

Past
Genere:Power Metal
Anno di uscita:1999
Durata:49 min.
Etichetta:Northwind Records

Tracklist

  1. OUVERTURE IN B MIN.
  2. THROUGH THE WIND
  3. WILL OF A KING
  4. STONE SHAPED MINDS
  5. THE ECLIPSE
  6. BURNING DESIRE
  7. BLOODWAR IN HEAVEN
  8. LAND OF ETERNAL ICE
  9. SAND IN THE WIND

Line up

  • Vasce': vocals
  • Stefano Droetto: guitars
  • Alessandro Muscio: keyboards
  • Diego De Vita: bass
  • Luca Pellegrino: drums

Voto medio utenti

Stimolato da alcuni recenti post da parte del loro ex tastierista, Alessandro Muscio, sono andato a recuperare dai polverosi archivi di Metal.it le mie recensioni dei primi due album degli Highlord, risalenti a più di quindici anni fa...

[ ...   Gli Highlord suonano quel power metal dalle forti tinte sinfoniche che è ormai un trademark di molti gruppi italiani, ma lo fanno con personalità ed una buona tecnica, che è ben dispensata a tutti i membri del gruppo, specialmente Stefano Droetto, unico chitarrista, che riesce a mettere in mostra le sue doti. Altro punto forte del gruppo è il cantante, Vascè, in possesso di una voce eccezionale (che mantiene anche dal vivo!) pulita senza andare a discapito della potenza, da non perdere il modo in cui intona il chorus di "Through the Wind", primo vero pezzo dell'album. Qualche rimando agli Skylark, specialmente per l'uso delle keys, e qualche puntata al miglior Malmsteen e ad altri gruppi "leader" si fanno sentire, ma sono dettagli. La produzione non è il massimo per il genere, tende ad appiattire il suono facendo perdere di dinamismo, e chi ne patisce maggiormente è la sezione ritmica, Fabio Savella alla batteria ed il bassista Diego De Vita.
"Will of a King" dà la possibilità a tutti i musicisti di mettersi in mostra, un bel mid tempo dai toni epici. E' poi il momento dell'intricata "Stone Shaped Minds", probabilmente il miglior pezzo dell'album, che presenta sviluppi più progressive. Leggermente sottotono invece "Eclipse" e "Bloodwar in Heaven", meglio invece la ballad "Burning Desire", che sta nel mezzo, ben realizzata e non esageratamente sdolcinata. Si sale di tono con "Land of Eternal Ice" e con "Sand in the Wind", sorretta dal potente rifferama di Stefano e dalle tastiere di Alessandro Muscio, ed anche se per la prima volta ho l'impressione di sentire Vascè in difficoltà, resta in ogni caso un riuscito brano in puro speed metal sinfonico che mette il sigillo a questo riuscito debutto. ...  ]
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 04 mag 2016 alle 10:06

Gran bel disco ammazzato da una produzione inaccettabile.

Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.