Ok, io sono di parte. Lo premetto e lo ammetto. Gli
Artillery sono probabilmente la mia band thrash preferita di sempre, tanto che li conosco ormai anche di persona. Se non sapete chi siano, o avete solo ascoltato qualcosa distrattamente... beh sappiate che questa è una grave colpa da espiare. Danesi, debuttarono nella prima metà '80 con un album che riprendeva i Mercyful Fate appensantendoli, sino ad arrivare poi a "Terror Squad", ma soprattutto "By Inheritance", un album epocale che non ha eguali nel thrash metal. Melodie, tecnica, furia thrash, aggressività ed una ricerca continua negli intrecci di lead, assoli, armonizzazioni.
Da quel disco, che non cambiò certo la storia del metal (il thrash andava morendo, e la loro Roadrunner aveva ormai vissuto i suoi giorni migliori), ma che di sicuro cambiò la mia, sono passati... uhm... troppi anni: ben 19. Tornarono sulle scene nel 1999 con "B.A.C.K.", album egregio che venne un'altra volta sottovalutato... il thrash ancora non era ritornato in auge. Fecero date in Europa, un Wacken confinato ai nosltagici e poi sparirono di nuovo.
Fino a qualche anno fa. Complice il revival thrash degli ultimi anni, la gente pare oggi avere scoperto che la band di questi fratelli danesi, ormai attempati, ci sapeva fare e mica male. Boom di ristampe, collection, date live anche in Italia e via dicendo. E ora che l'interesse è tornato, o forse in Italia è meglio dire che è nato per la prima volta, gli Artillery ci sfornano un nuovo album, questo "When Death Comes" edito dalla polacca MetalMind Productions.
Purtroppo alla voce non c'è più Fleming Ronsdorf, già apparso sottotono in "B.A.C.K."; al suo posto Soren Nico Adamsen, sicuramente più in forma, ma altrettanto sicuramente lontano anni luce dal fascino della timbrica sguaiatamente caratteristica di Fleming.
Nonostante questa mancanza che temevo pesante, "When Death Comes" suona dannatamente Artillery: nei riff, nelle melodie dominate dall'armonica minore, e persino nella voce.
Forse è più vicino a "By Inheritance" di quanto lo fosse "B.A.C.K.", che a tratti si lasciava andare a concessioni verso un sound più moderno.
Nonostante, anche, una produzione non proprio brillante, che penalizza soprattutto il buon Carsten alla batteria.
Ci sono però pezzi che spazzano via tutto quel manipolo di nuove thrash band che stanno fiorendo in questi anni, con una straripante lezione alla vecchia maniera: "10.000 Devils" su tutte, ma non da meno la splendida "Upon My Cross I Crawl".
Questo "When Death Comes" è sicuramente il miglior album che gli Artillery potessero sfornare nel 2009; è sopra le mie aspettative, anche perchè francamente dal vivo erano apparsi un po' incartapecoriti.
Non compete con "Terror Squad" o "By Inheritance", sia chiaro, anche perchè quei due sono album che vanno contestualizzati precisamente; ma è un album innegabilmente sopra la media, di una band geniale che ha inventato uno stile tutto suo e che sarebbe stato un peccato veder morire nel dimenticaio o negli scaffali impolverati di qualche vecchio collezionista.
"When Death Comes" farà commuovere i vecchi fans come me, di questo ne sono sicuro; e tante nuove leve possono partire da qui e scoprire una band dal talento enorme. Consigliato.
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?