Questo “
The Trial” è il terzo disco per i polacchi
Faust Again, band insieme dal 1999.
Sebbene si proclamino metalcore non tradiscono le loro origini, le origini di una terra dove suonare death metal brutale e tecnico è un vero e proprio culto. Finisce così che la componente core pare ridotta veramente ai minimi termini, ed è il Death Metal a farla da padrone.
Death Metal tecnico, ricco di cambi di tempo, a volte cervellotico, con sporadiche aperture melodiche e digressioni di chitarra che la band definisce come progressive.
Il risultato è un sound pesante, in tutti i sensi, a volte difficile da seguire nelle sue evoluzioni inaspettate, con un singer che si martoria le corde vocali procurando un senso di fastidio e disagio perenne nell’ascoltatore e a nulla servono gli intermezzi con i quali i Faust Again tentano di spezzare l’assalto, ottenendo invece il risultato opposto, ovvero quello di aumentare il senso di nevrastenia.
“
The Trial” non è il migliore dei dischi possibili, anzi, perché mostra alcune incertezze compositive, con un songwriting che avrebbe bisogno di maggiore compattezza e coerenza stilistica, dato che spesso sembra perdersi nei propri meandri.
Però l’ascolto di un pezzo come “
Call For Life” rinfranca, mostrando sprazzi di assoluto valore.
I
Faust Again non faranno scuola, questo è sicuro, ma forse qualche chance la meritano.
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