Sembra ieri quando son approdato al Rolling Stone di Milano per vedere I
KSE insieme a
36 crazyfists e
Five Point One e ora arriva il quinto dischetto.
Nuovo album ma secondo album
self titled, che a questo punto fa coppia con il primo. Idea strana quella di intitolare un album come un altro della propria discografia... mancanza di idee (concetto confermato dalla stessa band) ma anche segno inevitabile di una nuova incarnazione o nuovo punto di partenza.
In realtà "
Killswitch Engage" non rappresenta in toto una sorta di nuovo inizio ma bensì una milestone nell'evoluzione della band americana.
KSE rappresenta forse l'album più melodico della band proveniente dal Massachusetts, ma allo stesso tempo è certamente il lavoro più diretto e meno strutturato che il gruppo ha finora prodotto. Le parti heavy sono decisamente heavy e metallosissime e gli intecci vocali rappresentano veramente la classica ciliegina sulla torta.
Mr. Jones ancora una volta si conferma come
LA voce indiscussa degli ultimi anni, fornendo una prestazione di rarissima qualità ed intensità, riuscendo a non sforare (troppo) nella tentazione
emo che aveva caratterizzato il lavoro precedente.
In pratica appena si preme play sul lettore cd, si viene travolti da "
Never Again", una song ferale e rabbiosa, dotata di un chorus però da tormentone estivo, seguita poi da "
Starting Over", più calibrata sul versante Heavy Metal classico, una cavalcata che sfocia nella parte più emo di tutto il dischetto.
"
The Fogotten", terza traccia, è un classico pezzo stile
Killswtich, dalla base lavorata e dal cantato invece lineare, che comunque non convince pienamente... tutto il contrario della successiva "
Reckoning", meno di tre minuti senza respiro. Una bella ballatona dal sapore roccioso con "
The Returns" e poi altro giro - altro regalo con "
A Light In A Darkened World", una risposta alla precedente Reckoning. "
Take Me Away" risulta una canzone da riempitivo, che viene spazzata via con un calcio in culo da "
I Would Do Anything". A essere onesti "
Save Me" aggiunge veramente poco, rimando in linea con la classica produzione alla
Killswitch.
"
Lost", penultima traccia, prepara la strada per il colpo di coda finale di "
This Is Gooodbye", un ruggito di un leone ferito.
KSE in sostanza è un album roccioso e di altissimo livello, che ben si assesta nella discografia dei nostri...certo, io preferisco sempre "
The End Of Heartache" ma queste sono considerazioni meramente personali. A oggi, comunque, come già da un pò di anni,
Killswitch Engage è un nome sicuro, che non deluderà i tantissimi fans della band.
Nota a contorno, l'album è stato prodotto da
Brendan O’Brien (AC/DC, Rage Against the Machine, Pearl Jam e Stone Temple Pilots) e da Adam Dutkiewicz.
Un saltino sul loro sito ufficiale
qui o sul loro
myspace non guasta.