Negli ultimi mesi c'è stato un certo incremento di band dedicate ad un Heavy Metal (spesso abbastanza estremo) di estrazione cristiana, o comunque sia caratterizzato da un'attenzione dei testi nei riguardi di questa religione. Questi norvegesi
In Grief non sono da meno, e fra angeli e statue all'interno del booklet (molto curato), ci propongono un buon mix di Death Metal melodico e Black Metal sinfonico, impreziosito da stacchi melodici tendenti al Progressive Metal niente male. Per essere soltanto un esordio gli In Grief hanno le idee chiare su come comportarsi e cosa suonare visto e considerato che
Deserted Soul è un disco solido e senza troppi fake. Dopo un introduzione solenne e al tempo stesso evocativa come ci si potrebbe aspettare da una band simile è il momento di I Am e Invited War, due canzoni in cui l'anima più dura ed arrabbiata si amalgama a quella più soft e distesa. Gli In Grief mantengono un certo equilibrio e questo è forse il loro pregio maggiore, anche quando decidono di spostare le loro coordinate andando a pescare un po' dal Black Metal sinfonico, quello più tendente al gotico e al malinconico. Sul fattore prettamente tecnico nulla da eccepire, dalla produzione corposa, per poi arrivare alle prestazioni dietro gli strumenti, tutto funziona alla grande. Non diventeranno la band di punta del Metal estremo ma hanno comunque sia i loro punti di forza.
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