Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2009
Durata:50 min.
Etichetta:Drakkar Entertainmente

Tracklist

  1. HERE COMES THE FIRE
  2. WHEN GOD WAS SLEEPING
  3. THE ARCHITECTS OF MY APOCALYPSE
  4. AD INFINITUM
  5. TRIUMPH AND DISASTER
  6. MAN OVERBOARD! - THE DARK HOUR OF REASON
  7. THE STORM COMES IN
  8. TIME
  9. NOTHING IN THIS WORLD
  10. INFECTING THE PROGRAM
  11. IT'S HIGH TIME
  12. SON OF THE MORNING
  13. I DON'T BELONG HERE

Line up

  • Christoph Von Freydorf: vocals
  • Stephan Karl: guitar
  • Andy Bock: guitar
  • James Richardson: bass
  • Fabian Fuss: drums

Voto medio utenti

Sono rimasto sorpreso positivamente da questo ritorno dei Tedeschi Emil Bulls, una band dedita ad un Metalcore molto soft con qualche dose di Rock melodico, e diciamocelo pure, una sana attitudine al Pop. Togliendo una copertina che ti distrugge il nervo ottico tutto il resto gira a dovere per via di canzoni semplici e ben curate. Phoenix pur durando abbastanza non annoia mai grazie ad una varietà di stili che in canzoni come l'opener, Ad Infinitum, Time e The Storm Comes In si fa sentire passando da un riffing robusto a delle dosi di melodia molto zuccherose, complice anche una buona prestazione del singer che durante i ritornelli accompagna bene questa atmosfera come dire, fra il pacchiano e il gommoso, insomma i classici "gggiovani che ci stanno dentro". Ironia a parte devo ammettere in tutta onestà che Phoenix pur restando distante anni luce dalle mie prerogative di genere in campo musicale è riuscito a coinvolgere la mia attenzione nei ripetuti ascolti. Il punto di forza risiede sicuramente nella capacità di saper scrivere cose dirette e godibili ma non per questo scarne fino all'osso, anche perchè dietro gli strumenti ci sanno fare quando vogliono. Se proprio devo andare a trovare un neo questo è sicuramente I Don't Belong Here. Atroce ballata conclusiva di cui potevano veramente risparmiarci l'agonia. Fra moderno, modaiolo e commerciale questi Emil Bulls hanno un barlume di speranza di riuscire nei loro intenti anche se non saprei quanto questo possa avvenire con chi è cresciuto a pane e Marduk. I primi che mi vengono in mente.
Recensione a cura di Andrea 'BurdeN' Benedetti

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